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12/08/2021 06:00:00

Viabilità allo Stagnone, una petizione e un esposto per cambiare il senso alla via Giacalone 

 Non si placano le polemiche allo Stagnone di Marsala, attorno alla viabilità modificata dal 18 giugno con un’ ordinanza che cambia il senso alla via Giacalone, adesso percorribile solo in entrata dalla provinciale 21 verso la Laguna.

L’associazione “Amici dello Stagnone” va avanti con le proteste e con diverse centinaia di firma raccolte ha presentato una petizione al sindaco di Marsala, Massimo Grillo e un esposto al Prefetto di Trapani.

Questo il testo della petizione: "Con ordinanza del 17 giugno 2021, il Comune di Marsala ha istituito il senso unico di marcia nella via Giacalone, consentendo il transito veicolare in un’unica direzione, che va dalla S.P. 21 verso la strada litoranea dello Stagnone. Pertanto, i veicoli sono costretti a confluire sul secondo e notoriamente più affollato tratto del lungomare, ove insiste la maggiore concentrazione di locali e ove si verificano giornalmente congestioni stradali.
Tale modifica alla viabilità, non conforme a quanto indicato nel progetto della pista ciclopedonale presentato tempo addietro dallo stesso Comune, è causa di gravissimi ed insostenibili disagi, non solo per i residenti e i titolari di attività commerciali, ma per i cittadini tutti. Difatti, si elimina l’unica via di fuga esistente per tutti i mezzi che provengono dal primo tratto del lungomare, costringendoli a transitare necessariamente nella predetta zona, con conseguente esponenziale incremento del già elevatissimo volume di traffico. Inoltre, il flusso turistico che arriva da Palermo è unicamente intercettato dalle attività commerciali presenti nel secondo tratto del lungomare, penalizzando ed escludendo dal mercato gli operatori economici e turistici presenti sul primo tratto che, già in un solo mese, hanno visto ridurre drasticamente gli introiti a causa del decremento del flusso turistico.
Nondimeno può trovarsi conforto nella giustificazione della pubblica amministrazione ordinante, asserente ragioni di pubblica sicurezza, posto che, nella vigenza dello status quo ante, non si erano mai registrati problemi alla circolazione dei veicoli. Anzi, al contrario, proprio per evitare tale rischio, nel fine settimana la stessa via diventava senso unico con differente direzione di marcia, dal lungomare verso la S.P. 21.
Non si comprende pertanto quale vantaggio possa apportare l’adozione di tale ordinanza, di converso essendo invece già smisurati i danni sofferti dai cittadini tutti, residenti e non, nonché dai titolari delle attività commerciali. Si avanza quindi formale petizione pubblica affinché questa amministrazione revochi l’ordinanza del 17 giugno 2021, nella parte in cui istituisce il senso unico di marcia sulla via Giacalone dalla S.P. 21 al litorale
".

Ogni sera l'enorme coda di auto - Ogni sera al lungomare Stagnone c’è, infatti, una lunga coda di auto bloccate (ne abbiamo parlato qui) che per percorrere appena qualche km impiegano fino a due ore. E a rimanere bloccati non sono solo turisti che lì ci vanno di proposito, ma anche i residenti che per uscire o rientrare a casa dalla litoranea impiegano parecchio tempo. Bisogna pure dire però, che lo scorso anno, quando la viabilità della via Giacalone non era stata modificata, nel periodo estivo, con il massimo afflusso turistico, la situazione era pressoché analoga, con code chilometriche di auto e di turisti che rimanevo intrappolati.


 


Contro l’ordinanza di modifica del senso di marcia della Via Giacalone, ben 16 imprenditori, titolari di attività commerciali della zona e più di duecento cittadini, avevano presentato un documento. Per loro e l’associazione “Amici dello Stagnone” che li rappresenta, sono due le conseguenze più gravi create dalla decisione dell’amministrazione che, sempre secondo l’associazione, ha stravolto quello che era il progetto iniziale della pista ciclabile e della viabilità ad essa collegata, che non prevedeva questa trasformazione.

Secondo il comitato la prima grave conseguenza che ha causato l’ordinanza è il grande traffico, mai visto prima al lungomare Stagnone, dove ci si trova bloccati per andare a casa; due: la gran parte del lungomare Stagnone viene tagliato fuori dal flusso turistico e così tutte le attività turistico-commerciali subiranno il 50% del fatturato in meno. La domanda che si pone il comitato è: come mai si è fatta questa scelta, che scontenta e sfavorisce tutti, ma favorisce solo l’imbarcadero di “Mamma Caura” che si trova alle Saline Ettore Infersa? Entrando da via Giacalone infatti, e poi con l’obbligo di svolta a destra, non si può raggiungere il vecchio imbarcadero.

Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, da un lato ci sono cittadini residenti e imprenditori che si sentono penalizzati a vantaggio di pochi altri, dall’altro bisogna tenere presente delle esigenze di pedoni e ciclisti che non possono certo continuare a convivere con quel flusso interminabile di auto che li affiancano, durante quella che dovrebbe essere una sgambata e una pedalata all'aria aperta.