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12/08/2021 06:00:00

Covid, la Sicilia verso la zona gialla (ma non subito ...). Il bollettino

L'andamento dei casi e dei ricoveri lascia prevedere che la Sicilia presto diventerà zona gialla, ma non subito. Gli ultimi dati diffusi da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, mostrano un ulteriore incremento dei ricoveri in Sicilia, ma sembra difficile che si possa superare la soglia critica entro venerdì 13 agosto. 

Il decreto in vigore prevede che si passi dalla zona bianca a quella gialla se ci sono tre parametri:
- l’incidenza settimanale dei nuovi contagiati per 100mila abitanti supera i 50 casi;
- la percentuale di posti occupati in area medica supera il 15%
- la percentuale dei posti occupati in terapia intensiva supera il 10%

In Sicilia l’incidenza settimanale di nuovi casi è pari a 54,13 limitata ai primi tre giorni cioè dal 9 all’11 agosto.
La percentuale di posti occupati in area medica è al 14%.
La percentuale di posti occupati in terapia intensiva è all’8 % (+1% rispetto a ieri). 

In Sicilia registrano 868 nuovi casi di Covid-19 a fronte di 14.406 tamponi processati. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 59, quelle negli altri reparti 459 mentre quelle in isolamento presso il proprio domicilio sono 15.066.  Sul fronte del contagio nelle singole province in Palermo 164, Catania 199, Messina 8, Siracusa 49, Ragusa 129, Trapani 59, Caltanissetta 94, Agrigento 133, Enna 33 .

Positivo riconosciuto da passeggera in aeroporto a Palermo
Un uomo di 30 anni che ieri aveva fatto il tampone per il covid alla stazione centrale di Palermo, risultando positivo, è stato riconosciuto da un' altra passeggera, oggi all'aeroporto di Palermo prima di imbarcarsi su un volo per Milano, che ha chiamato la polizia. Anche la donna che l'ha riconosciuto il giorno prima era alla stazione ferroviaria per fare il tampone e causalmente aveva assistito alla scena in cui l'uomo aveva avuto il risultato della positività. Gli agenti hanno portato l'uomo nell'area test covid e l'hanno sottoposto a tampone che è risultato positivo. L'uomo è stato multato e denunciato ed è tornato a casa per la quarantena.

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Il rischio di entrare nella zona gialla è alto e concreto per la Sicilia e la Sardegna, al punto che l'andamento dei casi e dei ricoveri lascia prevedere che il passaggio possa avvenire fra appena 10 giorni per la Sicilia e fra 17 per la Sardegna, secondo quanto emerge dalle analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "Mauro Picone" del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Ancora in aumento i nuovi casi e i ricoveri e, fra questi ultimi, il presidente della Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore, indica che non è stato vaccinato il 90% dei pazienti in rianimazione. "I responsabili delle terapie intensive ci dicono che quasi tutti i loro pazienti affetti da Covid, il 90%, non sono vaccinati, e ciò conferma che il vaccino è l'arma più efficace a nostra disposizione per contrastare la pandemia e i suoi effetti peggiori", sottolinea Fiaso.

 Preoccupato il mondo della sanità. A cominciare dal primario di Medicina all’ospedale Civico di Palermo, il professore Alberto Maringhini, allarmato anche dalla crescita dei bambini colpiti dal virusin un’isola che, dice, «deve combattere contro due nemici: uno interno e l’altro esterno, cioè la diffidenza a vaccinarsi e il gran numero di turisti». Qui la sua intervista al Corriere della Sera. 

Crescono tra i non vaccinati i contagi e i ricoveri in Sicilia. E dalla Regione si cerca di correre ai ripari, riaprendo i reparti Covid, che si stanno riempiendo, purtroppo, di non vaccinati (l'80% dei ricoveri).

Secondo l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, "l'impennata attuale è frutto, come nella prima ondata, soprattutto di contagi di importazione. I focolai più grandi sono stati rintracciati su siciliani di rientro dalle vacanze nella penisola iberica, a Malta o nel Regno unito. Con loro ha fatto ingresso la variante Delta responsabile dell'accelerazione. Ci sono stati anche tantissimi turisti positivi che abbiamo individuato e isolato nei Covid hotel".

Per evitare la zona gialla, che si basa sul tasso di ospedalizzazione, Razza ha chiesto ai manager delle Asp "di riattivare tutti i reparti della fase emergenziale". Ma il fatto è che manca il personale, come denunciato dal sindacato degli infermieri in riferimento all'ospedale Covid di Marsala. 

Dal 20 Agosto la Regione si prepara a chiudere i Comuni con più contagi: "Il primo monitoraggio sarà eseguito il 20 agosto. La valutazione epidemiologica terrà conto dell'incidenza del contagio per abitanti e della copertura vaccinale fra over 60 e over 80. Saranno i dipartimenti di prevenzione a proporre le restrizioni anche in base al tasso di ospedalizzazione dei focolai attivi".



Native | 2024-07-16 09:00:00
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