Green pass per i ristoranti al chiuso. Dopo Ferragosto via alle chiusure
Il governo Draghi lavora alle nuove misure per fronteggiare l'ondata estiva del coronavirus. I "rigoristi" prendono campo e insistono per il green pass obbligatorio quanto meno nei ristoranti al chiuso. La Sicilia e altre regioni hanno numeri da zona gialla, ma i criteri dei colori cambieranno per permettere, magari fino a Ferragosto, di restare con la zona bianca. Poi, cominceranno le chiusure, soprattutto nelle zone dove ci sono pochi vaccinati.
GREEN PASS. Discoteche e ristoranti al chiuso. È su queste due attività che il governo sembra aver chiuso l’accordo per varare il decreto che rende obbligatorio il green pass. La lista dei luoghi dove si potrà accedere soltanto con la certificazione verde è ormai completata, la cabina di regia che dovrebbe svolgersi martedì servirà a mettere a punto gli ultimi dettagli. L’obiettivo del governo è mantenere tutta l’Italia in bianco almeno fino a Ferragosto e scongiurare la chiusura delle attività nonostante la corsa della variante Delta. Per questo nel decreto saranno inseriti i nuovi parametriche stabiliscono le fasce di rischio (bianca, gialla, arancione e rossa) non soltanto sulla base dell’incidenza del virus, ma anche sull’occupazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive.
Il numero dei contagiati sale, soprattutto tra i ragazzi, ma nella maggior parte dei casi non c’è necessità di ricovero e per questo si è scelta la strada di lasciare aperte le attività privilegiando però chi decide di immunizzarsi in modo da impedire il più possibile la circolazione del virus.
Per chi viaggia il green pass sarà indispensabile. Bisognerà mostrarlo prima di prendere treni a lunga percorrenza, navi, aerei. Stadi, palestre, centri sportivi, concerti, eventi, convegni, spettacoli, feste e banchetti: ovunque ci sia il rischio di assembramenti — anche a causa delle file all’ingresso o all’uscita — bisognerà avere il green pass.
Il green pass dovrà essere esibito al momento di entrare nei luoghi a rischio o di salire a bordo, proprio come avviene adesso con la misurazione della temperatura. In caso di controllo delle forze dell’ordine, chi ne è sprovvisto rischia una multa fino a 400 euro e il gestore dell’attività potrebbe subire la chiusura per 5 giorni.
Green Pass, Locatelli: "Inevitabile anche in ristoranti al chiuso" "Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine palestre. In questi casi è fuori discussione la necessità del documento". Così Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente dell'Istituto superiore di sanità, in una intervista a "la Repubblica" sull'utilizzo del "Green Pass". "Premesso che la scelta spetta al decisore politico - sottolinea Locatelli - a titolo personale, dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato".
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