Il Garante della privacy interviene con fermezza sull’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
L’ordinanza prevede un censimento dei dipendenti degli enti pubblici che rifiutano di sottoporsi al vaccino anti-Covid.
Il Garante, Pasquale Stanzione, ha aperto un’istruttoria con la quale di fatto arresta (almeno temporaneamente) l’ordinanza di Musumeci.
Il presidente Musumeci aveva avviato nei giorni scorsi il censimento del personale degli enti pubblici per individuare chi non si è sottoposto a vaccinazione anti-Covid, in modo da invitarli a provvedere.
La Regione ha sette giorni di tempo per rispondere alla richiesta di informazioni da parte dell’autorità per la protezione dei dati personali.
Scrive l’Authority per la privacy: «L’ordinanza di un presidente regionale o provinciale non rappresenta valida base giuridica per introdurre limitazioni a diritti e libertà individuali che, implichino il trattamento di dati personali, che ricade nelle materie assoggettate a riserva di legge statale».
Secondo l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, si tratta «di un approfondimento legittimo ma le preoccupazioni del Garante saranno chiarite con una circolare esplicativa»