di Katia Regina
Ma davvero qualcuno può trovare sconveniente il fatto che due persone si amino? È questa la domanda che arrovella il mio cervello ogni volta che sento parlare quanti ritengono legittimo solo l'amore tra due individui di sesso diverso. Stiamo parlando di amore, di sentimenti, di intimità, privacy... come se gli altri potessero avere il diritto di indirizzare il mio sentire su binari precostituiti, messi lì da un tempo indefinito e, solo per questo, indicativi della retta via. Due donne, o due uomini, che si amano possono davvero costituire un pericolo per qualcuno? In che modo? La minaccia che molti vedono non è piuttosto un loro limite rispetto alla grandezza stupefacente dell'amore, a tutto tondo? Come i terrapiattisti mancano di prospettive, dimensioni altre, ciò che vedono è piatto, orizzontale, nessuna circolarità né tanto meno profondità.
Una premessa necessaria per sottolineare che questi individui si annidano in ogni luogo e latitudine, talvolta fomentati da esponenti religiosi che ogni tanto blaterano di volontà divine e sistemi naturali imprescindibili. Comitati pro famiglia o pro vita o prodiomasoloilmio, che possono permettersi di pagare campagne pubblicitarie girovaghe per mostrare immagini volte a escludere i diversi, accompagnati da slogan infondati, falsi. Non mi stupirei se i balordi che aggrediscono per strada le coppie gay fossero proprio i loro stessi figli, ma temo che la verità sia ben peggiore. La baby gang che ha aggredito la coppia gay torinese a Palermo non è figlia di nessuno in particolare: teppistelli che avrebbero riservato lo stesso trattamento violento anche ad un ragazzino solo per rubargli il telefonino o qualche spicciolo. Sono i figli dell'ignoranza elevata a sistema di vita. Quelli della dispersione scolastica mai seriamente affrontata. Palermo non è una città omofoba, è sempre stata in prima linea sui diritti LGBT, insignita pure del titolo Città arcobaleno, la sua storia racconta un'altra storia, e quanti strumentalizzano il recente episodio per etichettare un intero territorio dovrebbero scusarsi, come ha fatto il sindaco di Palermo nei confronti dei due turisti.
La buona notizia: la Dietor pubblicizza i suoi prodotti con uno spot che sta facendo discutere, uno bacio tra due donne che entra nelle case degli italiani ad ogni ora del giorno. Non so quanto ci sia di reale sensibilità verso la questione di grande attualità, basti pensare alla discussione politica sul decreto Zan. Sicuramente c'è una intelligente scelta commerciale, perché la comunità LGBT è numerosa e consuma, parimenti agli etero.
Consigli per la lettura:
La famiglia X di Matteo Grimaldi edizioni Camelozampa
Breve storia della Sicilia di John Julius Norwich edizioni Sellerio.
Per i terrrapiattisti Storia della Sicilia a fumetti, ché tanto non leggono volentieri.