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14/07/2021 06:00:00

Covid: si discute sul green pass obbligatorio. Focolaio a Pantelleria, i dati aggiornati 

Vediamo il bollettino sul coronavirus in Sicilia. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi positivi sono stati 174, su un totale di 233.614. A questo numero si aggiunge quello dei guariti e/o dimessi, 110 in più rispetto a ieri su un totale di 223.823.

Sono stati registrati 4 decessi a causa del Covid, con il totale delle morti che sale a 5.996 in Sicilia. Si registra ancora un incremento di attuali positivi, che salgono a 3.795 (+60).

In tutta la regione sono stati registrati 2 ingressi in Terapia Intensiva. A livello provinciale, oggi Agrigento è prima con 44 nuovi contagi, a differenza di ieri, quando nella provincia agrigentina non è stato registrato alcun nuovo contagio. Seguono Caltanissetta con 36 casi, Palermo 27, Trapani 24, Catania 20, Ragusa 11, Siracusa 8, Messina 4 e 0 nuovi casi a Enna. 

I nuovi contagiati in Italia, secondo quanto rilevato dal consueto bollettino del ministero della Salute, sono 1.534 (ieri 888) a fronte di un numero di tamponi effettuati maggiore rispetto a ieri, 192.543. Dato che fa scendere il tasso di positività a 0,8%. Le terapie intensive scendono di una unità con 7 ingressi del giorno (ieri 4), e toccano quota 157. Prosegue anche il calo dei ricoveri ordinari, sono 1.128, 21 in meno di ieri.

Diminuiscono i nuovi positivi al Covid-19 in provincia di Trapani. Sono 225, secondo l'ultimo bollettino aggiornato dell'Asp di Trapani, ad oggi, martedì 13 luglio 2021. Ieri erano 236.

Diminuiscono anche i ricoverati in regime ordinario: sono 8, 1 in meno rispetto a ieri. Si registra un nuovo ricovero in terapia intensiva, sono due in totale.

Per quel che riguarda i guariti, sono 36 i nuovi, in totale sono 13810 dall'inizio della Pandemia. Le città con più positivi rimangono Marsala con 81, ieri erano 85 e Mazara con 75.

Qui il dettaglio dei positivi nelle diverse città della provincia, tra parentesi la differenza con l'ultimo bollettino.
Alcamo 7(+3); Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 0; Campobello di Mazara 12; Castellammare del Golfo 4; Castelvetrano 4 (-4); Custonaci 3; Erice 8, Favignana 1; Gibellina 0; Marsala 81(-4); Mazara del Vallo 75 (+0); Paceco 0; Pantelleria 2; Partanna 13; Petrosino 2; Poggioreale 0; Salaparuta 0; Salemi 0; San Vito Lo Capo 0; Santa Ninfa 5; Trapani 8; Valderice 0; Vita 0.

Totale casi attuali positivi 225(-9)
Deceduti in totale 344
Guariti in totale 13810 (+36)

Ricoverati in Terapia intensiva attuali 2 (+1)
Ricoverati nei reparti ordinari 8 (-1)
Tamponi molecolari 261, Test antigene 154.

 GREEN PASS. In Francia è subito ‘effetto Macron’. Potremmo battezzarlo così il boom di prenotazioni vaccinali contro il Covid che ha fatto segnalare già da ieri sera un’affluenza record con 7 milioni di connessioni in pochi minuti ed oltre 900 mila prenotazioni. Questi i numeri registrati immediatamente dopo l’annuncio del presidente della Repubblica francese sull’obbligo di esibire il pass sanitario, già da inizio agosto, per poter accedere ai caffè, ristoranti, centri commerciali, come anche aerei, treni, pullman di lunga percorrenza e strutture mediche della Francia.

L’effetto stimolo indotto dall’obbligo di esibire il certificato di avvenuta vaccinazione o di un tampone negativo ha insomma avuto un immediato riscontro oltralpe. Fenomeno che potrebbe non passare inosservato anche in Italia dal momento che già ieri sera il commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, aveva salutato con favore l’iniziativa francese: “Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione”, ha commentato.

