Quantcast
×
 
 
02/06/2021 11:52:00

Trombosi dopo il vaccino: quando accadono, quali sono i sintomi 

Vaccini e trombosi, un nuovo studio dell'Aifa, l'Agenzia Italiana per il Farmaco, spiega quali sono rischi e i sintomi. 

 "In circa 9 casi su 10 le trombosi dei seni venosi cerebrali (TSVC) si presentano con cefalea di particolare intensità, che in genere i pazienti riferiscono come «mai provata prima". E’ questo uno dei principali sintomi che fanno sospettare un evento trombotico raro, come illustrato nel documento pubblicato dall’Aifa sulle "Complicanze tromboemboliche post-vaccinazione anti-COVID-19 con Vaxzevria (AstraZeneca) o con COVID-19 Vaccine Janssen (Johnson & Johnson)".

Più spesso - continua la nota - il dolore è ingravescente, aumentando progressivamente nell’arco di un paio di giorni, ma altre volte può raggiungere la massima intensità in brevissimo tempo.

L'Aifa precisa però che: «La seconda dose di vaccino AstraZeneca è sicura».  Aifa invita inoltre a «completare la vaccinazione che rappresenta la migliore strategia di contrasto al virus Covid 19 e garantisce il miglior livello di protezione dalla malattia».

A questo link si può scaricare il documento di approfondimento dell'Aifa.

Gli eventi tromboembolici venosi occorsi in soggetti vaccinati con Vaxzevria e con il vaccino Janssen «non sono risultati più frequenti rispetto a quelli attesi nella popolazione non vaccinata. Sono stati tuttavia accertati rari casi di eventi del tutto peculiari caratterizzati da trombosi dei seni venosi cerebrali e/o trombosi delle vene splancniche».  Al 4 aprile sono riportati in totale 222 trombosi rare di questi tipi su un totale di circa 34 milioni di dosi di vaccino Vaxzevria somministrate nell’Area Economica Ue e Gb. In Italia al 26/4 sono riportati 34 casi di trombosi venose (0.45 per 100mila vaccinati).

In queste ultime situazioni, si associano anche nausea e vomito, fotofobia, diplopia, calo della vista o perdita di coscienza.
Altre manifestazioni cliniche della TSVC invece possono essere rappresentate da crisi epilettiche, presenti all’esordio o dopo la comparsa della cefalea e da deficit neurologici simili a quelli osservati dopo un ictus cerebri ischemico. Non bisogna dimenticare, infatti, che le trombosi dei seni venosi cerebrali sono classificate sia tra le rare forme di trombosi venose che tra le rare forme di ictus. Vanno sempre sospettate in presenza di deficit neurologici di lato nei soggetti giovani, soprattutto se precedute o associate a cefalea.

Anche nelle trombosi delle vene addominali il sintomo più comune è il dolore, spesso diffuso e particolarmente intenso. Può associarsi a nausea e inappetenza. Altre volte si associa a sanguinamento gastrointestinale, soprattutto con emissione di feci frammiste a sangue.
In presenza di uno o più sintomi precedentemente descritti insorti nei giorni successivi alla somministrazione del vaccino, ed in particolare se intorno al 7 -21 giorno, soprattutto quando il dolore è di particolare intensità e/o è associato ad altri sintomi o segni, è opportuno sottoporre rapidamente il paziente ad accertamenti diagnostici.
Se la presentazione è importante, è fondamentale inviare immediatamente il paziente al Pronto Soccorso informando della recente vaccinazione. Resta inteso che qualora il quadro clinico sia dubbio perchè presenti sintomi di intensità lieve o già accusati precedentemente alla vaccinazione si raccomanda un monitoraggio attento dell’andamento clinico.