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25/05/2021 11:29:00

A Marsala e non solo, attenti alle trappole del superbonus 

 Ad oltre un anno dell’approvazione del c.d. Superbonus, previsto dal Decreto Rilancio del 19 maggio 2020, ossia delle agevolazioni fiscali che consentono di rivalorizzare gli immobili con spese a carico dello Stato, anche a Marsala, così come in tutta Italia, stentano a partire i lavori per le opere di isolamento termico e di consolidamento sismico, dato che la corretta esecuzione dei vari adempimenti previsti dalla legge è complessa ed, infatti, il Governo si appresta a varare un ulteriore Decreto Semplificazioni.

Ne abbiamo parlato con l’avv. Nino Alabiso, presidente della Camera Civile di Marsala, al quale abbiamo chiesto un parere sull’effettiva convenienza di tali agevolazioni e sugli aspetti che condomini e proprietari immobiliari devono valutare adeguatamente per usufruirne con tranquillità.

“Indubbiamente – spiega il legale - le misure fiscali previste dal c.d. Superbonus sono vantaggiose per i cittadini, i quali possono migliorare le condizioni energetiche dei loro immobili e aumentarne la sicurezza sismica con spese a totale carico dello Stato; ma, ovviamente, è importante procedere con attenzione e in modo corretto perché, nel caso in cui i lavori risulteranno non conformi a quanto previsto dalla legge e le relative attestazioni e asseverazioni non risulteranno veritiere, i contribuenti che si sono avvalsi delle detrazioni fiscali, saranno costretti a rimborsare allo Stato le corrispondenti somme, con l’aggravio degli interessi, pari al 5% annui, e alle sanzioni, pari al 30%, a prescindere dal fatto che abbiano poi ceduto il credito fiscale a terzi. L’Agenzia delle Entrate può accertare tali irregolarità entro l’ottavo anno successivo alla dichiarazione con la quale il contribuente ha portato in detrazione il credito fiscale. Inoltre, coloro i quali commissionano, danno in appalto, i lavori per le opere devono stare attenti a garantirsi per i rischi che i contratti di appalto presentano per gli appaltanti. Mi riferisco al rischio di sopravvenuto fallimento della società appaltatrice, alla previsione del sub-appalto, che non consente agli appaltanti di rivolgersi nei confronti del subappaltatore, ai rischi per i danni causati ai lavoratori e ai terzi dalla società appaltatrice e al mancato pagamento delle paghe e dei contributi, per i quali possono essere chiamati a rispondere gli appaltanti.

Che fare allora? Cosa possono fare condomini e proprietari immobiliari per evitare i rischi connessi al Superbonus?
“Innanzi tutto – risponde l’avvocato Alabiso - affidare i lavori a società conosciute o che offrano adeguate referenze; preferire l’esecuzione diretta dei lavori e accettare la possibilità di subappalto solo in presenza di adeguate garanzie da parte della società appaltatrice, stante che gli appaltanti non potranno poi rivolgersi alla società subappaltatrice; chiedere alla società appaltatrice adeguate garanzie assicurative per l’esecuzione dei lavori a regola d’arte e in conformità ai requisiti tecnici e temporali richiesti per il riconoscimento delle agevolazioni fiscali, nonché garanzie per gli eventuali danni e gli inadempimenti retributivi e contributivi commessi dalla società appaltatrice; nominare, direttamente, tecnici di fiducia per la progettazione, l’esecuzione e il controllo dei lavori, richiedendo loro le polizze assicurative previste dalla legge. Il pagamento di tali tecnici può essere demandato alla società appaltatrice che potrà inserire nella propria fattura i relativi costi senza alcun ulteriore aggravio, così come previsto dall’Agenzia delle Entrate con specifici provvedimenti. Tali accorgimenti dovrebbero adeguatamente garantire i proprietari e i condomini e consentire loro di usufruire, in piena legalità, delle agevolazioni per rivalorizzare gli immobili con spese a carico dello Stato”.