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29/07/2021 06:00:00

Verso le elezioni ad Alcamo. Centrodestra già spaccato: due candidati e gran confusione

 Il centrodestra ad Alcamo si spacca e va alle elezioni amministrative del 10 ottobre con due candidati diversi e una grande confusione creata all’elettore medio.


I primi a rompere gli indugi sono stati l’UDC, Fratelli d’Italia, CentAli per la Sicilia di Giacomo Scala, Diventerà Bellissima e Forza Italia, il loro candidato sindaco è Leonardo Salato, nome presentato da Mimmo Turano ma voluto fortemente da Scala. In questa coalizione di centrodestra manca Cantiere Popolare, manca il Movimento per l’Autonomia, altri movimenti civici e manca la Lega. La spaccatura è anche questione di parecchi malumori regionali, pare che Scala abbia posto dei veti e a quel tavolo è pronto solo a far sedere Cantiere Popolare, che invece ha fatto ben intendere, senza nemmeno tanti giri di parole, che non è interessato al candidato Salato e a quella squadra messa in campo se il cdx non è uniforme.

L’unico a chiarire la posizione in maniera netta è stato il coordinatore di Fratelli d’Italia, Alessandro Fundarò, che ha specificato che non smetteranno di dialogare con l’altra parte affinché si possa tornare compatti e con una candidatura espressione di un centrodestra che ricalchi quello regionale.

La divisione ha fatto nascere una nuova area che vede tra i firmatari la Lega, l’Mna, SiAmo Alcamo, Cantiere Popolare, Movimento VIA, Destra Liberale – Lista Orgoglio e Territorio, che hanno costituito un coordinamento autonomo che nelle prossime ore proporrà il candidato sindaco della coalizione: “Siamo già al lavoro per la predisposizione del programma politico-amministrativo ispirato ai valori della solidarietà e della difesa dei diritti ambientali. Riteniamo che la pluralità delle idee ed il rispetto delle diverse posizioni costituisca un valore “irretrattabile” ed in questa prospettiva intendiamo intraprendere un “nuovo corso“ della politica alcamese. La nuova amministrazione dovrà farsi carico di importanti problemi che già attanagliavano il nostro territorio ed infine esasperati dalla nota crisi pandemica che ha fortemente pregiudicato la tenuta del tessuto produttivo con evidente conseguenze sugli equilibri sociali della comunità. In tale contesto socio-economico non c’è spazio per interessi che non siano quelli della comunità e del suo territorio”.

A prendere posizione anche Tiziana Pugliesi, già candidata nel 2018 alle nazionali con Forza Italia: “Apprendo dagli organi di stampa che anche a questa tornata elettorale il centro destra alcamese ha scelto la divisione e non la condivisione. La statura e l’esperienza degli esponenti politici coinvolti non lasciano dubbi sulle conseguenze di tale scelta divisiva e ogni apparente giustificazione è un’offesa all’intelligenza dei propri concittadini”.
Pugliesi non lascia dubbi: i veti messi nei confronti di Papania da parte di Scala riguardano la sfera personale e non quella politica ma ha condizionato di fatto la campagna elettorale di oggi.
Conclude con un richiamo ai valori dell’unità e alla missione che la politica dovrebbe avere: "La politica DEVE essere servizio vocato solo ed esclusivamente al bene della propria comunità; non possono consentirsi spazi a tornaconti personali o politici, ne’ a necessità personali di riscatto di uno su un altro. Il mio Paese è in ginocchio, la mia città è in ginocchio, ve lo chiedo da alcamese fiera ed orgogliosa di esserlo, fate tutti un passo avanti e anteponete a qualsivoglia scelta il bene degli alcamesi. E’ Alcamo che ve lo chiede”.

Questa spaccatura porta acqua al mulino dell’uscente sindaco, Domenico Surdi, che ha già individuato la sua vice sindaca nella persona di Caterina Camarda. Naviga in acque incerte il Partito Democratico che ha solo due scelte o convergere su Surdi ovvero schierare in campo il segretario comunale dem, Bambina, che a questo punto farebbe solo una battaglia ideologica e di bandiera.