Finisce oggi il nostro viaggio nella città perduta. Un'inchiesta lunga 13 puntate, curata dalla redazione di Tp24, per raccontare i luoghi di Marsala che potrebbero essere pieni di bellezza, che potrebbero portare ricchezza, generare valore per la comunità, e che invece sono abbandonati.
Ci sarà il tempo, la settimana prossima, per dare un giudizio di insieme su quanto abbiamo raccontato negli ultimi mesi. Ma adesso concentriamoci sull'ultimo bene, che è uno dei luoghi più suggestivi di Marsala: l'isola di Schola, chiamata anche "L'isola della scuola".
Si tratta dell'unica isola dell'arcipelago dello Stagnone che è di proprietà comunale. E', di fatto, abbandonata. Non c'è, per questo isolotto, un progetto di recupero, di valorizzazione. Ormai, come vedete dalle nostre immagini, è un'isola che appartiene, più che ai marsalesi, ai gabbiani. E pensare che Schola non solo è al centro dei luogo che dovrebbe essere più caro ai marsalesi, lo Stagnone, riserva sempre più abbandonata, ma ha anche un valore storico immenso, se si pensa che quest'isola un tempo ospitava il lazzaretto della città, il luogo dove i malati venivano confinati in attesa della guarigione, e ancora prima, addirittura, una scuola di retorica dove la leggenda vuole che abbia insegnato anche Cicerone.
Anche per questo luogo abbandonato ci sono stati negli ultimi anni tanti annunci di rinascita, mai seguiti da fatti concreti. Come per esempio il progetto presentato nel 2015, con l'Amministrazione Comunale che prometteva una raccolta fondi per la valorizzazione e il recupero dell'isola. Non se ne è fatto nulla.
Attualmente sull’isola ci sono tre edifici risalenti agli anni ’30, ma scoperchiati, il loro stato di totale abbandono conferisce al luogo un aspetto molto decadente.
Appena qualcuno si avvicina all'isola i gabbiani che vi nidificano, si scatenano con volteggi accompagnati da minacciose grida. Sembra un film di Alfred Hitchcock ...