E’ l’ora degli under 40. I vaccini in Sicilia stanno arrivando. Così non dovrebbe esserci alcun ritardo rispetto alle altre regioni, come si era paventato qualche giorno fa.
In Sicilia da domani, 3 giugno, tutte le persone dai 16 ai 40 anni potranno prenotarsi per ricevere il vaccino anti-covid. L’avvio era in forse per la mancanza di dosi. Ma nelle prossime ore arriveranno oltre 400 dosi sull’isola.
Domani arrivano 268 mila dosi di Pfizer; venerdì altre 85 mila di AstraZeneca di cui attualmente le scorte sono ridotte al minimo (ne rimangono 36 mila in tutta l’Isola e attualmente sono utilizzate per i richiami) e ulteriori 60 mila tra Moderna e Johnson&Johnson.
Una volta avuta la certezza della disponibilità, la struttura commissariale regionale ha autorizzato Poste Italiane a caricare i dati sul portale attraverso il quale sarà possibile fissare l’appuntamento.
Ma non tutti avranno la possibilità di vaccinarsi immediatamente. Le prenotazioni saranno infatti diluite nell’arco di 30 giorni anche perché la vaccinazione di massa prosegue contemporaneamente pure per le altre categorie degli aventi diritto e per i richiami. I tempi stimati comunque - assicurano dalla Regione – non dovrebbero superate i 20 giorni di attesa.
Nel frattempo il contagio resta stabile in Sicilia, con la provincia di Catania che ancora traina il dato regionale. Sono stati 326 i nuovi contagi, ieri. La Sicilia vede lontana la zona bianca, che potrebbe arrivare non prima dell’inizio dell’estate. La buona notizia è che diminuiscono i ricoveri, sia in tutta l’Isola che in provincia di Trapani.
Il Covid in Sicilia
Ecco il quadro riepilogativo dell’emergenza Covid in Sicilia aggiornato al primo giugno.
I nuovi casi di contagio registrati nell’Isola sono 326 e il totale da inizio epidemia sale così a 226.135.
I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 15.857(si contano anche quelli rapidi).
Attualmente positive sono 9.488 persone. Dodici nuovi decessi, quindi il totale delle vittime in Sicilia sale a 5.839.
I guariti ammontano invece a 210.808, 758 in più rispetto a quanto registrato lunedì. Degli attuali positivi, 451 pazienti sono ricoverati con sintomi, 56 persone sono in terapia intensiva (-3).
Questa la distribuzione dei nuovi contagiati per provincia: Catania 163, Agrigento 49, Trapani 34, Palermo 23, Siracusa 19, Messina 18, Ragusa 12, Enna 5, Caltanissetta 3.
I dati trapanesi
Diminuiscono ancora gli attuali positivi in provincia di Trapani. Sono 462 le persone positive, 28 in meno. Di queste 27 sono ricoverate, con due in terapia intensiva. Nell'ultimo bollettino non si registrano nuovi decessi. In un giorno sono guarite 64 persone, ma se ne sono contagiate 36.
Questo il dettaglio:
Alcamo 54; Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 7; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 6; Castelvetrano 74 (+6); Custonaci 1; Erice 27, Favignana 2; Gibellina 6; Marsala 80 (-8); Mazara del Vallo 80 (+10); Paceco 24; Pantelleria 1; Partanna 2; Petrosino 3; Poggioreale 0; Salaparuta 0; Salemi 2; San Vito Lo Capo 4; Santa Ninfa 3; Trapani 72 (-20); Valderice 9; Vita 0.
Totale casi attuali positivi 462 (-28)
Deceduti in totale 330
Guariti in totale 13.102 (+64)
Ricoverati in Terapia intensiva attuali 2
Ricoverati nei reparti ordinari 25 (-3)
Tamponi molecolari 272
Tamponi per la ricerca dell’antigene 207
Screening anti Covid-19 a Trapani presso il quartiere Fontanelle. Nella giornata di ieri sono stati processati 119 tamponi, dei quali 2 hanno dato esito positivo.
Covid: Prizzi “zona rossa”, proroga per Geraci Siculo e Scordia
Il Comune di Prizzi, nel Palermitano, da oggi (mercoledì 2 giugno) diventa “zona rossa”. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, che avrà efficacia fino a giovedì 10. Il provvedimento si è reso necessario, a seguito della nota del sindaco e vista la relazione epidemiologica dell’Asp, a causa del considerevole aumento di soggetti positivi al Covid.
Con la stessa ordinanza, è stata disposta inoltre la proroga delle misure restrittive (sempre fino a giovedì 10) per Geraci Siculo, in provincia di Palermo, e Scordia nel Catanese.
Termina in anticipo, da domani, invece, la “zona rossa” a Lercara Friddi, nel Palermitano.
I dati italiani
Sono 93 i morti per il Covid registrati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 82). I positivi sono stati 2.483, in aumento rispetto ai 1.820 di ieri, secondo i dati del ministero della Salute.
Sono 989 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, sotto quota mille con un calo di 44 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 41 (ieri erano stati 38).
Sono 221.818 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 86.977. Il tasso di positività è dell'1,1%, in calo di un punto rispetto al 2,1% di ieri.
“A giugno la spallata al virus”
"Stiamo distribuendo 3,5 milioni di Pfizer che ci darà modo di partire a giugno. Lo ha detto il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo inaugurando l'hub vaccinale nella sede di Confindustria a Roma. "A giugno - ha aggiunto - daremo la spallata" al virus con l'arrivo di oltre 20 milioni di dosi.
"Non dobbiamo sprecare questa crisi, dobbiamo assumere impegni per il futuro di questo paese e questo significa difendere il Servizio sanitario nazionale con tutte le forze, chiudere la stagione dei tagli e aprire una e di grandi investimenti". Così il ministro della Salute Roberto Speranza all'inaugurazione dell'hub vaccinale nella sede di Confindustria a Roma. "Lo sviluppo economico e sociale del paese - aggiunge - ha nella vittoria della battaglia sanitaria la sua premessa".
Bisogna unire l'Italia, "serve un patto Paese che declini e gestisca questa fare, che speriamo sia l'ultima di un'epidemia che ci ha fatto perdere tante vite umane. Si apre la possibilità di trasformare una crisi in una grande opportunità di ripartenza". Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo all'inaugurazione dell'hub nella sede di Confindustria a Roma. "Nessuno ce la fa da solo, non il governo, non il commissario, non un ministro, non le regioni - ha aggiunto - dobbiamo ripartire insieme"