Tutta la Sicilia paga le colpe di chi non si vuole vaccinare, e così la Regione finisce in giallo da lunedì. E' quello che emerge dai giornali di oggi circa la situazione dell'isola. In Sicilia infatti uno su tre è senza vaccino, e gli ospedali e le terapie intensive si vanno riempiendo di non vaccinati.
Tra le 10 province prime in Italia per contagi, sette sono siciliane.. In vetta spicca Enna con il record di 312 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti. Seguono Caltanissetta (296) e Cagliari (242). A Trapani sono 164.
La Sicilia ha quasi tutti i primati. Supera le soglie di ricoveri in terapia intensiva (siamo al 12,3%) e negli altri reparti (19,7%). Con i pazienti nei reparti ordinari passati nell’ultima settimana da 641 a 752 e quelli in rianimazione da 83 a 103.
Ma registra anche l’incidenza di contagi più alta a livello nazionale. Nell’isola siamo arrivati a 199 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti. Segno che la circolazione del virus è molto alta. La più alta d’Italia. Non a caso la Sicilia è anche al primo posto per persone attualmente positive (20mila).
La Sicilia è anche la regione con la percentuale più alta (il 20%) in Italia di over 50 (la fascia di età maggiormente a rischio di ospedalizzazione) non vaccinati: in tutto circa 420mila persone.
«Credo che prima o poi il tema dell'obbligo vaccinale, soprattutto per alcune categorie a rischio, sarà da mettere all'ordine del giorno. Sono papà di un bambino di 4 mesi, al sessantesimo giorno ho portato mio figlio a fare i vaccini obbligatori; non capisco perché delle minoranze inconsapevoli dovrebbero condizionare la vita della stragrande maggioranza dei cittadini. È un problema che il governo nazionale dovrà assumere come prioritario». Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenendo stamattina alla trasmissione Agorà su RaiTre.
«La circolazione del virus sta colpendo soprattutto le aree più affollate, a maggiore flusso turistico, in Sicilia abbiamo avuto un luglio e un agosto da record, superando del 7-8% gli arrivi del 2019 che fu un anno straordinario. Ma pesa tantissimo un'adesione alla campagna vaccinale che vede la Sicilia indietro rispetto alle altre regioni italiane - ha aggiunto Razza - Non c'è stata in una parte della popolazione una presa di consapevolezza chiara. Abbiamo raggiunto ieri il 70% di prime vaccinazioni con un ritardo rispetto al resto del Paese. La Regione ha messo in campo di tutto: 200 punti vaccinali, i medici di medicina generale, le farmacie, le campagne di vaccinazione di prossimità; ma c'è una quota di cittadini che forse si sta svegliando soltanto adesso. Ci troviamo in una regione in cui una minoranza - forse perché inconsapevole e faremo di tutto per renderla consapevole - non si è ancora vaccinata, ma che non può condizionare la vita sociale della maggior parte dei cittadini che invece si è vaccinata, che vuole ritornare alla normalità, e soprattutto non può condizionare la vita economica e sociale di un territorio».
MONITORAGGIO ISS.
Ancora in calo l'indice Rt a livello nazionale, quindi, che scende rispetto alla scorsa settimana in cui si attestava invece a quota 1,1. "Nel periodo 5-17 agosto - si legge nel testo della bozza del monitoraggio - l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,01 (range 0,93-1,12), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, coincidente con la soglia epidemica".
"Si osserva una lieve diminuzione anche dell'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero", viene segnalato nel monitoraggio. L'Rt ospedaliero, secondo quanto riporta la bozza, scende a 1,04 (dato al 17 agosto) da 1,08 (dato al 10 agosto). Mentre risulta "in leggero aumento l'incidenza settimanale a livello nazionale", che secondo i dati flusso Iss riferiti al periodo 16-22 agosto è a 71 per 100.000 abitanti, contro 69 per 100.000 abitanti (del periodo 6-15 agosto). "L'incidenza - viene dunque fatto notare - rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti".
Covid, Vittoria e Comiso: pochi vaccinati e esplode contagio
I numeri del Covid continuano a salire e il comune di Vittoria e' quello che sta pagando - in provincia di Ragusa - un prezzo altissimo sia per contagi, sia per numero vittime. E l'eta' media si sta abbassando. Delle 2567 persone positive ieri in provincia, 1116 erano a Vittoria e questo dato ufficiale non contempla tutte le persone che hanno effettuato il test anticovid "fai da te" senza comunicarne esito all'Azienda sanitaria provinciale e i test in libera vendita che nelle farmacie e nei supermercati vanno a ruba. Un ulteriore elemento di preoccupazione a Vittoria - comune sciolto per mafia -, e' dato dalla campagna elettorale "perenne"; dopo tre rinvii del voto causa pandemia, a ottobre a Vittoria si dovrebbe votare. E da sabato 28 agosto al 6 settembre proprio Vittoria, assieme a Comiso, diventeranno "zona aracione" con l'ordinanza del presidente della Regione Siciliana