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28/05/2021 06:00:00

Marsala, per il porto più di un progetto pronto. Ma si spendono soldi su un altro progetto ancora... 

 Le vicende del porto di Marsala diventano, con il passare del tempo, sempre più imbarazzanti. Da anni la città aspetta questa importante infrastruttura, ma nè il pubblico nè il privato sono riusciti nel loro intento. Anzi, si sono visti fino ad ora solo litigi, annunci, ripicche, ancora annunci. E nulla più.

La società Myr sembra aver abbandonato definitivamente il progetto di realizzazione della "Marina di Marsala". E anzichè cercare di mettere ordine tra tutto quello che finora si è fatto e si è detto per capire quale strada seguire, l'amministrazione Grillo sembra seguire il solco di quelle precedenti, azzerando tutto il lavoro e ripartendo da zero.

Il Sindaco di Marsala ha annunciato qualche settimana fa che la Regione si farà carico del costo della progettazione della messa in sicurezza del porto: 750mila euro. Ma non è una buona notizia. Perchè il fatto che si parli di progettazione significa che si riparte da zero. E inoltre anzichè spendere 750.000 euro si potrebbero riprendere i due progetti già esistenti. Uno è quello della messa in sicurezza voluto dall'ex Sindaco Giulia Adamo: un lavoro che è finito nel dimenticatoio, ma che in realtà si può recuperare in qualsiasi momento, e che è già in fase avanzata. Non solo, c'è un altro progetto, che è quello della Myr. Anche la società di Massimo Ombra aveva progettato la messa in sicurezza del porto. Anche questo progetto potrebbe essere utile alla città senza ricominciare tutto da zero. Perchè non si va avanti su una di queste due strade?

Lo scorso Marzo il Sindaco Grillo ha annunciato un finanziamento  “con circa 700 mila euro della progettazione esecutiva per la messa in sicurezza e l’ampliamento del porto della nostra città”. Un mese prima, infatti, la Giunta aveva deliberato (delibera n. 35/2021) la richiesta di accesso al fondo di rotazione per la progettazione definitiva non del porto, ma di un primo stralcio (un po' come la vicenda del padiglione Covid...) per  664.388,57 euro  per il progetto di fattibilità tecnica ed economica, del quale si capisce ben poco. E' questo pertanto il terzo progetto sul porto in pochi anni, con una quantità di soldi spesi e di tempo impiegato che ha dell'incredibile. Questo altro progetto costerebbe, se finanziato, 19 milioni di euro. Ma siamo all'alba. E con le solite contraddizioni. Perchè ad esempio il Comune fa riferimento al piano regionale dei trasporti, che però riporta un altro progetto, da 27 milioni di euro,  il  “ completamento della diga foranea e delle banchine commerciali di riva e dello scalo di alaggio".

Ma, ancora prima, c'è un la proposta del 2011 dell’Ufficio Opere marittime del Provveditorato interregionale OO.PP. Sicilia - Calabria. E' il famoso progetto caro all'ex Sindaco Giulia Adamo dal titolo "Porto di Marsala - Opere di messa in sicurezza del molo foraneo sopraflutto e molo foraneo sottoflutto - banchine e piazzali - escavazione". Importo complessivo  55 milioni di euro.

Sulla carta, in base a quanti progetti ci sono, Marsala avrebbe quattro porti....

Questo progetto è quello in fase più avanzata, perchè arrivò anche al Ministero dell'Ambiente, per la verifica dell'impatto ambientale, fu chiarita la non interferenza con l'altro progetto privato, quello della Myr. L'ultimo nulla osta risale al 2014. Poi, con le dimissioni del Sindaco Adamo, il progetto si perde... Ma in realtà basterebbe riprenderlo e aggiornarlo, anzichè procedere ad  un nuovo progetto che costa già in partenza, ai contribuenti, 700.000 euro. 

In tutta questa confusione, come abbiamo raccontato nel nostro speciale "Marsala città perduta", rimane solo un porto inadeguato sia dal punto di vista della sicurezza, dell'ormeggio e dell'accesso dei natanti (anche in presenza di mareggiate di modesta entità), sia dal punto di vista della ricettività e dei servizi marittimi che offre in quanto, sostanzialmente, è privo di banchine, piazzali, infrastrutture, che consentano lo svolgimento di attività connesse con il diporto nautico.

Allo stato attuale il porto di Marsala è costituito da uno specchio d'acqua di circa 365.000 mq., di cui 99.000 mq. con fondali al di sotto di 8 m., da una superficie a terra di circa 96.000 mq., uno sviluppo costiero di 3.457 mt. di cui circa 1400 di banchine operative. Il porto è esposto allo scirocco; è inoltre soggetto ai fenomeni del Marrobbio.

Oltre a quello pubblico c'è un altro progetto pronto, è quello della società  MYR (Marsala Yachting Resort). Anche questo è  un progetto definitivo per la realizzazione del  approdo turistico. Il progetto prevede la realizzazione di nuove infrastrutture per il turismo nautico per una capienza di oltre mille posti barca e possibilità di ormeggio per yacht fino a 75 metri, oltre a una parte commerciale dedicata alla flotta peschereccia locali ed ai collegamenti con le isole. Nel progetto si legge che "la marina sarà integrata con un’area cantieri, strutture per il diportismo (club-house, negozi specializzati per la nautica e la pesca, servizi turistici, autonoleggi, lavanderie, uffici tecnici e gestionali, foresterie per gli equipaggi), aree commerciali non stagionali (shopping center, centro benessere, supermercato, punti per la ristorazione) e spazi ricreativi (museo narrativo, campi da tennis in terra battuta, teatro “Darsena”, boulevard e spazi verdi attrezzati lungo la costa)". Complessivamente la spesa prevista per l’hub turistico è di circa 25-30 milioni di euro, ai quali andranno aggiunti altri 11 milioni per la sistemazione del porto commerciale. La spesa sarà a carico dell’operatore privato, che potrà avvalersi di un finanziamento di circa 8 milioni di euro dei fondi europei. 

Anche questo progetto finisce nel libro dei sogni. In pratica, pertanto, Marsala non ha ancora un porto degno di questo nome, ha due progetti pronti, ma il Comune si prepara a farne un altro ancora. Progettiamo, progettiamo... 



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