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06/07/2021 06:00:00

Sicilia 2022. Stancanelli scalda i motori. De Luca in pista. E la sinistra prepara gli "Stati generali"

 Scalda i motori Raffaele Stancanelli, attuale eurodeputato di Fratelli d’Italia, catanese e politico di lungo corso.

Il suo rapporto con Nello Musumeci è stato un’altalena, adesso pare che ci sia freddezza tra i due, la Meloni è stata a Catania, il sindaco Salvo Pogliese è meloninano, e non ha dichiarato che il loro candidato sarà Musumeci. Insomma, non è tutto così scontato, e la Sicilia magari non è ancora pronta a votare un governatore così di destra, seppure il partito dell’unica donna leader in Italia abbia smarcato gli alleati del centrodestra e si colloca come prima forza politica, anche grazie agli ultimi ingressi siciliani.

A lasciare Forza Italia è Giuseppe Milazzo che ha aderito a Fratelli d’Italia, Milazzo era entrato in contrasto con i vertici forzisti siciliani, in ballo ci sono proprio le amministrative di Palermo. Milazzo potrebbe essere candidato sindaco, l’accordo con Vincenzo Figuccia della Lega creerebbe problemi a tutti gli altri in campo. Sia Milazzo che Figuccia sono uomini della strada, li trovi in giro per Palermo e sono grandi incassatori di consenso, il cittadino medio non avverte la distanza con la politica.


Stancanelli non nega l’interesse per la presidenza della Regione ma non lo conferma nemmeno, ci gira larg
o: è presto per parlarne, il governo di adesso va sostenuto fino alla fine. Non appassiona il toto nomi, non lo gradisce nemmeno, ciò che conta per Stancanelli è che il centrodestra arrivi compatto alle elezioni mostrandosi la prima forza, e anche l’unica, in grado di governare la Sicilia.


Ma intanto qualche candidato alla presidenza che si è lanciato c’è, si tratta di Cateno De Luca, attuale sindaco di Messina, ogni mattina fa una diretta su Facebook, non parla solo dei problemi della città ma tira dritto contro Musumeci.


E poi c’è Claudio Fava che ha rotto gli indugi anzitempo e che non aspetterà il Partito Democratico, la sua campagna elettorale è iniziata. L’incognita Movimento Cinque Stelle è un problema da affrontare, il primo a lasciare potrebbe essere proprio Giancarlo Cancelleri, attuale sottosegretario alle Infrastrutture, le boutade di Beppe Grillo non gli sono andate giù, l’abbandono è quasi una certezza. Il Pd e il M5S dovrebbero trovare un accordo non solo sulle amministrative ma anche sulle elezioni regionali siciliane, il problema è con quale parte del Movimento dialogare? A Roma si terrà la prima vera prova, da una parte la Raggi ricandidata, dall’altra parte il PD è sceso in campo con Roberto Gualtieri.


Per ricompattare la il centrosinistra si terranno gli Stati Generali della Sinistra, alla Zisa a Palermo, il 22 e 23 luglio, tra i primi ad aderire il segretario regionale dei dem, Anthony Barbagallo, Claudio Fava de i Centopassi, Pippo Zappulla di Articolo Uno. 



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