Siamo stati alla prima edizione del MIMO, il Milano Monza Motorshow, il salone dell’auto fondato da Andrea Levy, che per cinque anni è stato organizzato al Parco del Valentino a Torino. Poi la rottura con l’amministrazione comunale torinese e il trasferimento nel capoluogo lombardo. La prima edizione doveva già avvenire lo scorso anno in primavera e, invece, a causa della pandemia è stata una prima volta rinviata ad ottobre 2020 e poi ancora a giugno del 2021.
Una formula sicuramente innovativa, quella dell’open motor show ideata da Levy, che vede così, in controtendenza rispetto ai saloni tradizionali, una aumentata e massiccia partecipazione delle case automobilistiche. Tante le vetture presentate, 130 modelli, di cui 70 tra elettriche e ibride e diverse le anteprime mondiali presentate al Duomo tra le quali, le Hypercar Pagani, Huayra R, la Huayra Imola e poi ancora la Bugatti Chiron SuperSport e la Bolide.
Noi abbiamo provato, nell’area test allestita di fronte al Castello Sforzesco, diverse vetture ibride e soprattutto elettriche. Qui l’Enel, partner dell’evento, ha piazzato le sue colonnine di ricarica consentendo quindi sul campo di ricaricare velocemente le vetture che giornalisti e appassionati potevano provare sulle strade di Milano.
Tra le auto provate c’è la Kia Sorento Phev, l’ibrida plug-in della Casa coreana che per la prima volta al MIMO 2021 ha presentato in anteprima mondiale anche la full elettric Kia EV6.
La EV6 è una vera show car che ha catturato l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati. Le sue forme sono moderne, futuritistiche, il suo design riflette un cambio di rotta totale del brand coreano che si proietta nel futuro. L’auto, come dicevamo, ancora come prototipo non è stata possibile provarla, ma ci hanno fatto vedere gli interni che sono caratterizzati dall’enorme plancia, con due display di 12″ uno di fronte al pilota e uno in posizione centrale da dove si possono gestire tutte le funzioni dell’auto.
Il volante di nuova generazione è un monorazza con i comandi al volante, i due posti anteriori sono divisi da una piattaforma sospesa con i comandi del cambio e il tasto di accensione del motore elettrico. Un abitacolo conforetevole anche se alla vista sembra spartano, ma dove nulla è lasciato al caso. Attendiamo cuoriosi di metterci al volante e siamo sicuri sarà all’altezza delle aspettative, come del resto lo è stata la cugina Hyundai Ioniq 5, che rappresenta in realtà la prima vettura del nuovo brand Ioniq dedicato totalmente alle vetture elettriche. Continua a leggere qui su motoriedintorni.com