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09/07/2021 06:00:00

Padiglione Covid. Musumeci gira al largo. E ci sono i primi pagamenti

Ha fatto un mezzo giro della provincia di Trapani, nei giorni scorsi, il presidente della Regione Nello Musumeci. A Mazara, per l’inaugurazione del traghetto per Pantelleria, ha incontrato anche quelli di ProgettiAmo Marsala, con il vice sindaco Paolo Ruggieri.


Ha visitato l’hub vaccinale di Buseto Palizzolo.
Ma Musumeci, per evitare l’imbarazzo sulla vicenda del padiglione covid, si è tenuto lontano dall’ospedale di Marsala.
E’ la seconda volta che Musumeci viene in provincia di Trapani, in questi mesi, e non dice una parola sul padiglione Covid di Marsala. La prima volta è stata per l’inaugurazione dell’hub vaccinale di Trapani.

 

 

A Marsala nel frattempo continua ad esserci un ospedale smembrato, al centro di mille polemiche e scontri politici nelle stanze segrete che contano, dove si decidono le sorti della sanità, uno dei settori più influenti in Sicilia.

E però accanto all’ospedale di Marsala ci sono i lavori per il padiglione Covid, di cui tanto abbiamo parlato su Tp24 (qui potete leggere tutti i nostri articoli) e che è l’esempio della superficialità con cui si affrontano lavori pubblici in tema di sanità.

Per sintesi giornalistica continuiamo a parlare di padiglione Covid, ma in realtà si tratta di interventi per la realizzazione di 10 posti letto in terapia intensiva e 6 in subintensiva e potenziamento del pronto soccorso, primo stralcio.
Nulla a che vedere, quindi, con la faraonica opera annunciata a Dicembre dal sindaco Massimo Grillo, dal commissario dell’Asp Paolo Zappalà e dall’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza.
Erano stati annunciati lavori per un padiglione Covid da tre piani e 120 posti letto, che doveva essere pronto a maggio. Poi Tp24 ha svelato il bluff. Verrà realizzato solo un piano, il costo dei lavori è di 5,8 milioni di euro circa.
E non è stato facile svelare il trucco, perchè le carte sono state pubblicate a singhiozzo, e cozzavano con quanto avevano annunciato Zappalà, Grillo, Razza e compagnia.

 

 

 


A proposito di carte, ci sono nuovi documenti che riguardano il padiglione. Sono i primi pagamenti, riguardano quelli per la progettazione definitiva (quella che Zappalà diceva che c’era e invece ancora non era arrivata).
La struttura commissariale regionale, affidata all’ingegnere Salvatore (Tuccio) D’Urso, ha già pagato l’architetto Giovanni Beninato per la progettazione definitiva dell’intervento di “adeguamento per la realizzazione di una struttura destinata a Covid-19” presso il Presidio Ospedaliero “Paolo Borsellino” di Marsala. E sono cifre importanti. 80.160 euro compresi Iva più 15 mila euro come ritenuta d’acconto da versare all’Erario: totale 95.160 euro per la progettazione definitiva. Strano, però, che ci sia un pagamento scorporato dall’appalto “integrato” che prevedeva anche la progettazione.

 

 

Ormai stiamo cercando di raccontare, documento dopo documento, l’evolversi della realizzazione di una struttura sanitaria importante per il territorio, anche per i costi che ne derivano, e su cui si giocano molti intrighi politici.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato le carte dei primi subappalti dei lavori edili, pubblicate sul rito regionale dedicato al potenziamento della rete ospedaliera le lettere di autorizzazione al subappalto per i lavori edili.
La struttura commissariale ha autorizzato la ditta esecutrice dei lavori, la Operes Srl, a dare in subappalto alcune opere edili. Due, al momento, i subappalti. Funziona così: l’impresa “principale” trova la ditta alla quale dare in subappalto alcune opere, poi chiede l’autorizzazione alla struttura commissariale. Quest’ultima esamina tutti i documenti del subappaltatore e verifica eventuali incompatibilità.
In questo caso la Operes, che sta eseguendo i lavori in quanto consorziata con l’impresa appaltatrice, il Consorzio Stabile Agoraa Scarl, ha subappaltato due interventi.

Al Paolo Borsellino in questa fase i lavori riguardano gli scavi, e le opere di collegamento tra l’ospedale e quella che sarà la nuova struttura. A dicembre era stato annunciato che i lavori sarebbero finiti, per il primo piano (ma sarà fatto solo quello, a Maggio. Invece la data prevista, sulla carta, è marzo 2022.