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05/08/2021 06:00:00

Il caso Francesco Pantaleo. I primi risultati dell'autopsia, ma è ancora giallo sulla sua morte

 Il secondo giorno di esami sul corpo di Francesco Pantaleo, lo studente di Marsala trovato morto carbonizzato nelle campagne di Pisa, non hanno dato nessuna risposta alle domande sulle cause della morte.

Si va per esclusione, e di certo, viene rilevato dagli esperti incaricati dalla Procura di Pisa, non è stato riscontrato nessun colpo di arma da fuoco né proiettili sul corpo dello studente di 23 anni in Ingegneria Informatica.

Secondo quanto emerso in queste prime analisi l’indagine radiodiagnostica con la tomografia computerizzata ha escluso la presenza di metalli nel corpo “gravemente deteriorato” dalla combustione, appurando che “non ci sono proiettili trattenuti nel corpo”. Una prima analisi esterna aveva rilevato un taglio all’altezza della gola, ma è stato ipotizzato che si trattasse di una lacerazione provocata dalla combustione.


Nel corso dell’autopsia sono stati prelevati i tessuti per gli esami di laboratorio, dalle analisi chimiche a quelle tossicologiche alle indagini istologiche, sulle quali sono previsti risultati tra oltre un mese.


I medici legali non escludono nessuna ipotesi però
, e soltanto quando ci saranno tutti i risultati delle analisi autoptiche si avrà un quadro chiaro. La Procura di Pisa ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio.


Mentre medici e genetisti analizzano il corpo di Francesco, due periti informatici stanno setacciando lo smartphone e il pc del ragazzo. In particolare il pc è stato “ripulito” prima che lo studente uscisse da casa la mattina della scomparsa. Sono stati cancellati praticamente tutti i dati, tra questi anche un gioco di guerra che appassionava molto Francesco. Lì i periti stanno cercando qualche informazione, chat, navigazioni nel dark web. Sarà importante recuperare queste informazioni per capire se Francesco si sia tolto la vita, istigato da qualcuno, o è stato ucciso. Intanto anche le decine di telecamere di sorveglianza piazzate lungo il percorso che avrebbe fatto il giovane per arrivare da casa sua, in via Adige a Pisa, alle campagne di San Giuliano Terme, dove domenica 25 luglio è stato trovato senza vita, carbonizzato.