Anche il secondo anno scolastico in dad volge al termine e si pensa già al prossimo che dovrebbe tornare, finalmente, in presenza. Come l'anno scorso, infatti, il Coronavirus ha costretto le scuole alla didattica a distanza per questioni di sicurezza nell'era della pandemia.
Da domani, 9 Giugno, iniziano ufficialmente le vacanze estive anche per gli alunni della Sicilia.
Tra i più grandi, quasi 1 su 3 sarà costretto per il secondo anno consecutivo a concludere le lezioni distante dai propri compagni a causa di decisioni autonome prese da parte delle scuole per evitare assembramenti. Meno della metà degli alunni, poi, (44%) dice che avrà una foto di gruppo 'ufficiale' con tutta la classe schierata.
E si pensa già al nuovo anno scolastico che sarà, finalmente e auspicabilmente, tutto in presenza. I presidi dovranno "rendere sicura la permanenza" a scuola dei bambini e dei ragazzi che sceglieranno di non vaccinarsi", ha ammonito oggi il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo. "Il vaccino è uno dei pilastri della lotta al virus - ha chiarito - ma per me nessuno mai deve essere discriminato: finchè ci sono le leggi che permettono la non obbligatorietà, chi organizza l'attività scolastica deve mettere in campo tutto quello che è possibile" per garantire a "coloro i quali, per scelta personale o dei propri genitori, abbiano pensato legittimamente di non vaccinarsi, di rendere sicura la loro permanenza negli istituti scolastici".
E c'è il nodo cattedre vacanti: sono oltre 112 mila secondo i calcoli della Cisl Scuola. Intanto l'anno scolastico che si sta concludendo è 'da dimenticare' per molti studenti, soprattutto per i più grandi, costretti per mesi alla didattica a distanza, ma anche i più piccoli, in alcuni territori come la Campania, sono stati per molti mesi in dad. I più delusi sono i maturandi: i due terzi parlano di un anno di scuola rovinato a causa dello lo stop alla gita, in cima ai rimpianti per il 45% dei maturandi, all'assenza dei mesi finali di lezione e ripasso vissuti assieme assieme ai compagni (22%), all'addio alla preparazione collettiva dell'esame (11%), ai cento giorni (10%), e alla festa di maturità (9%).