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15/08/2021 16:00:00

Scrive Manuelo, sul nostro articolo sulle pedane in spiaggia a Trapani 

 Non so chi leggerà queste poche righe. Non importa chi sarà ....ad ogni buon conto volevo solo esprimere una mia riflessione, pensiero. Noto spesso da parte di testate giornalistiche locali tra le quali la vostra , (che oltretutto seguo quotidianamente essendo un emigrato economico TRAPANESE che torna ogni mese nella sua città ) degli articoli in cui si evidenziano apparentemente “delle catastrofi” generate da errori decisionali da parte di chi ha la facoltà o il potere di decidere ...

Faccio riferimento all’ articolo “Trapani: le pedane nella spiaggia sotto le Mura. Polemiche". In una realtà a “vocazione turistica “ o aspirante vocazione turistica questo genere di concessioni, permessi, opportunità DEVONO ESSERE AUTORIZZATE in quanto implementano, migliorano e valorizzano il territorio, ovviamente obbligando alla responsabilità dei fruitori dei permessi alla cura e valorizzazione del luogo.

Certamente IL RISPETTO PER L’AMBIENTE deve essere la condizione che obbliga e sancisce le regole attuative. Se viene proposta una struttura in ferro o che abbia una dissonanza con il circostante è sacrosanto bocciarla. Ma se io pinco pallino ... che voglio lavorare e desidero un piccolo chioschietto in legno o una pedana (strutture che hanno un impatto ambientale zero ...quando qualche decennio fa e’ stata ursurpata e depredata buona parte del patrimonio delle SALINE A TRAPANI per far sorgere una zona INDUSTRIALE ) dove servire acqua e menta o amarena VICINO AL MARE , perché mi deve essere vietato? Chi ha scritto l’articolo asserisce che verrà in sostanza limitata la fruizione della spiaggia ... bene, accadrebbe l’esatto contrario perché darebbe l’ idea di una realtà ORGANIZZATA di cui si potrebbe usufruire di un servizio. Il turismo s’implementa attraverso due vene d’ investimento: culturale e infrastrutturale. Diversamente si rimane anonimi ....ricordandosi di un bel mare....

Essere giornalisti e’ una vocazione. Lavorate per far emergere le verità ... approfondendo e sviscerando oltre le apparenze, perché chi fa il vostro mestiere DAVVERO, ha il dovere di di render nitido quello che agli occhi del cittadino generico medio è invisibile.....

Distinti saluti

Manuelo

 

Gentile Manuelo,

noi siamo giornalisti generici medi. E quindi quando vediamo qualcosa, la raccontiamo. Senza parlare di "catastrofi". Buona estate e buona amarena.

La redazione



Native | 2024-07-16 09:00:00
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