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25/06/2021 11:41:00

Canada, l'orrore delle scuole cattoliche: trovati i resti di altri 761 bambini nativi

 Ancora una volta il Canada si trova a fare i conti con un passato buio e violento, mentre da cimiteri senza lapidi vengono estratti i resti di centinaia di bambini indigeni. Come già è avvenuto nella British Columbia un mese fa, anche nel Saskatchewan i lavori di scavo portano alla luce i resti di centinaia di vittime delle scuole di assimilazione culturale che il governo aprì nel Paese nel 1899, e che furono gestite dalla chiesa cattolica fino al 1997. Sarebbero 751 i corpi ritrovati questa volta, contro i 215 della British Columbia. Alle tombe, denuncia Cadmus Delorme, capo della tribù dei Cowessess «i rappresentanti della chiesa hanno tolto le lapidi», e per questo il lavoro di riconoscimento dei resti sarà lungo. Ma i membri delle «First Nations», le popolazioni indigene che popolavano il Canada prima dell'arrivo dei bianchi europei, promettono che non avranno pace fino a che anche l'ultimo corpo non avrà un nome. E il lavoro potrebbe prolungarsi per anni, perché sembra già che siano stati identificati altri due cimiteri senza lapidi vicino ad altre scuole simili, nell'Ontario e nel Manitoba. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha reagito con sgomento alla nuova scoperta nella Provincia del Saskatchewan, nella comunità di Marieval, a 90 chilometri a ovest della capitale Regina: «Siamo davanti a un vergognoso ricordo del razzismo sistemico, della discriminazione e dell'ingiustizia che i popoli indigeni hanno sofferto e continuano a soffrire in questo Paese». Trudeau ha sollecitato i suoi concittadini a «riconoscere tutti insieme questa verità, e imparare dal passato per poter camminare insieme sulla strada della riconciliazione». LE REAZIONI Le comunità indigene stanno reagendo con dignità e chiedono al resto del Paese di stringersi intorno a loro, ma ci sono state anche reazioni di rabbia violenta. Nella British Columbia sono state date al fuoco due chiese, la Chiesa del Sacro Cuore e la Chiesa di San Gregorio, tutte e due in territorio indigeno. La scoperta dei cimiteri senza lapidi è una ricaduta di una lunga ricerca della «Truth and Reconciliation Commission» istituita nel 2008 dal governo di Ottawa. I membri della Commissione hanno percorso il Paese fin nelle più sperdute lande, per ricostruire l'orrore dell'assimilazione forzata che fu imposta dalla fine dell'Ottocento a circa 150mila bambini indigeni. Strappati alle loro famiglie, internati in scuole gestite da preti e suore con polso durissimo, ai bambini delle First Nations venne imposto di non parlare più la loro lingua, di abbandonare i loro costumi e di convertirsi a forza al cattolicesimo. Molti furono soggetti a violenze, anche sessuali, molti crebbero denutriti, isolati, in condizioni di estrema repressione. Molti non ressero, e morirono per gli stenti e la disperazione, senza che le loro famiglie neanche ne fossero informate. E vennero seppelliti spesso nei campi intorno alle scuole, trasformati in cimiteri senza lapidi. 

 

Anna Guaita in “Il Messaggero” del 25 giugno 2021