La decisione francese è stata molto apprezzata anche dal consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi, che ha già suggerito al Ministero della Salute la possibilità di rendere vincolante in Italia il green pass, non solo per gli spostamenti, ma anche per altre attività. Al momento, dalle parti di Lungotevere Ripa fanno sapere che “sono in corso valutazioni complessive su tutti gli aspetti di controllo della pandemia, e l’utilizzo del green pass è uno di questi”.

Qualche novità potrebbe arrivare però a breve visto che tra la fine di questa e l’inizio della prossima settimana un tavolo tecnico verrà convocato per analizzare l’attuale quadro epidemiologico venutosi a creare con il crescere della variante delta. Anche perché, alla luce del progredire delle vaccinazioni, sale anche il pressing delle Regioni che chiedono una revisione dei parametri che tenga conto di questo nuovo elemento. Dopo diverse settimane con l’intero Paese in zona bianca, con gli attuali parametri tornano ora a rischio zona gialla quattro regioni: Abruzzo, Campania, Marche e Sicilia. Tra le ipotesi in campo sembra ci sia la possibilità di estendere il ‘limite’ per la zona bianca dagli attuali 50 a 150 casi ogni 100 mila abitanti in modo da evitare l’introduzione di nuove restrizioni durante il periodo estivo, preservando così le attività turistiche.

Questa decisione, anche alla luce dell’apertura dell’apertura da parte del Ministero della Salute, potrebbe però trovare come ‘contrappeso’ anche da noi un utilizzo più stringente del green pass. Ci sarà poi capire se il pass in Italia resterà attivo già dopo 15 giorni dalla prima somministrazione così come avviene oggi sulla base di quanto previsto dal Decreto riaperture dello scorso maggio o se, come ventilato da alcune settimane, si possa virare per un suo rilascio solo dopo la seconda visto che le nuove evidenze sembrano dimostrare un’efficacia solo parziale di una singola dose di vaccino per contrastare la variante delta. L’unica cosa certa è che l’attuale strategia attendista dell’Italia non potrà durare ancora a lungo.

LA SITUAZIONE.   Ad Agosto ci saranno in Italia 30.000 contagi al giorno. L'unico baluardo rimangono i vaccini. Lo dice Sergio Abrignani, immunologo, marsalese, componente del Comitato Tecnico Scientifico che affianca il governo Draghi nella gestione dell'emergenza. 

I casi di Coronavirusin Italia presto torneranno a crescere. E a fine agosto rischiamo di arrivare a 30 mila contagi al giorno, come oggi accade in Gran Bretagna. Il pronostico è dell’immunologo Sergio Abrignani dell’università di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico in un’intervista rilasciata a la Repubblica. Con una speranza in più: «Vediamo l’impatto dei casi gravi: per adesso, non sembrano tanti. Il Covid potrebbe diventare come un’influenza». Secondo Abrignani non è possibile ad oggi stimare l’impatto dei festeggiamenti per l’Italia campione d’Europa sull’andamento dell’epidemia: «Nessuno sa ancora quanto incideranno, possiamo però dire che si è trattato di un comportamento a rischio. Comunque, anche quando l’Inter ha vinto lo scudetto ci sono stati casi di assembramento impressionanti, ma non si sono poi osservati picchi, anche se erano i tempi in cui si stava diffondendo la variante inglese, non la Delta».


«Avremo 30mila contagi al giorno entro la fine di agosto»
«In un lasso di tempo da 4 a 7 giorni vedremo se le infezioni aumentano», pronostica poi Abrignani. «E può succedere, visto che si trattava di tanti giovani, cioè persone appartenenti alle categorie meno vaccinate». Per l’immunologo però «noi non stiamo mollando tutto come gli inglesi e poi abbiamo molti meno casi di loro, cioè in media un migliaio contro oltre 30mila al giorno. Comunque, in un mese e mezzo arriveremo ai loro stessi numeri». La speranza è che si evitino i casi gravi: «Se vediamo che arrivano a 70 o 80 mila infezioni al giorno e non hanno un aumento importante di occupazione delle terapie intensive o di morti, la politica del nostro Paese deciderà cosa fare. Certo, per un’influenza l’Italia non è mai stata chiusa».

