Dal 1° luglio è entrato in vigore il Green Pass europeo (EU Digital Covid Certificate), ma nel nostro Paese è ancora caos e non tutti lo possono utilizzare. A cosa serve il Green Pass? A viaggiare all’estero per turismo (per lavoro si è sempre potuti partire), finalmente, dopo circa un anno di stop.
Perché serve il Green Pass
Il Green Pass italiano dovrebbe arrivare a tutti coloro che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccino (una sola con il Johnson&Johnson).
I messaggi contenenti il codice del proprio Green Pass che arrivano via e-mail o sms sono partiti a fine giugno.
In teoria, il Green Pass dovrebbe arrivare, sempre nelle stesse modalità, anche a chi ha ricevuto una sola dose di vaccino. Perché sia valido per viaggiare all’estero però è necessario fare un tampone prima di partire perché di fatto non si è concluso l’iter vaccinale. Peccato che molti di coloro che hanno avuto la prima dose non abbiano ricevuto né e-mail né sms a distanza di giorni. La notifica del Green Pass dovrebbe arrivare nell’arco di 10-15 giorni, ma ciò spesso non avviene.
Green Pass per chi ha avuto il Covid-19
E non è l’unico problema: il Green Pass spesso non tiene presente del fatto che, chi ha avuto il Covid – magari anche in forma pesante – deve fare un solo vaccino e, anche se prima o poi il messaggio arriva, riporta un errore indicando “1/2” (che significa una dose su due e quindi con validitá temporanea) anziché “2/2” come chi ha ricevuto entrambe le dosi.
Sembra, invece, essere stato risolto il problema tecnico per cui, chi voleva scaricarlo dalla app “Immuni”, nei primi giorni non riusciva a farlo. Tutto ha funzionato bene con la app “Io”.
Da dove scaricare il Green Pass
Come ricorda il sito governativo dedicato alla certificazione verde, è sufficiente inserire il codice di avvenuta vaccinazione, di test negativo o di guarigione da Covid-19 ricevuto via e-mail o sms insieme agli ultimi otto numeri della tessera sanitari in questa pagina web oppure utilizzando la SPID a questo link o ancora dopo aver scaricato una delle due app “Immuni” o Io” e, presto, anche dal sito del Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale.
Perché il caos Green Pass crea problemi
Tutta questa confusione nella ricezione dei messaggi, siano essi e-mail o sms, da parte del ministero crea, di fatto, un grosso problema a chi deve partire per l’estero, perché, senza il Green Pass bisognerà fare tamponi prima di viaggiare e al rientro in Italia, tamponi ancora molto (troppo) costosi. Se poi si parte in famiglia, l’esborso è assolutamente esagerato. I prezzi dei tamponi rapidi si aggirano sui 20-40 euro mentre i tamponi PCR, nel caso qualche Paese lo richiedesse, partono da un minimo di 55 euro fino anche 120 euro.