La Procura di Gela ha richiesto al Gip l'archiviazione del procedimento penale nei confronti di ignoti per omicidio colposo,originato dal decesso di G.Z., insegnante di 37 anni, a cui l'1 marzo scorso era stato somministrato il vaccino AstraZeneca e colpita da trombosi ed emorraggia cerebrale 11 giorni dopo aver ricevuto la dose.
La decisione della procura scaturisce dalla constatazione che non sono emerse correlazioni di rilievo penale tra la somministrazione del vaccino e il decesso imputabili a medici e/o sanitari che hanno avuto in cura la paziente.
Gli esiti della consulenza medico-legale sono stati inviati, per opportuna conoscenza, all'Istituto superiore di sanità e all'Agenzia italiana del farmaco.
MESSINA. Il caso della professoressa di Messina, 55 anni, deceduta lo scorso 30 marzo al policlinico per una trombosi celebrale dopo aver fatto il vaccino Astrazeneca verrà sottoposto allo studio del gruppo scientifico del dipartimento di Neurologia dell'Amsterdam university medical centers con il prof. Coutinho e con il supporto dell'International cerebral venous thrombosis consortium (Icvtc).
Gli istituti, con la collaborazione internazionale di diversi atenei compreso quello di Messina, hanno avviato uno "studio osservazionale" di tutti i casi di trombosi venosa cerebrale dopo vaccino anti-Covid19 registrati nei centri europei membri del Consortium.
Dopo l'autopsia i consulenti di parte, nominati dall'avvocato Daniel Agnello che rappresenta i familiari della professoressa deceduta, hanno evidenziato che "dalla documentazione clinica acquisita e dall'esame macroscopico cadaverico, è possibile confermare l'ipotesi diagnostica clinica laboratoristica che esclude preesistenti patologie che possano aver avuto un ruolo significativo nel determinare la trombosi polidistrettuale".
Sulla vicenda è ancora pendente l'inchiesta aperta dalla Procura di Messina.