 

Infine, il rischio di dover fare una terza dose: «Non sappiamo ancora quanto dura la memoria immunitaria di chi è vaccinato. Dobbiamo aspettare e capire quando coloro che hanno avuto la somministrazione per primi, tra gennaio e febbraio di quest’anno, inizieranno ad ammalarsi in modo grave. A quel punto sapremo per quanto tempo è efficace il vaccino ma intanto, grazie a tutti quelli che abbiamo utilizzato negli ultimi 50 anni, sappiamo che la memoria immunologica di solito dura anni, non mesi. Comunque, è possibile che una terza dose di richiamo serva, prima di tutto alle persone più fragili».

PANTELLERIA.  L'Asp di Trapani la festeggia con un video promozionale come Covid - free, ma intanto c'è da registrare un nuovo focolaio di coronavirus a Pantelleria.

Secondo Pantelleria Internet, di Salvatore Gabriele, sono tre i nuovi positivi. Sono giovani ai quali è stato diagnosticato il Covid. A questi si aggiungono 12 casi tra i migranti arrivati nei giorni scorsi nell'isola e in isolamento presso la caserma “V. Barone” di contrada Arenella, struttura fatiscente. Dovrebbero essere accompagnati a Trapani domani con il traghetto di linea.

Poi, ci sono un sacco di giovani in quarantena, perché durante una festa hanno avuto contatti con i giovani contagiati. Sono circa 40 persone.

Secondo i dati dell'Asp a Pantelleria è vaccinato solo il 47% della popolazione.

PREMI PER I VACCINATI. Istituire in Sicilia una sorta di "premialità" per chi possiede il Green pass a seguito dell'inoculazione della seconda dose di vaccino. Lo propone al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ed all'assessore regionale della Salute Ruggero Razza, la Ugl Salute rappresentando la necessità di costituire un incentivo alle vaccinazioni. "Allo stato attuale, eccetto qualche caso sporadico, in ambito generale non si registra una netta distinzione tra chi si è messo in sicurezza e chi, invece, non si è ancora vaccinato o addirittura non ha alcuna intenzione di vaccinarsi - fanno notare il segretario regionale Carmelo Urzì ed il responsabile regionale dei medici Raffaele Lanteri. Nella maggior parte delle situazioni non esiste differenza di trattamento cosa che, a nostro avviso, vanifica l'utilità dello stesso Green. Ed, inoltre, al contrario avvantaggia chi fino ad oggi non ha voluto ancora contribuire all'immunizzazione di gregge (continuando a rendersi vulnerabile anche rispetto alle varianti in circolazione) e da ragione a chi ostinatamente prosegue la sua campagna contro l'importanza del vaccino anti Covid-19. Non è affatto tollerabile che chi ha completato il ciclo vaccinale, dando vita ad un grande gesto civico e di buon senso per se, per gli altri e per la nazione che da un anno combatte contro questo virus, venga al contrario visto come il "fesso" di turno. Con questo non vogliamo ispirare alcun tipo di discriminazione, ma ci sembra giusto e doveroso trovare una specie di corsia preferenziale per chi si vaccina. Abbiamo letto una proposta del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario nazionale per l'emergenza Covid, che va proprio in questa direzione e, per questo, ci farebbe piacere se la Sicilia ancora una volta fosse una realtà pilota per l'intero territorio italiano. Auspichiamo quindi un incontro a breve con presidente ed assessore per definire insieme modalità e tempi per "premiare" con qualche iniziativa ben definita chi tra i siciliani è già possessore della certificazione verde europea - concludono Urzì e Lanteri - in particolar modo in questo momento in cui i contagi sono in risalita e bisogna trovare le contromisure indispensabili."