“Togliere soldi al Sud, principalmente alla Sicilia, già dal 2021, con una promessa di una revisione nel 2022 del primo pilastro della Pac, cioè degli aiuti diretti agli agricoltori, è per noi inaccettabile. L’agricoltura siciliana è uno dei principali motori economici della nostra terra.
I prodotti dei nostri agricoltori sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, per questo non può essere sottratto nemmeno un centesimo alla nostra agricoltura. Se il ministro ritiene opportuno rivedere i criteri di assegnazione delle risorse lo faccia per entrambi i pilastri, aiuti a superficie e Psr. Il regolamento europeo è chiaro: la programmazione 21/22 è transitoria, e per tale ragione occorre garantire continuità dei pagamenti agli agricoltori e agli altri beneficiari e assicurare prevedibilità e stabilità ad un settore di per sé in profonda crisi. Non esiste alcun obbligo da parte dei regolamenti europei di rivedere i criteri sin da subito. Se il ministro intende rivederli lo faccia nel 2022, rivedendoli entrambi, così come previsto per la nuova programmazione 23/27”.
Lo affermano i deputati del M5S all'Ars in relazione al possibile taglio dei fondi dell'agricoltura al Meridione e soprattutto alla Sicilia.
Lo Curto sulla riforma dei Forestali
“Sui forestali, la riforma che ci apprestiamo ad esaminare è certamente coraggiosa e mette ordine al settore frammentato dall’impiego stagionale degli operatori. Da tempo gli oltre 19mila precari attendevano risposte. Ora c’è una proposta concreta che mette fine alle categorie di settantottisti, centunisti e centocinquantunisti, poiché tutti i lavoratori potranno essere impiegati per 180 giorni anche con mansioni più ampie e la garanzia di un reddito maggiore, a vantaggio della salvaguardia del territorio boschivo e delle campagne antincendio. Siamo pronti in parlamento, come forza di maggioranza, a lavorare per giungere all’approvazione della riforma. Va detto che con il governo Musumeci gran parte delle risorse destinate al comparto dei forestali, in questa legislatura, sono state spostate in maniera crescente dal bilancio regionale ai fondi strutturali, con progetti di rimboschimento e tutela del territorio che hanno avuto l’avallo della Commissione Europea. Oggi parliamo, infatti, di bosco produttivo grazie al cambio di paradigma che presto porterà anche alla consapevolezza che gli oltre 230 milioni di euro, complessivamente impegnati, supereranno il retaggio dell’assistenzialismo e si collocheranno tra le spese che aiutano lo sviluppo della Sicilia”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.
Palmeri: "Via libera a impianto di compostaggio a Calatafimi"
“In seguito all’incontro con il Prefetto di Trapani lo scorso febbraio – afferma Palmeri - e alla mia richiesta di informazioni dell’8 febbraio scorso e ai successivi solleciti presso l'assessorato in merito alle risposte sullo stato dell’iter relativo alla realizzazione dell’impianto, l’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di Pubblica Utilità, ha confermato che la Giunta regionale con delibera ha approvato lo schema dell’Accordo di programma tra il Ministero dell’ Ambiente e la Regione Siciliana. A seguito della trasmissione del progetto dell’impianto e delle successive interlocuzioni il ministero ha autorizzato il pagamento in favore della Regione della prima tranche dell’importo destinato all’intervento ed il Dipartimento ha provveduto all’accertamento delle somme trasferite dal Ministero. Poiché la realizzazione dell’impianto è posta in capo alle Srr, quest’ultime devono procedere con il completamento dell’iter del progetto nonché con l’affidamento dei lavori”.
Palmeri ritiene necessario che le Srr “individuino, contestualmente, i destinatari del compost per la necessaria chiusura del ciclo dei rifiuti, in accordo con le direttive sull'economia circolare, infatti, tutto ciò che viene prodotto (compost) deve trovare un utilizzo o riutilizzo finale per non andare in discarica e, quindi, per non divenire un ulteriore costo per la collettività ma una risorsa. Per quanto concerne il Polo tecnologico di Castelvetrano, la Giunta Regionale sta provvedendo alla riattivazione dell’impianto di compostaggio esistente”.
Adesso, le Srr, sottolinea Palmeri, dovranno provvedere “a stipulare degli accordi con i relativi consorzi ed associazioni, quali Coripet (Consorzio volontario per riciclo del pet), UniRima (Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri), Assofermet (associazione nazionale delle imprese del commercio, della distribuzione e della prelavorazione di prodotti siderurgici, dei commercianti in metalli non ferrosi, dei commercianti di rottami ferrosi e di distribuzione della ferramenta) ed Assorimap (Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori materie plastiche), affinché si provveda al recupero ed al riciclo di determinati materiali e si dia attuazione, conformemente alle disposizioni vigenti, al sistema di economia circolare alleggerendo così il peso sulla tariffa rifiuti. Mi auguro che questi due impianti vengano finalmente realizzati, e in tempi ragionevolmente brevi, il territorio di Trapani ne trarrebbe un enorme beneficio, così come la gestione dei rifiuti dell'intera Isola”.