Catanesi, trapanesi e marsalesi. Tutti insieme per formare la banda del bancomat. Tre bande ben organizzate e collegate tra di loro. Una operava a Marsala, una a Trapani, l'altra a Catania.
Tutte specializzate nell'assalto dei bancomat con l'utilizzo di escavatori che venivano rubati prima di mettere a segno i “colpi” nelle banche e negli uffici postali. All'alba di oggi il blitz della polizia. L'operazione denomina Jammer, condotta dagli agenti della Squadra mobile. è culminata nell'arresto di 18 persone, tra Trapani e Catania, e nella denuncia di altre 22 persone. Accuse pesanti: associazione a delinquere, furto, danneggiamento aggravato, simulazione di reato. Cinque gli assalti, eseguiti tutti con lo stesso modus operandi.
Questi i nomi delle persone destinatarie delle misure cautelari.
In carcere finiscono: Massimiliano Gaspare Salafia, nato ad Erice classe 77; Antonino Anselmo, Trapani 63; Andrea Tropea, Acireale 88; Alessandro Valentino Longo, Catania 78; Concetto Mannuccia, Catania 84, Antonino Viglianesi, Catania 79; Isidoro Salvatore Rallo, Marsala 66.
Arresti domiciliari per: Giuseppe Di Dio, Erice 59: Rosario Maisano, Erice 78; Gaetano Barbera, Trapani 44; Bartolomeo Rallo, Marsala 92; Fabio Vincenzo Licari, Marsala 75; Salvatore Domenico Zerilli, Erice 70; Fabrizio Stabile, Marsala 92.
Obbligo di soggiorno nel comune di residenza per Pietro Maisano, Erice 73; Maria Barbera, Trapani 75;Francesco Mancuso, Erice 89; Domenico Savalla, Marsala 96.
Tra gli indagati, per il quale, non è stata disposta alcuna misura cautelare il marsalese Aldo Cosimo Vinci, classe 68.