Nuova puntata nella vicenda di Assud, il ristorante di Marsala nuovamente chiuso, ai primi di Luglio, con un'ordinanza del Sindaco perché esercitava senza alcuna autorizzazione all'interno dell'area della pre - riserva dello Stagnone di Marsala.
Su Tp24 abbiamo raccontato la vicenda in due documentati articoli, nei quali riportiamo le carte e la posizione degli organi coinvolti.
Da Edonè, la società che gestisce il ristorante, si parla di un "cavillo" che porta alla chiusura del ristorante, ma la vicenda è ben più complessa e va avanti da anni. Solo che, come spesso avviene ormai nel dibattito, tutto è stato "polarizzato", con i fan del ristorante in campo e il coinvolgimento, a sinistra, di partiti e sindacati. Mentre le associazioni ambientaliste come Legambiente tacciono, ha sposato la causa del ristorante la Cgil che oggi organizza un sit in di protesta con i lavoratori davanti la Prefettura di Trapani. Anche la Cgil ritiene che Assud sia chiuso per un "cavillo di natura burocratica", senza però specificare quale.
"La chiusura del ristorante Assud - dice il segretario provinciale della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo - sta comportando un danno economico ai dipendenti e al territorio. Dopo un lungo periodo di inattività, dovuta all'emergenza sanitaria, i lavoratori e gestori delle attività puntavano sull'attività stagionale per la ripresa economica. E' proprio nell'ambito della stagionalità che non è stato possibile assicurare ai dipendenti un supporto di natura economica e sono stati esclusi anche dall'utilizzo della cassa integrazione. A oggi, il tavolo in prefettura, precedentemente richiesto, non è ancora stato convocato e riteniamo impensabile trascurare eventi di tale entità".
In particolare, il segretario della Filcams Cgil aveva chiesto l'istituzione di un tavolo in Prefettura tra il Comune di Marsala, il Libero Consorzio di Trapani, in qualità di ente gestore della Riserva, la Filcams Cgil e i titolari del ristorante "Assud". Ma il Comune di Marsala si era già seduto al tavolo con i titolari di Assud, tanto da partorire, lo scorso anno, come ammesso dallo stesso Sindaco Massimo Grillo, un provvedimento quasi "ad personam" per l'eliminazione della zona di tutela allo Stagnone di Marsala. Il provvedimento, davvero singolare (fa venire meno i vincoli in un'area di pregio ...) non è tuttavia servito a garantire la riapertura del ristorante, che, ricordiamolo è stato chiuso non a Luglio ma già ad Ottobre scorso a seguito di una sentenza della giustizia amministrativa.
"E' obbligo morale di tutti - conclude Gandolfo - intervenire per individuare possibili soluzioni volte a garantire, in questa fase economica così delicata, la continuità occupazionale alle lavoratrici e ai lavoratori".
In verità se i lavoratori sono appunto "stagionali", non hanno "continuità occupazionale". E il sindacato dovrebbe tutelare i lavoratori, è vero, ma nei confronti di chi li ha assunti nonostante i problemi fossero noti.
La vicenda di Assud / Edonè, comunque, al di là del tifo da stadio che ha generato, potrebbe essere utile a porre, una volta per tutte, al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica non la sorte di questo o quel ristorante, ma i problemi in generale della Riserva dello Stagnone. Se si è generato questo pasticcio, infatti, è anche perchè mancano il piano di utilizzazione della riserva e il piano commerciale, che sono attesi rispettivamente da 37 e 11 anni. Sono gli unici documenti che possono cambiare le regole. E’ responsabilità della politica non avervi provveduto.