Crescono, tra i non vaccinati, i contagi e i ricoveri in Sicilia. Si va verso la "zona gialla" forse già da lunedì 16. E dalla Regione si cerca di correre ai ripari, riaprendo i reparti Covid, che si stanno riempiendo, purtroppo, di non vaccinati (l'80% dei ricoveri).
Secondo l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, "l'impennata attuale è frutto, come nella prima ondata, soprattutto di contagi di importazione. I focolai più grandi sono stati rintracciati su siciliani di rientro dalle vacanze nella penisola iberica, a Malta o nel Regno unito. Con loro ha fatto ingresso la variante Delta responsabile dell'accelerazione. Ci sono stati anche tantissimi turisti positivi che abbiamo individuato e isolato nei Covid hotel".
Per evitare la zona gialla, che si basa sul tasso di ospedalizzazione, Razza ha chiesto ai manager delle Asp "di riattivare tutti i reparti della fase emergenziale". Ma il fatto è che manca il personale, come denunciato ieri dal sindacato degli infermieri in riferimento all'ospedale Covid di Marsala. Ne parliamo qui.
Dal 20 Agosto la Regione si prepara a chiudere i Comuni con più contagi: "Il primo monitoraggio sarà eseguito il 20 agosto. La valutazione epidemiologica terrà conto dell'incidenza del contagio per abitanti e della copertura vaccinale fra over 60 e over 80. Saranno i dipartimenti di prevenzione a proporre le restrizioni anche in base al tasso di ospedalizzazione dei focolai attivi".