Quantcast
×
 
 
16/07/2021 06:00:00

Coronavirus, la Sicilia sale parecchio. Vaccinazione al 40% 

Ecco il quadro riepilogativo dell’emergenza Covid in Sicilia nelle ultime 24 ore. Come si evince dai dati comunicati dal Ministero della Salute, i nuovi casi di contagio registrati nell’Isola sono 353 e il totale da inizio epidemia sale così a 234.275. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 12.079 (si contano anche quelli rapidi): l’incidenza si attesta al 2,92% mentre ieri era del 2,41%. Attualmente positive sono 4.140 persone. Zero nuovi decessi, quindi il totale delle vittime in Sicilia resta a 6.006. I guariti ammontano invece a 224.129, 171 in più rispetto a quanto registrato ieri. Degli attuali positivi, 140 pazienti sono ricoverati con sintomi, 21 persone sono in terapia intensiva (+1).

  Nella settimana dal 7 al 13 luglio per la pandemia in Sicilia si evidenzia una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti e si registra una aumento dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid 19.

E' quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe.
La percentuale di popolazione con ciclo completo è del 38,9% a cui aggiungere un ulteriore 15% solo con prima dose. Gli over 80 con ciclo completo sono al 77,9%, e il 4,9% solo con prima dose. La popolazione 70-79 anni con ciclo completo è il 68,1%, più il 12% solo con prima dose. La percentuale di popolazione 60-69 anni con ciclo completo è pari al 58% a cui aggiungere un ulteriore 16,3% solo con prima dose. La percentuale di popolazione over 60 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari a 21,8% (media Italia 12,4%). 

SICILIA GIALLA? La Sicilia rischia la zona gialla? Preoccupa di certo la risalita costante dei contagi. Intanto arrivano le prime reazioni e il "no" fermo dei commercianti, che valutano un' "ipotesi folle" quella di un eventuale ritorno alla zona gialla.

Fra i parametri in vigore e presi in considerazione dal ministero della Salute e dal Cts c’è l’incidenza dei casi di coronavirus ogni 100mila abitanti: se superano i 50 casi si torna in zona gialla.

A preoccupare commercianti e ristoratori è la zona gialla in piena stagione estiva. «Meglio dirlo con anticipo. Nessuno pensi a future restrizioni che ci riguardino perchè gli imprenditori, quelli ancora vivi ma agonizzanti, non sono più disposti a pagare il conto per tutti. Lo abbiamo già fatto per oltre un anno e mezzo e ancora ci lecchiamo le ferite. Le istituzioni hanno il dovere di pensare con urgenza a qualsiasi soluzione per raggiungere l’immunità di gregge: accelerare la campagna di vaccinazione e intensificare i controlli contro gli assembramenti come in particolare quelli negli aeroporti, porti e stazioni, che ci risultano essere deficitari, per non parlare degli episodi di vita notturna fuori da ogni regola», incalza Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo.

«Sappiamo - aggiunge - che si sta facendo molto ma purtroppo potrebbe non essere sufficiente. Non è accettabile questa ineluttabile aria di rassegnazione di fronte agli accenni di restrizioni anche perché il tasso di ospedalizzazione è ancora al minimo, un dato forse non adeguatamente sottolineato. Chi solo ipotizza un ritorno in zona gialla o è folle o è in malafede e vuole trovare una scusa per nascondere interessi e bulimia di potere».

E i commercianti spingono per un'accelerazione alla campagna vaccinale: «Confcommercio Palermo - aggiunge la Di Dio - si sta anche impegnando in una campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione per i propri associati e le migliaia di dipendenti. Noi continueremo a fare la nostra parte con senso di responsabilità per convincere gli indecisi, gli indolenti e gli irresponsabili ad assumere comportamenti rispettosi della collettività e del bene comune. Serve impegno e responsabilità, non possiamo solo sperare che Santa Rosalia, con un nuovo miracolo, ci liberi dalla «peste» dei nostri giorni: ma la fede non basterà se non sarà supportata da comportamenti illuminati e responsabili».

 ***

I dati della provincia di Trapani, aggiornati al 15 Luglio, non sono buoni. L'incidenza (ovvero i nuovi contagi negli ultimi sette giorni ogni 100mila abitanti) è di 33.5. Un mese fa, a metà Giugno, eravamo a 12. In pratica abbiamo gli stessi valori di fine maggio, quando eravamo zona gialla.

Nell'ultima settimana, infatti, i contagi sono cresciuti del 44%.

Per evitare chiusure, oltre alla necessaria prudenza, bisogna vaccinarsi. Ricordiamo ancora una volta che:

-i vaccini sono estremamente efficaci nel prevenire le forme gravi di malattia
 i vaccini hanno un’ottima efficacia nella prevenzione dell’infezione
i vaccini riducono la circolazione virale.

 

 

***

   Salgono i contagi e il governo prepara una stretta, per evitare nuove chiusure, utilizzando il green pass. Non si farà come in Francia, dove il certificato verde di avvenuta vaccinazione (o guarigione) serve in pratica dappertutto, ma ci saranno comunque delle regole molto rigide. Cambiano anche i criteri per l'attribuzione dei colori delle regioni. E riaprono le discoteche. 

Il green pass in Italia sarà obbligatorio in tutti i luoghi a rischio assembramento: per entrare negli stadi e nelle palestre, per partecipare agli eventi e ai convegni, per salire su treni e aerei, assistere agli spettacoli, ballare nelle discoteche.

Anche per chi pratica attività sportiva nei circoli e nelle palestre si pensa di prevedere il permesso di ingresso solo a chi è vaccinato, guarito o si è sottoposto a tampone nelle 48 ore precedenti.

Per viaggiare con capienza piena su treni e aerei potrebbe diventare obbligatorio il green pass, anche con i sistemi di areazione verticale. Sembra invece escluso che ciò avvenga per i mezzi pubblici dove sarebbe difficile effettuare i controlli. Nulla viene comunque escluso, soprattutto in vista della ripresa delle scuole e il rischio di aver sempre pieni autobus e tram.

La campagna coordinata dal generale Francesco Paolo Figliuolo prosegue con una media di oltre 500 mila somministrazioni al giorno, ma si tratta soprattutto di «richiami». Sono ancora moltissimi i cittadini che non si prenotano, la maggior parte per il timore di ricevere l’appuntamento per la seconda dose mentre sono in vacanza.

Anche le discoteche riapriranno: Il via libera dovrebbe esserci tra il 24 e il 26 luglio. Naturalmente si tratterà di una riapertura con numerosi paletti che dovranno rispettare i gestori: disco verde solo per i locali all’aperto e con capienza ridotta al massimo al 50%. Inoltre per gli ingressi sarà necessario il codice Qr per attestare l’avvenuta vaccinazione.