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03/07/2021 06:00:00

Covid. Vaccini nei lidi in Sicilia. Variante delta al 22%. Casi in aumento nel Trapanese
 

La corsa all’immunità passa dalle spiagge. Ma anche dai supermercati e ristoranti.

Per riprendere terreno nella campagna vaccinale in Sicilia si stanno studiando nuove formule per raggiungere quella popolazione non ancora vaccinata e avvicinarsi all’immunità di gregge. Vaccinare nei lidi, nei supermercati, nei ristoranti. Ma anche attivare corsie speciali alla Fiera del Mediterraneo a Palermo per i dipendenti delle aziende che vogliono immunizzarsi dal Covid in orario di lavoro o a qualsiasi orario del giorno e della notte.
Si chiama #NoVacciniNo[Ri]parti la nuova iniziativa per rilanciare la campagna vaccinale a cominciare dalle categorie produttive. Una corsa all'immunizzazione per ricordare che non c'è vera ripartenza, anche economica, senza vaccinazione di massa.


Il progetto nasce da un protocollo d'intesa siglato oggi tra Confcommercio Palermo e la struttura commissariale per l'emergenza Coronavirus della Città metropolitana di Palermo. Un piano che però non viene, al momento, replicato in altre province


Intanto la Sicilia è ancora tra le prime regioni per numero di contagi. Aumentano i casi anche in provincia di Trapani. Le notizie confortanti arrivano dagli ospedali, dove resta stabile il numero delle persone ricoverate. Intanto avanza la variante delta. In Italia, secondo gli ultimi studi, ha superato il 20%.

 

La situazione in Sicilia
Sono 115 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 13.481 tamponi processati, con una incidenza che scende allo 0,8%. La Regione scende al secondo posto in Italia per numero di contagi giornalieri.
Le vittime di oggi sono 5 e portano il totale dei morti resta 5.979. Il numero degli attuali positivi è di 3.725 con una diminuzione di 160 casi. I guariti sono 270.
Negli ospedali i ricoverati sono 173, 4 in più rispetto a giovedì, quelli nelle terapie intensive sono 19, uno in più rispetto al bollettino precedente.
I nuovi casi distribuiti fra le province mostrano in testa Ragusa 31, Trapani 24, Catania 22, Caltanissetta 15, Palermo 10, Enna 5, Agrigento 4, Siracusa e Messina 2.

 

 


Il virus in provincia di Trapani
C'è un consistente aumento dei positivi al Covid 19 in provincia di Trapani.
Le persone che in questo momento hanno il virus sono 228, 25 in più rispetto all’ultimo bollettino di giovedì. La crescita più consistente si registra a Mazara e Marsala, le due città con il numero più alto di contagi. C'è da dire che nell'ultimo bollettino dell'Asp si registrano solo due guariti. Stabile la situazione negli ospedali e non si registrano nuovi decessi.
Qui il dettaglio dei positivi nelle diverse città della provincia, tra parentesi la differenza con l'ultimo bollettino.
Alcamo 12 ; Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 1; Campobello di Mazara 24 (+2); Castellammare del Golfo 5; Castelvetrano 22; Custonaci 1; Erice 9 (+5), Favignana 0; Gibellina 1; Marsala 59 (+9); Mazara del Vallo 67 (+8); Paceco 1; Pantelleria 1; Partanna 0; Petrosino 4; Poggioreale 1; Salaparuta 0; Salemi 1; San Vito Lo Capo 1; Santa Ninfa 4; Trapani 9 (+2) ; Valderice 1; Vita 4.
Totale casi attuali positivi 228 (+25)
Deceduti in totale 341
Guariti in totale 13.665 (+2)
Ricoverati in Terapia intensiva attuali 1
Ricoverati nei reparti ordinari 11
Tamponi molecolari 200
Test antigene 70

 


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Levanzo immune
Tutti vaccinati a Levanzo.
Questo è l’importante risultato raggiunto grazie alla collaborazione ed al coordinamento tra la Capitaneria di porto di Trapani, che ha messo a disposizione le proprie motovedette, e l’Azienda sanitaria provinciale che ha inviato il proprio personale medico specializzato per vaccinare tutta la popolazione residente sull’isola.

 


La variante Delta in 16 regioni: è al 22%
In Italia al 22 giugno la variante Delta (B.1.167.2) del virus SarsCov2 aveva una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 Regioni/Province autonome, con un range tra lo 0 e il 70,6%. La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall'Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
L'indagine integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione.
"La crescita della prevalenza della variante Delta è un dato atteso, che deve essere monitorato con grande attenzione.
È fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, che in questo momento è reso possibile dalla bassa incidenza, e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che, come confermato anche ieri dall'Ema, questo garantisce la migliore protezione".
Lo afferma il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, in merito alla nuova indagine rapida condotta dall'Iss e dal Ministero della Salute sulla prevalenza delle varianti in Italia.

 


 

Figliuolo: “I vaccini ci sono”
"Le dosi sono assolutamente sufficienti per mantenere il ritmo di 500mila dosi al giorno medie che ci porteranno a fine settembre a raggiungere il traguardo dell'80% degli italiani, vaccinabili, vaccinati. Voglio rassicurare, le dosi ci sono e con queste dosi saremo in grado di assicurare il raggiungimento degli obiettivi".
Così il commissario straordinario per la campagna vaccinale anti-Covid, generale Francesco Figliuolo, a margine della sua visita all'Isola del Giglio per la conclusione della campagna di vaccinazione di massa per le isole minori Covid free. "Noi le dosi ce le abbiamo per tutti, se poi qualcuno pensava di finire la campagna a fine luglio per dire che è il più bravo di tutti non potrà farlo ma deve finire come gli altri a fine settembre".
"Non sappiamo quanto dura questa immunità, se dovessero arrivare evidenze scientifiche per cui c'è bisogno di un ulteriore richiamo noi siamo pronti", ha aggiunto Figliuolo. "La variante delta come tutte le altre varianti è una derivazione del ceppo principale di questa malattia. Gli scienziati dicono che con la doppia dose si è abbastanza sicuri e quindi noi dobbiamo accelerare con le doppie dosi e continuare il piano vaccinale per chiuderlo il prima possibile". "