C'è una parola per definire quello che vedete nelle immagini del video reportage realizzato dalla nostra redazione. E la parola è: ecocidio.
Quello che sta avvenendo a Marsala, infatti, sul fronte del tema annoso delle discariche abusive dei rifiuti non ha a che fare solo con il decoro urbano, con la cafoneria di molte persone, con la mancanza di un'adeguata strategia di controllo del territorio. E' qualcosa di più. Le immagini di oggi denunciano il tentativo, criminale, di uccidere il territorio di Marsala. Tutto.
"Non ci sono altre città in Sicilia nella stessa condizione di Marsala" dice amareggiato Pino, il nostro accompagnatore. Ed ha ragione. Marsala è letteralmente sommersa dai rifiuti. Nei quartieri popolari, come nelle contrade, in centro come in periferia. Come è possibile che stiamo permettendo tutto questo senza fare nulla? Noi abbiamo voluto seguire in questo nostro reportage una linea, che è quella del fiume Sossio. E' l'unico fiume di Marsala, dovrebbe essere caro alla comunità, il suo percorso segna una valle un tempo rigogliosa, e ancora oggi suggestiva. Eppure, intorno al Sossio è un disastro. Abbiamo cominciato dal mare, cioè dalla foce del fiume Sossio. Lì c'è la famosa colmata di Marsala, ce ne siamo occupati anche nel nostro reportage "Marsala città perduta". Alla colmata c'è di tutto: carogne, passeggini, una quantità infinita di plastica e di cartoni. A proposito: si capisce bene che molti rifiuti vengono da bar e ristoranti. Chi sono questi esercenti che preferiscono scaricare lungo la costa di Marsala i loro rifiuti? Sono magari gli stessi che si lamentano se in centro c'è sporcizia?
E' come un racconto dell'orrore questo nostro viaggio che risale dalla foce del Sossio verso l'alto. Perchè all'interno, nella zona di Via Favara, la situazione si fa raccapricciante. Tutta la stradina che costeggia il Sossio trabocca di rifiuti. L'aria è irrespirabile. Tantissimi sono gli elettrodomestici. Dalle macchine che passano sul ponte sopra la strada, ogni tanto, le auto buttano sacchi di immondizia. Accanto alle vecchie e dignitose case dell'epopea rurale marsalese, ci sono segni di roghi, passeggini abbandonati, anche manichini. Le cave di tufo sono diventate pozzi per buttare dentro di tutto.
Le cose che abbiamo visto ci hanno fatto molto riflettere. In che città viviamo? Da chi siamo circondati? Ma davvero ci sono persone alle quali non frega nulla di nulla dell'ecosistema che hanno attorno, e godono anche nel vederlo distrutto? E le istituzioni, che fanno? E' chiaro che non è colpa del Comune quello che accade, ma è colpa del Comune, questo si, che non si faccia nulla per evitare che ciò accada. Il Sossio, ad esempio, perché non mettere in sicurezza la zona? Perchè non approntare un progetto per valorizzarla e trasformarla in un grande parco suburbano? Tante le domande che resteranno senza risposta. A noi resta il compito della denuncia, nella speranza che chi ha un briciolo di umanità, si ravveda, e che chi può, faccia qualcosa.