Si chiama “Le mappe della povertà educativa in Sicilia” il report realizzato da ‘Openpolis’ e ‘Con i Bambini’ nell’ambito del ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’. Oggi analizziamo in modo più approfondito lo studio in relazione al territorio del Libero consorzio trapanese (ex provincia).
I DATI CONTENUTI NEL REPORT – I dati sulle mappe della povertà nell’ex provincia di Trapani sono stati formulati tenendo conto di quattro parametri:
1) l’offerta di asili nido e servizi per la prima infanzia – Nel trapanese la disponibilità di posti nella fascia d’età 0-2 anni ogni cento abitanti si è attestata su 9,7 – sotto la soglia dei 10 posti che nel 2018 rappresentava la media regionale – assieme ad altri quattro liberi consorzi siciliani: Ragusa (8,70); Catania (8,10); Palermo (8); Caltanissetta (6,20). Il dato, che a livello nazionale registra una media del 25,5%, misura l’offerta – che, lo ricordiamo ha, nell’Unione Europea, una soglia minima fissata al 33 – sia nel settore pubblico che in quello privato.
2) Le famiglie raggiunte da banda larga ultraveloce – In particolare quella con meno famiglie residenti potenzialmente raggiunte dalla rete fissa a 100 Mbps è Trapani (circa 41 su 100). Un dato che colloca la ex provincia al di sotto della media regionale di 14 punti. Ma per ricostruire meglio la situazione sul territorio, è utile verificare come la copertura vari tra i 24 comuni che compongono la provincia. La copertura maggiore è infatti, rivelata nella parte meridionale ed orientale del territorio, dove le performance in download raggiungono o superano i 100 Mbps. E vi sono, inoltre, forti differenze tra i comuni più popolosi. Se si confrontano i comuni più popolosi della provincia, il dato è fortemente variabile. A Marsala e Trapani circa un terzo delle famiglie residenti risulta potenzialmente raggiunto dalla banda larga ultraveloce. Mentre la quota di nuclei potenzialmente raggiunti è oltre il doppio in comuni come Alcamo (68%), Mazara del Vallo e Castelvetrano (65%). Questi ultimi quindi, oltre a superare la media provinciale, superano anche quella regionale di oltre 10 punti. Sono 32% le famiglie raggiunte dalla banda larga ultraveloce nel capoluogo. Un dato inferiore rispetto alla media provinciale (41%). Nel libero consorzio di Trapani sono 8, ovvero un terzo del totale, i comuni dove la copertura raggiunge meno del 10% delle famiglie, stando ai dati relativi al 2019. Si tratta di Petrosino, Vita, Poggioreale, Santa Ninfa, Salaparuta, Buseto Palizzolo, Custonaci, Favignana. Si tratta di comuni prevalentemente di area interna: 5 di questi sono infatti intermedi o periferici rispetto al polo più vicino. Altri 3 (Custonaci, Petrosino e Santa Ninfa) sono comuni di cintura. Questa elaborazione è stata possibile, come per le altre, anche con il contributo di ‘Openpolis’ – ‘Con i bambini’, che in questo caso specifico hanno aggregato anche i dati 2019 dell’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).
3) gli edifici scolastici vetusti – Con 21 edifici scolastici deteriorati dal tempo, nel 2018, su un totale di 368 strutture presenti sul territorio, la provincia di Trapani è la realtà della Sicilia con la quota più contenuta. Va tuttavia sottolineato che ci sono delle differenze significative tra comune e comune. Per questo occorre approfondire l'analisi a livello locale. Un primo aspetto interessante da segnalare riguarda il fatto che nella metà dei comuni di questa provincia non risultano presenti edifici scolastici classificati come vetusti. Non si segnalano problemi di questo tipo, nemmeno, nelle isole di Pantelleria e Favignana.
4) quelli raggiungibili con i mezzi pubblici – Solo il 13,8% delle scuole sono raggiungibili con i mezzi pubblici nel Comune capoluogo dell’ex provincia di Trapani. La situazione dell’ex provincia di Trapani, la colloca in ultima posizione tra le altre per scuole raggiungibili sia in Sicilia che in tutta Italia. Una situazione che, fatta qualche eccezione, riguarda tutti i comuni del territorio. Sono, infatti solo 7 su 24 i comuni in provincia di Trapani dove, nel 2018, tutte le scuole risultavano raggiungibili con il trasporto pubblico. Il capoluogo non rientra dunque tra le eccezioni. Anzi, è uno dei comuni con la quota più bassa, con solo 9 scuole raggiungibili su 65. Dati inferiori si registrano solo a Favignana e San Vito Lo Capo, dove nessun edificio scolastico risulta accessibile (0%). Al contrario, tra i comuni che superano la media nazionale (86%), raggiungendo la totalità di scuole raggiungibili (100%), troviamo Valderice, Petrosino, Pantelleria e Custonaci.
Il report è stato presentato il 22 giugno in diretta streaming dal sito di Fondazione Sicilia, che ha ospitato l’evento.
Alessandro Accardo Palumbo
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