Piano piano vengono pubblicati i documenti che riguardano i lavori del Padiglione Covid di Marsala.
Una struttura annunciata in pompa magna nei mesi scorsi e su cui, per mesi, non c’è stata chiarezza (e continua ad essercene poca)
Le novità degli ultimi giorni riguardano i subappalti. Infatti sono state pubblicate sul sito regionale dedicato al potenziamento della rete ospedaliera le lettere di autorizzazione al subappalto per i lavori edili.
Poco alla volta, dicevamo, stanno pubblicando le carte.
La struttura commissariale, guidata dall’ingegnere Tuccio D’Urso, ha autorizzato la ditta esecutrice dei lavori, la Operes Srl, a dare in subappalto alcune opere edili. Due, al momento, i subappalti. Funziona così: l’impresa “principale” trova la ditta alla quale dare in subappalto alcune opere, poi chiede l’autorizzazione alla struttura commissariale. Quest’ultima esamina tutti i documenti del subappaltatore e verifica eventuali incompatibilità.
In questo caso la Operes, che sta eseguendo i lavori in quanto consorziata con l’impresa appaltatrice, il Consorzio Stabile Agoraa Scarl, ha subappaltato due interventi.
Il primo subappalto riguarda i “lavori di formazione delle casseformi, posa delle armature in ferro ed i getti di conglomerato cementizio” e hanno un importo di 201.085,20 euro. Sono stati dati in subappalto alla Edilcentro di Marchetta Simone, con sede a Pace del Mela, in provincia di Messina.
La struttura commissariale poi ha autorizzato anche il subappalto delle “lavorazioni ricomprese nelle categorie Soa Og1, consistenti in lavori di definizione degli scavi di sbancamento”, per un importo di 90.214,99 euro, sempre Iva esclusa. La ditta che eseguirà queste opere è di Marsala, la Moviedil Srl.
Dicevamo che anche in questi documenti pubblicati non si parla di padiglione Covid, ma di interventi per la realizzazione di 10 posti letto in terapia intensiva e 6 in subintensiva e potenziamento del pronto soccorso, primo stralcio.
Nulla a che vedere, quindi, con la faraonica opera annunciata a Dicembre dal sindaco Massimo Grillo, dal commissario dell’Asp Paolo Zappalà e dall’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza.
Erano stati annunciati lavori per un padiglione Covid da tre piani e 120 posti letto, che doveva essere pronto a maggio. Poi Tp24 ha svelato il bluff. Verrà realizzato solo un piano, il costo dei lavori è di 5,8 milioni di euro circa.
“Non è altro che la ristrutturazione del pronto soccorso. E’ un intervento programmato da tempo che fa parte di una serie di interventi di ammodernamento dei pronto soccorso in Sicilia”, ha ribadito a Tp24 Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale di Marsala.
Il cantiere è stato avviato solo qualche settimana fa, dopo che per mesi una gru è rimasta ferma, come segnaposto. Del padiglione, però, ancora non c’è nulla. Si stanno facendo gli scavi, e le opere di collegamento tra l’ospedale e quella che sarà la nuova struttura. Meno di un mese fa sono stati consegnati i lavori dal commissario Tuccio D’Urso. Il tutto dopo che è stato firmato il contratto con l’A.T.I. Consorzio Stabile Agoraas.c.a.r.l., con sede legale a Tremestieri Etneo (Catania). I lavori saranno realizzati dalla Operes, società consorziata nell’Ati che si è aggiudicata l’appalto con una riduzione dalla base d’asta del 28%, pari a 5,8 milioni di euro. I lavori non saranno terminati prima di 300 giorni, 10 mesi. Se ne parla, forse, per il primo piano il 17 marzo 2022.
Altra cosa che emerge dal contratto stipulato con la Agoraa è che è prevista un’anticipazione del 30% del valore del contratto (5,8 milioni di euro) all’azienda. Sono circa 1,7 milioni di euro, una bella cifra. E c’è da dire, ancora, che nell’Oda (l’ordine di attivazione) del novembre scorso, tra la Struttura commissariale della Regione e la Agoraa si parlava dei lavori per la realizzazione di 10 posti di terapia intensiva e 6 in sub-intensiva al “Paolo Borsellino” di Marsala (i lavori adesso iniziati) ma con un importo previsto di circa 1,4 milioni di euro.
Come mai, visto che si tratta, per contratto, della stessa cosa, adesso la cifra è aumentata? Ancora poca chiarezza, insomma, sul padiglione Covid...