"L'ex Mattatoio comunale di Marsala è inserito nell'area Zes della Sicilia occidentale". Lo dice l'assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano, intervenendo sull'ultima puntata dell'inchiesta "Marsala città perduta" dedicata al mattatoio abbandonato (qui la puntata).
Tp24 da settimane sta raccontando i luoghi perduti, abbandonati, mai utilizzati di Marsala in un viaggio tra incuria e mala gestione della cosa pubblica. Un'inchiesta a puntate che ha riscosso molto successo (qui potete vederle tutte) e proprio l'ultimo episodio è stato dedicato al "nuovo" mattatoio comunale, realizzato nella zona industriale, in via Favara.
Turano, con una lettera alla nostra redazione, spiega che l'ex mattatoio potrebbe rientrare nelle aree Zes, cioè zone economiche speciali in cui gli insediamenti produttivi potrebbero beneficiare di agevolazioni economiche. Ecco la sua lettera.
Caro direttore,
ho letto con interesse l'articolo del viaggio-inchiesta di Tp24 dedicato a “Marsala città perduta” che solleva il caso dell'ex mattatoio comunale.
Un articolo che, giustamente, non fa sconti alla politica che per troppo tempo sul futuro dell’ex mattatoio è stata incapace di elaborare strategie concrete di rilancio di quest'area.
Le scrivo però per dare un contributo alla discussione e per dire che la Regione siciliana in questo tempo non è stata con le mani in mano e che per il mattatoio questa volta c'è una reale opportunità di crescita che è costituita dall’inserimento dell’area nella Zes Sicilia occidentale.
Le Zone economiche speciali sono uno strumento molto importante che consentono di creare le condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi per consentire lo sviluppo delle imprese già operanti, nonché l'insediamento di nuove imprese in determinate aree.
Nella Zes Sicilia occidentale, che è stata istituita insieme e quella della Sicilia orientale lo scorso luglio dal governo nazionale dopo una lunga e faticosa fase istruttoria condotta dall’assessorato regionale alle Attività produttive che ho l’onore e l'onere di guidare, è stata inclusa l’area del retro porto di Marsala e quella del’ex mattatoio. Si tratta di 12 ettari di terreno attualmente non occupati che potranno accedere ad un consistente regime di agevolazioni e semplificazioni amministrative e fiscali che costituiscono una notevole opportunità per investitori italiani e stranieri.
Le agevolazioni delle Zes non sono solo una prospettiva futura, ma una realtà già attiva a cominciare dal credito d’imposta che è partito lo scorso primo aprile e che consentirà alle imprese che intendono investire nelle Zes una riduzione del 50% dell’imposta sul reddito derivante dallo svolgimento di attività economiche. Il credito d'imposta nello specifico è stato concepito anche come strumento per incrementare e salvaguardare i livelli occupazionali, infatti le imprese beneficiarie dovranno mantenere la loro attività e conservare i posti di lavoro creati nell'ambito dell'attività avviata nelle Zes per almeno dieci anni.
La presenza del retroporto marsalese e dell’area originariamente adibita a mattatoio comunale all'interno della Sicilia occidentale è stata determinata da oggettivi dati strategici e dalla scommessa di quanti, penso ad esempio all’onorevole Eleonora Lo Curto, hanno creduto nell’opportunità straordinaria offerta dalle Zes.
Mi piacerebbe che il dibattito cittadino sull’ex mattatoio a lungo incentrato sui sogni partisse da questa realtà delle Zes.
E’ chiaro che in questo contesto spetterà al Comune in accordo con la Regione e la struttura commissariale della Zes elaborare una strategia che permetta a quest'area che oggi è considerata ‘perduta’ di essere ritrovata e di diventare un luogo di attrazione di investimenti e di creazione lavoro vero.