Covid. Sicilia “bianca”, oggi la decisione. Vaccini, sempre ultimi. Arriva il green pass
Da lunedì la Sicilia va finalmente in zona bianca. Anche se i dati sui contagi si mantengono tra i più alti in Italia, l’incidenza resta dentro il range che consente l’ingresso nella fascia di rischio più bassa. Così oggi dovrebbe arrivare l’ufficialità sull’ingresso in zona bianca, il primo effetto sarà da lunedì l’abolizione del coprifuoco che ci portiamo dietro da ottobre.
Sicilia in zona bianca con incidenza a 30 (bisogna stare sotto i 50), ma sorvegliata speciale è la provincia di Enna, dove ci sono due nuove zone rosse, Troina e Valguarnera Caropepe.
Sul fronte vaccini la Sicilia negli ultimi giorni ha fatto registrare una frenata nelle somministrazioni, il 30% in meno, più che nel resto d’Italia. Questo a causa dello stop alle somministrazioni di AstraZeneca per gli under 60. A causa di questa frenata slitta la data prevista per l’immunità di gregge sull’isola. Adesso, secondo le previsioni, se si continua così la Sicilia avrà l’80% di vaccinati il 4 settembre, e non più il 25 agosto. La Sicilia resta fanalino di coda per le somministrazioni, soprattutto tra gli over 60, la fascia di popolazione più vulnerabile. La percentuale di popolazione vaccinata con ciclo completo è pari al 23,3% a cui aggiungere un ulteriore 22,6% solo con prima dose. La percentuale di over 80 con ciclo completo è pari a 70,2% a cui aggiungere un ulteriore 9,9% solo con prima dose; la percentuale di popolazione 70-79 con ciclo completo è pari a 46,4% a cui aggiungere un ulteriore 28,6% solo con prima dose; la percentuale di popolazione 60-69 con ciclo completo è pari a 33,9% a cui aggiungere un ulteriore 33,2% solo con prima dose.
Metà della popolazione italiana ha ricevuto una dose di vaccino, ma mancano all'appello ancora milioni di over 60. Secondo il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, al 16 giugno il 50,5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 24,4% ha completato il ciclo vaccinale. Sul mix di vaccini l’Ema ci va cauta: “non ci sono abbastanza dati”.
Intanto arriva il green pass. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali COVID-19 che faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l'accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA) e gli spostamenti sul territorio nazionale. Con la firma del Dpcm - informa una nota - si realizzano le condizioni per l'operatività del Regolamento Ue sul "Green Pass", che a partire dal prossimo 1° luglio garantirà la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell'Unione.
Sarà possibile ottenere una delle certificazioni verdi Covid 19 anche in farmacia.
In alternativa alla versione digitale, sottolinea Palazzo Chigi, i documenti potranno essere richiesti al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia, utilizzando la propria tessera sanitaria. "A partire da oggi i cittadini potranno iniziare a ricevere le notifiche via email o sms con l'avviso che la certificazione è disponibile e un codice per scaricarla su pc, tablet o smartphone. L'invio dei messaggi e lo sblocco delle attivazioni proseguirà per tutto il mese di giugno e sarà pienamente operativo dal 28 giugno, in tempo per l'attivazione del pass europeo prevista per il 1° luglio". Lo specifica il Ministero della Salute in una nota. Il Green Pass, aggiunge, "contiene un QR Code che ne verifica autenticità e validità, a tutela dei dati personali andrà mostrato soltanto al personale preposto per legge ai controlli".
Il Covid in Sicilia Lieve rialzo dei contagi da Coronavirus in Sicilia, dove nelle ultime 24 ore, sono stati 228 i nuovi casi (mercoledì erano stati 168). Non ci sono stati morti e il totale delle vittime siciliane resta così a 5.928. E’ quanto si evince dal bollettino del Ministero della Salute.
I guariti e/o dimessi sono stati 330 in più rispetto a ieri per un totale pari a 218.270.
La Regione è al secondo posto in Italia per numero di contagi giornalieri dietro la Lombardia.
Negli ospedali i ricoverati sono 318, 10 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 35, 1 in meno rispetto al bollettino precedente.
Gli attuali positivi in Sicilia sono 5.901, con un decremento di 102 unità.
Ecco, nel dettaglio, i nuovi casi di Covid-19 in Sicilia, suddivisi provincia per provincia (totale e incremento casi):
ll virus in provincia di Trapani Ecco i numeri sul coronavirus in provincia di Trapani, aggiornati al 17 giugno.
Sono guarite 18 persone nell'ultimo giorno, nessun nuovo decesso.
Quindi gli attuali positivi scendono di 4, ieri erano 210, adesso sono 206. Fin qui sono guarite 13.520 persone e sono morte 340 persone (nessun nuovo decesso nell'ultimo giorno).
