Pubblichiamo di seguito una replica dell’avvocato Franco Messina al nostro articolo Castelvetrano, Lo Sciuto “cercava voti”. Il suo legale: “Nessuna superloggia”
Egregio Direttore non stupiscono più le affermazioni e le considerazioni spiegate dal vostro corrispondente locale, il pubblicista Egidio Morici, la cui parzialità sfregia e mortifica il codice deontologico che dovrebbe guidare la penna di ogni giornalista.
Egli ha utilizzato il mio comunicato stampa del 22/5/2021 a commento del provvedimento di rinvio a giudizio del mio assistito Giovanni Lo Sciuto da parte del Gip del Tribunale di Trapani, in modo estremamente malizioso e strumentale, riportando gravi contenuti erronei.
Prendo atto, nell’interesse del mio assistito dott. Giovanni Lo Sciuto, che nella vicenda Artemisia Egli non abbia mai voluto approfondire il contenuto della ordinanza del Tribunale del Riesame, la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione e in ultimo la sentenza della Sesta Sezione della stessa Corte di Cassazione, che ha escluso, e ciò in ogni singolo provvedimento che ha riguardato tutti gli indagati per tale ipotesi delittuosa, l’esistenza di qualsiasi forma associativa delinquenziale e peggio ancora di origine massonica.
In vero, nel contenuto della mia nota mi preoccupavo di indicare stralci virgolettati delle espressioni utilizzate dai giudici cautelari nei pregressi provvedimenti emessi in fase cautelare, lagnandomi della circostanza che il Gip non ne abbia tenuto in debito conto, specie per quanto riguarda la contestazione dell’associazione massonica segreta, non sfuggendo alla obbligata circostanza che ciò che vale giudizialmente è la odierna fase procedurale del rinvio a giudizio.
Pur non comprendendo l’irrefrenabile voglia del giornalista di voler entrare nel merito delle proprie convinzioni personali sul contenuto della nota difensiva egli, dopo aver interpretato il punto di vista degli inquirenti parlando di un “cerchio magico” di potere, egli si abbandona ad un esercizio argomentativo non aderente alla realtà dei fatti.
E infatti cade in grave errore parlando di “… gruppo di politici, funzionari pubblici dell’Inps, soggetti legati a Cosa nostra e massoneria …” e questo errore non lo può commettere neppure Morici o Tp24 che si dichiara “… unico giornale di questo tipo, soprattutto per quanto riguarda la mafia” e pertanto non può permettersi questi svarioni di eccezionale gravità.
Valuti lei se questo modo di fare giornalismo soddisfa la linea editoriale del suo sito di informazioni.
Ad ogni buon conto non posso accettare le affermazioni erronee per le quali si chiede una immediata rettifica con eguale visibilità dell’articolo e per le quali ci si riserva di dare corso ad ogni iniziativa legale.
E’ falso, infatti, che nel procedimento Artemisia ci sia riferimento a dinamiche legate alla mafia per nessuno degli indagati.
Non comprendo poi la strana esigenza di lasciarsi andare a commenti personali sull’avvocato redattore della nota liberamente sintetizzata e adombrare dati storici errati che nulla hanno a che fare con il mio ruolo di difensore penale.
E’ falso che io sarei stato designato Assessore nel corso dell’anno 2017 dal candidato Luciano Perricone quando poi il Comune guidato dal dott. Messineo veniva sciolto per infiltrazioni mafiose, infatti, ero nella lista degli assessori tecnici di Perricone nell’anno 2019, unitamente ad altri professionisti quali l’Avv. Giovanni Lentini, il dott. Salvatore Ficili, la preside prof. Rosalba Montoleone, l’ing. Miralba Riggio ed io quale titolare di una battaglia di protesta civile che riguarda ancora oggi il declassamento dell’ospedale di Castelvetrano.
E falso pure che io sia stato indicato dall’Avv. Errante o dal dott. Lo Sciuto, ero in verità un tecnico voluto proprio come tale dal candidato Perricone, costretto poi a ritirarsi dalla campagna elettorale proprio perché coinvolto nella indagine Artemisia.
Rimango in attesa di solerte riscontro.
Distinti saluti. Avv. Franco Messina
L’inesattezza che c’è nell’articolo, della quale mi scuso, riguarda soltanto l’anno in cui l’avvocato Messina fu designato assessore dal candidato sindaco Perricone: in effetti non era il 2017, ma il 2019. Designazione che non ebbe seguito perché, dopo gli arresti di Artemisia, Perricone ritirò la sua candidatura. Per il resto, non ho mai scritto di “dinamiche legate alle mafia” per nessuno degli imputati in particolare. Anche se gli inquirenti, nel contesto della loro ordinanza, oltre a parlare di massoneria, parlano pure di Cosa nostra. Infine, non ho mai scritto che ad indicare l’avvocato Messina come assessore del candidato Perricone, sia stato Errante o Lo Sciuto, ma che questi ultimi ne sponsorizzavano il gruppo politico.
Egidio Morici
Egidio Morici fa quello che dovrebbe fare un giornalista, soprattutto quando racconta il territorio in cui vive: mettere insieme i fatti, le cose, le relazioni. Quindi, scriverne. Non si limita al copia incolla delle dichiarazioni dei politici come degli avvocati. Purtroppo capisco che a Castelvetrano Morici rappresenta un'eccezione, non la regola. E ciò consente certe lettere che servono non tanto a precisare questo o quel dettaglio, ma a mostrare i muscoli.
Giacomo Di Girolamo