“Lo svolgimento di molte professioni da parte di pseudo operatori che agiscono nella totale inosservanza dei protocolli di sicurezza anti- Covid potrebbe causare l’insorgere di nuovi focolai che ingiustamente bloccherebbero l’attività di lenta ripresa economica del territorio”. Lo scrive la CNA Trapani in una lettera inviata alla neo Prefetta Filippina Cocuzza, in cui viene denunciato per l’ennesima volta il proliferarsi del fenomeno abusivismo in diversi settori artigiani, in particolare in quelli che attengono alla cura della persona.
“Riceviamo sempre più numerose segnalazioni in merito all’esercizio abusivo di attività in diversi comparti- dichiara Francesco Cicala, segretario provinciale CNA Trapani- La situazione è diventata una vera e propria piaga sociale, sia perché genera un’insostenibile concorrenza sleale nei confronti delle imprese e dei professionisti che operano in regola, e che hanno già subìto ingenti danni dovuti ai periodi di inattività, sia perché in questo particolare momento storico l’abusivismo rappresenta anche un pericoloso viatico per la diffusione del SARS- COV-2 con gravissime ripercussioni per l'economia dell'intera provincia”.
“Per questo- continua Cicala- chiediamo un incontro urgente con il Prefetto, così da poter analizzare lo stato di fatto della situazione sul nostro territorio e pianificare di concerto con le istituzioni competenti strategie di intervento diversificate che possano risultare efficaci per contrastare il fenomeno”.Il problema dell’abusivismo nelle professioni è una questione che CNA ha già più volte affrontato, a tutti i livelli. A livello provinciale, due mesi fa circa, l’Organizzazione datoriale ha proposto per la prima volta un protocollo d’intesa all’Amministrazione comunale di Marsala, e recentemente a quella di Paceco, affinché venissero programmati ed effettuati maggiori controlli per osteggiare il fenomeno, ma “ad oggi non abbiamo ricevuto alcun feedback positivo in merito”, dice il segretario provinciale della CNA