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01/07/2021 08:28:00

"Una gogna mediatica ai danni dell'ex vice sindaco di Erice Catalano"

 Egregio Sig. Direttore,

da qualche giorno sulle pagine del Suo giornale (20, 28 e 30 u.s.) vengono riportate notizie particolareggiate afferenti la vicenda giudiziaria che riguarda il mio cliente, Architetto Angelo Catalano già vicesindaco di Erice, ed in data odierna addirittura una parafrasi all’intera vicenda secondo la prospettazione unilaterale evidentemente a Lei fornite dal denunciante della vicenda, sebbene l’indagato sia tuttora in attesa di conoscere le determinazioni del Gup di Trapani in ordine alla richiesta di rinvio a giudizio chiesta dalla pubblica accusa.

Ebbene leggendo quanto riporta il Suo cronista emergono errate interpretazioni che vengono smentite – come sarà prontamente dimostrato nell’ambito dell’eventuale e non temuto dibattimento processuale – dalle medesime registrazioni ambientali che lo stesso accusatore aveva captato all’insaputa dei presenti, nonché dalle informazioni testimoniali rese dalle numerose persone escusse dagli investigatori. Detta documentazione smentisce le “sensazioni” e le “intuizioni” che l’accusatore aveva esternato alla polizia giudiziaria, come ad esempio le dichiarazioni rese da quelle maestranze che, a dire del denunciante, avrebbero prestato gratuitamente servizi al Catalano, compresi coloro che in verità non avevano mai neppure messo piede a casa del mio Assistito, salvo poi essere smentite dagli stessi chiamati a spiegare quanto accaduto agli inquirenti e precisare di essere stati sempre correttamente retribuiti.

Un recente esempio della fantasia accusatoria del “collaborante” è costituito dall’esito dell’ormai famosa indagine sui parcheggi di Erice, da pochi giorni clamorosamente archiviata alla luce dell’intervento chiarificatore della Suprema Corte di Cassazione che, nello scagionare definitivamente il Sindaco Daniela Toscano ed il fratello della stessa, ha letteralmente demolito l’impianto accusatorio fondato sulle asserzioni e sui “metodi collaborativi” del medesimo odierno accusatore.

In definitiva mi duole constatare che è tuttora in corso una gogna mediatica in danno dell’Architetto Catalano, evidentemente ideata da chi cerca di affermare la propria verità fuori dai Tribunali allo scopo di montare una pressione mediatica inutile ed ingiusta.

Alla luce di quanto precede v’è da chiedersi se proporre sistematicamente alla Stampa tali fuorvianti ed ambigui aggiornamenti di cronaca giudiziaria sia davvero utile al territorio ovvero se così facendo si renda solo spazio gratuito ad esibizioni prive di scrupolo e magari anche dannose per l’esatto accertamento della verità giudiziale. Forse sarebbe appena il caso di aspettare il buon esito dei processi, senza invece fermarsi al cattivo esito delle indagini e delle malvagie vendette personali.

 

Grazie

Fabio Sammartano