A Marsala ci sono ricoverate 15 persone, nessuna in terapia intensiva. Ieri sono stati fatti 224 tamponi molecolari e 146 tamponi per la ricerca dell’antigene.
Vediamo la classifica, con Mazara ancora prima (tra parentesi c'è il dato del giorno prima). I casi sono 41 a Mazara del Vallo (36), 32 a Marsala (33), 23 a Trapani (20), 22 a Campobello di Mazara (21), 19 a Castelvetrano (23), 19 ad Alcamo (21), 15 a Paceco (17), 10 ad Erice (11), 5 a Valderice (5), 4 a Vita (3), 4 a Calatafimi Segesta (5), 3 a Custonaci (5), 3 a Salemi (3), 2 a Castellammare del Golfo (2), 1 a San Vito Lo Capo (1), 1 a Santa Ninfa (1), 1 a Gibellina (1), 1 a Pantelleria (1), 0 a Partanna (1), 0 a Favignana (0), 0 a Petrosino (0), 0 a Buseto Palizzolo (0), 0 a Poggioreale (0), 0 a Salaparuta (0).
Vaccini al mercato della Coldiretti Anche oggi, venerdì 18 e domenica 20 giugno il Mercato Campagna Amica di Marsala in via Lungomare n. 25 diventerà un hub vaccinale.
“Prosegue dunque l’iniziativa della Coldiretti avviata la scorsa settimana grazie alla quale una larga fetta del mondo produttivo legato all’agricoltura continuerà a trovare un punto di riferimento per vaccinarsi senza disagi – sottolinea il presidente della Federazione Antonio Rallo - . Svolgiamo un servizio importante per la città anche grazie all’indispensabile collaborazione dell’Asp e al supporto della Croce Rossa locale”.
La vaccinazione può essere prenotata ai numeri 3337530572 e 3294743824, il servizio inizierà alle 8.30 e proseguirà anche per i non prenotati fino al completamento delle dosi ricevute.
Open day a Petrosino Quarto appuntamento a Petrosino con l’open day per la vaccinazione anti-Covid. Su iniziativa dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani e in collaborazione con il Comune di Petrosino, sabato prossimo (19 giugno) è in programma una nuova giornata dedicata alla somministrazione dei vaccini. Non è necessaria la prenotazione. I vaccini verranno somministrati nei locali del Poliambulatorio in via Cafiso 1 dalle ore 9 alle ore 20. L’iniziativa si rivolge a tutti i cittadini dai 12 anni di età in su. I minorenni dovranno essere accompagnati da entrambi i genitori. Nel caso di assenza di uno dei genitori dovrà essere esibita al personale medico apposita delega di autorizzazione al vaccino e la fotocopia del documento di identità del genitore assente.
I dati italiani Sono 1.325 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.400.
Sono invece 37 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 52. Sono 200.315 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 203.173. Il tasso di positività è dello 0,7%, stabile rispetto a ieri quando era allo 0,6%. Sono 444 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 27 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 15 (ieri erano stati 9). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.888, in calo di 176 unità rispetto a ieri. I casi dall'inizio dell'epidemia di Covid in Italia sono 4.249.755, i morti 127.190. I dimessi ed i guariti sono invece 4.023.957, con un incremento di 4.533 rispetto a ieri, mentre gli attualmente positivi scendono a 98.608, in calo di 3.247 nelle ultime 24 ore e per la prima volta dopo mesi sotto quota 100 mila.
L’Ema sul mix vaccini "Sulla base delle esperienze del passato", mischiare vaccini "sembra una strategia che può essere impiegata, ma su quelli Covid-19 ci sono prove limitate ed è importante raccogliere maggiori informazioni e monitorare con attenzione". Così Marco Cavaleri dell'Ema. "Da una prospettiva dell'Ema non è facile in questa fase esprimere una netta raccomandazione" sul mix di vaccini Covid, "anche perché non è chiaro se la compagnia abbia interesse a chiedere l'autorizzazione per aggiungere informazioni sul prodotto". Ma non appena avremo più dati, ad esempio dallo studio britannico, valuteremo se fare una dichiarazione sul mix". "Abbiamo visto sulla base dei dati del Regno Unito che la prima dose del vaccino di AstraZeneca è efficace contro la variante delta, ma una seconda dose aumenterebbe la protezione in modo significativo. Visto che la protezione con la prima dose è bassa nei confronti della variante alfa che vediamo circolare in Europa, sarebbe importante che l'intervallo tra le due dosi sia accorciato". Il vaccino di AstraZeneca "è stato approvato nell'Ue sulla base della somministrazione di due dosi, e perciò in principio, in base alle informazioni sul prodotto, è da somministrare una seconda dose in un intervallo tra quattro e dodici settimane". Se un Paese per un numero di ragioni "vuole fare un mix con un vaccino MRna" sta al Paese decidere. "Sulla base delle prove che abbiamo questo non è problematico, ma il livello di prove è basso e perciò occorre restare vigili".
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