Era attesa da settimane la zona bianca in Sicilia, arrivata ieri e sancita con l’eliminazione del coprifuoco.
Ma la guardia non deve abbassarsi, e questo su più fronti. Su quello dei contagi, perchè la variante Delta preoccupa per la velocità con cui si diffonde. Su quello dei vaccini, con la campagna delle somministrazione che vede l’isola sempre fanalino di coda. E su quello dell’ordine pubblico, perchè l’eliminazione del coprifuoco riaccende la movida e il rischio di caos e disordini nei centri storici delle città. Già nelle sere con il coprifuoco ci sono stati episodi di movida selvaggia e in certi casi violenta. Prefetture e questure guardano con molta attenzione la ripresa delle attività notturne e quello che succede nei luoghi caldi della movida. E’ il prezzo della quasi ritrovata libertà.
Nel frattempo, a proposito di libertà, è arrivato ieri il via libera del Cts allo stop alle mascherine già dal prossimo 28 giugno. "Il Cts ritiene che nell'attuale scenario epidemiologico a partire dal 28 giugno con tutte le regioni in zona bianca ci siano le condizioni per superare l'obbligatorietà dell'uso delle mascherine all'aperto salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento (es: mercati, fiere, code, ecc.…)". Lo scrive in una nota il Comitato.
"Dal 28 giugno superiamo l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts", scrive il ministro della Salute Roberto Speranza con un post su Facebook.
Il Comitato Tecnico Scientifico trova la quadra dopo un confronto durato oltre due ore.
Musumeci: Astrazeneca, gestione insoddisfacente
"Non siamo assolutamente soddisfatti sulla questione di Astrazeneca. Abbiamo sempre evitato di assumere posizioni dissonanti e in dissenso rispetto a quelle romane del governo e in particolare del generale Figliuolo col quale abbiamo collaborato e stiamo collaborando molto bene, ma non c'è dubbio che arrivano da Roma notizie contrastanti, lasciare la libertà di decidere per la seconda dose quando una delle due ipotesi è Astrazeneca certo non aiuta certo a scegliere".
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a Tagadà su La7 in relazione alla possibilità di somministrare una seconda dose Astrazeneca agli under 60 previo consenso informato. "I più diffidenti avrebbero bisogno di una sola notizia chiara sulla quale allineare le posizioni - ha aggiunto Musumeci -. Avremmo preferito una risposta meno dubitativa, una risposta secca, questa è l'indicazione chiara e unica da Roma su come fare"
Trasporti pubblici all’80%
«Con l’atteso passaggio della Sicilia in zona bianca, diventa finalmente possibile innalzare il riempimento massimo dei mezzi di trasporto pubblico locale all’80 per cento della capienza disponibile. Archiviamo così delle limitazioni che, soprattutto nelle ultime settimane, avevano pregiudicato il buon andamento dei servizi via gomma, via treno e soprattutto via mare, sugli aliscafi e le navi per le isole minori. Il governo Musumeci aveva fatto appello a più riprese al ministero della Salute affinché, preso atto del calo dei casi di Covid-19, venissero rapidamente recuperate appieno le potenzialità di carico della mobilità pubblica della nostra Regione. Oggi vengono meno le restrizioni e per questo abbiamo già sollecitato le aziende che gestiscono il trasporto pubblico locale, scrivendo anche ad associazioni di categoria, Comuni, ex province e prefetture, ad adottare quanto necessario per innalzare i coefficienti di riempimento dei mezzi. Non verranno meno le misure di contrasto alla pandemia, ma mettiamo in campo un ulteriore elemento di sostegno alla ripresa delle attività economiche, commerciali e turistiche, e degli spostamenti delle persone sul territorio».
Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Marco Falcone, a proposito della sua nota sull’innalzamento all’80 per cento del coefficiente di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico locale in Sicilia.
Il Covid in Sicilia
Scende sotto quota 100 il numero di nuovi casi giornalieri registrati in Sicilia: sono 85 su 16.096 tamponi processati, con un tasso di positività che crolla all0 0,5%. L'Isola comunqe è la regione con il maggior numero di contagi.
Due le vittime del virus nelle ultime 24 ore mentre i guariti sono stati 134. Negli ospedali prosegue la discesa dei ricoveri seppur lentamente visti i pochi pazienti: sono 237 i posti letto occupati in regime ordinario (-2 rispetto a domenica) e 25 quelli in terapia intensiva (-1). Non si registra nessun nuovo ingresso in rianimazione. Questa la suddivisione dei nuovi casi per provincia: Catania 30, Palermo 17, Ragusa 13, Siracusa e Caltanissetta 9, Messina 4, Agrigento 2, Enna 1.
Nessun nuovo contagio nel Trapanese.
I dati trapanesi
Scende sotto quota duecento il numero delle persone attualmente positive al Coronavirus in provincia di Trapani.
Sono 191 le persone con il Covid 19. Secondo i dati trasmessi dall'Asp di Trapani sono 13 le persone ricoverate, di cui nessuna in terapia intensiva. E' Mazara la città con più positivi, al momento sono 43, seguita da Marsala e Alcamo.
Questo il dettaglio:
Alcamo 21; Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 1; Campobello di Mazara 20; Castellammare del Golfo 1; Castelvetrano 18; Custonaci 2; Erice 9, Favignana 0; Gibellina 1; Marsala 35; Mazara del Vallo 43; Paceco 10; Pantelleria 1; Partanna 0; Petrosino 2; Poggioreale 1; Salaparuta 0; Salemi 2; San Vito Lo Capo 0; Santa Ninfa 0; Trapani 16; Valderice 2; Vita 6.
Totale casi attuali positivi 191
Deceduti in totale 342
Guariti in totale 13.579
Ricoverati in Terapia intensiva attuali 0
Ricoverati nei reparti ordinari 13
Tamponi molecolari 222
Test antigene 142
Il virus in Italia
Sono 495 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 881.
Sono invece 21 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 17.
Sono 81.752 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 150.522. Il tasso di positività è dello 0,61%, sostanzialmente stabile rispetto a ieri quando era allo 0,59%.
Sono 385 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 4 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 9 (ieri erano stati 12). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.390, in calo di 54 unità rispetto a ieri.