Grillo imbarca tutti, o quasi. Gran infornata di consulenti per il Sindaco di Marsala che, come aveva annunciato, ha provveduto a completare tutti i consulenti che aveva promesso in campagna elettorale. E ormai tra esperti, figure a vario titolo (o senza titolo) che si occupano di comunicazione, consulenti, e alcune invenzioni come la "Giunta young" a Marsala, in pratica, sembrano più gli amministratori che gli amministrati. Un caso unico in Italia. Tutti, bene o male, hanno un incarico o aspirano ad averlo. Una grande Balena Bianca, versione Capo Boeo.
I nuovi consulenti nominati dal Sindaco sono ben dieci e, con sollievo dell'economo municipale, sono tutti a titolo gratuito (nella precedente infornata, invece, quello ben pagato è Renato Briante, alle politiche sociali). In pratica è come se fosse un'altra Giunta. C'è qualche nome nuovo, come Giuseppe Briuccia, per la "sanità e pianificazione territoriale". Poi c'è l'onnipresente Diego Maggio. Doveva essere consulente alle politiche culturali, poi, viste le prime frizioni con il personale, Grillo ha pensato di dargli un ruolo da "presidente onorario". Rappresenterà infatti il Comune nelle manifestazioni organizzate dall'Associazione "Città del Vino". Chissà cosa ne pense il main sponsor di Grillo alle ultime elezioni, il notaio Salvatore Lombardo, che è invece presidente dell'altra locale associazione, "Strade del Vino".
Salvatore Agate, proprietario della televisione LaTr3 e di Selmar si occuperà di "ottimizzazione dei costi dei servizi pubblici". E' solo uno dei potenziali confilitti di interesse generati dalla mega governance di Grillo: un editore locale che consiglia il Comune su come spendere i soldi pubblici. Ed è il secondo editore che Grillo imbarca dopo Renato Polizzi, di Marsala C'è - Itaca Notizie (per lui 30.000 euro l'anno come portavoce, senza essere giornalista).
Vincenzo D'Alberti, consigliere comunale di Petrosino, si occuperà di infrastrutture. Ancora, Pietro De Vita si occuperà di Finanziamenti Comunitari. Salvatore Montemario di Finanza Locale, Roberta Urso di Agricoltura ed Enologia. Infine ci sono due dirigenti comunali freschi di pensione, Aldo Scialabba e Antonia Zerilli, che si occuperanno, rispettivamente, di Politiche del Lavoro e Pianificazione di nuove Strategie del Personale dipendente, il primo, e Patrimonio e Contenitori culturali, la seconda.
Ma quello che salta agli occhi non sono le nomine di Massimo Grillo, quanto le assenze. Perchè nel governo di centrodestra, che può contare su una maggioranza larghissima in consiglio comunale, ogni defezione fa rumore, ed è indice di qualcosa che non va. E nel novero dei consulenti nominati da Grillo non si trovano nè Salvatore Ombra, nè Francesco Motta.
Con il presidente dell'Airgest, che a breve verrà riconfermato dalla Regione al suo posto, sulla scorta delle rotte che è riuscito a riportare, nonostante la pandemia, all'aeroporto di Birgi, i rapporti di Grillo non sono mai stati ottimi. Ombra non parla, ma la sensazione è che un uomo pratico come lui, un imprenditore, non riesca a stare in un contesto dove ogni decisione deve essere presa dopo aver sentito i pareri di questo o quell'organismo. Ombra era stato indicato da Grillo come consulente per il turismo, e mancando lui manca l'apporto fondamentale di un manager che vive sulla sua pelle in prima linea i problemi legati al turismo nel territorio.
Stesso discorso per Francesco Motta. Che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di esperto in un settore delicato, quello dei rifiuti, dove però gli interessi sono tanti e molti in conflitto tra loro.
Certo, è da dire che, per citare Nanni Moretti, si notano di più i consulenti che rifiutano la corte di Grillo, piuttosto che quelli che accettano. Quale sia il ruolo di tutte queste figure volute dal Sindaco non è ben chiaro. Non hanno potere decisionale. E alla fine, se devono dare consigli, bastava una telefonata. Un messaggino. La nomina a consulente serva allora, magari, a fare appuntare al petto qualche medaglia. Ma non tutti, per fortuna, ne hanno bisogno.