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19/05/2021 06:00:00

Covid. Coprifuoco alle 23, respirano i ristoranti. Casi ancora in calo in Sicilia e nel Trapanese

Un’ora in più di “libertà”. Da oggi il coprifuoco non sarà più dalle 22 ma dalle 23.

Si riduce così l’intervallo “notturno” in cui non sarà possibile uscire da casa se non per motivi di salute, lavoro ed emergenza. Si tratta di una misura, quella del coprifuoco, con la quale siamo alle prese ormai da ottobre e che punta essenzialmente ad evitare gli assembramenti della movida notturna. Una misura su cui si è discusso molto in queste settimane. Da oggi sarà alle 23, il 7 giugno a mezzanotte, e poi scomparirà a partire dal 21 giugno, secondo quanto disposto dal decreto del consiglio dei ministri che aggiorna la road map delle riaperture. Respirano, quindi, i ristoranti che in questi primi giorni di zona gialla in Sicilia stanno finalmente accogliendo i propri clienti dopo mesi, seppur con tutte le limitazioni previste per il contrasto alla diffusione del Covid. Sta per arrivare anche il momento dei banchetti. Dal 15 giugno sarà possibile festeggiare matrimoni, battesimi, e altre cerimonie in sale da ricevimento, anche al chiuso, con le stesse regole del ristorante e con il green pass. Gli invitati dovranno essere vaccinati, o guariti dal Covid, o dovranno avere fatto un tampone negativo nelle ore precedenti.


Per il resto la Sicilia continua a registrare un calo dei casi di Covid 19, con il tasso di positività che scende al minimo. Diminuiscono anche i positivi in provincia di Trapani, sono circa 600. Nel frattempo oggi ci sarà una conferenza stampa davanti l’ospedale di Marsala con i deputati regionali Claudio Fava e Baldo Gucciardi sul caso del padiglione covid.

Continuano intanto le vaccinazioni senza prenotazione per gli over 40 in Sicilia. E a Palermo si fanno i vaccini ventiquattr’ore su ventiquattro. L’hub della Fiera del Mediterraneo aumenta al massimo i suoi sforzi per dotare la città di un polo vaccinale sempre aperto, giorno e notte. Si tratta del primo hub siciliano a vaccinare h24 e, per quanto a conoscenza della struttura commissariale di Palermo, anche del primo hub h24 in Italia.


Sarà possibile con l’attivazione di un nuovo spazio: il padiglione 20A, ribattezzato anche padiglione degli acquerelli, una porzione sottostante il padiglione 20, il locale della Fiera del Mediterraneo dove attualmente si effettuano oltre 4000 vaccinazioni giornaliere. L’obiettivo, una volta a regime, è incrementare le somministrazioni di circa 1000-2000 unità, arrivando a 6000 vaccini al giorno nel solo hub provinciale di Palermo.


 


I dati siciliani
Sono 411 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore (lunedì erano stati 299). I morti sono stati invece 22.
E’ quanto si evince dal bollettino Covid del 18 maggio del Ministero della Salute.
Il tasso di positività è in notevole calo: 1,7% oggi, contro il 2,4% di lunedì e il 3,3% di una settimana fa.
Riguardo alla distribuzione tra le province, Catania è la provincia con il maggior numero di casi: 157. Oltre un terzo rispetto al totale dei positivi in tutta l’Isola. Seguono Palermo con 85 nuovi contagi, Trapani 52, Messina 49, Agrigento 34, Ragusa 20, Siracusa 7, Caltanissetta 6, Enna 1.

 

 


La situazione in provincia di Trapani
Scende ancora il conto degli attualmente positivi in provincia di Trapani. Secondo il bollettino dell'Asp di Trapani, aggiornato al 18 maggio, gli attuali positivi al Covid 19 sono 608 (25 in meno rispetto a lunedì).

C'è una persona in meno ricoverata in terapia intensiva e si registrano due nuovi decessi.

Questo il dettaglio:
Alcamo 101 (-17); Buseto Palizzolo 4; Calatafimi-Segesta 20; Campobello di Mazara 10; Castellammare del Golfo 33; Castelvetrano 49; Custonaci 1; Erice 50, Favignana 1; Gibellina 5; Marsala 139 (-5); Mazara del Vallo 39; Paceco 23; Pantelleria 1; Partanna 2 ; Petrosino 7; Poggioreale 1; Salaparuta 0; Salemi 14; San Vito Lo Capo 5; Santa Ninfa 1; Trapani 88 (+2); Valderice 14; Vita 0.
Totale casi attuali positivi 608 (lunedì erano 633)
Deceduti in totale 325 (+2)
Guariti in totale 12. 621(+58)
Ricoverati in Terapia intensiva attuali 1 (-1)
Ricoverati nei reparti ordinari 39 (+0)
Tamponi molecolari 346
Tamponi per la ricerca dell’antigene 336.

Mancano medici e infermieri nelle Rsa siciliane
Sono state tra i luoghi più colpiti dalla pandemia da Covid-19. E ancora il calvario delle Rsa, residenze sanitarie assistenziali, e più in generale delle strutture socio-sanitarie siciliane non è finito. Ai rilevanti problemi finanziari legati alle restrizioni imposte dalle misure di prevenzione dei contagi, si aggiunge infatti una carenza ormai tanto cronica quanto drammatica di medici e infermieri. I provvedimenti del governo nazionale varati durante l'emergenza hanno dato la possibilità alle Asl di assumere infermieri e personale socio-sanitario portando di fatto a una migrazione degli operatori dalle Rsa, pubbliche e convenzionate, verso il servizio sanitario nazionale, con la conseguenza di lasciare scoperte le imprese del comparto, mettendo in ginocchio molti territori. È per questo che Confindustria Sicilia chiede un incontro immediato alla Regione per trovare una soluzione non più rinviabile al fine di poter continuare a garantire la cura dei pazienti più fragili e degli ospiti presenti nelle strutture.


I dati italiani
Sono 4.452 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 3.455. Sono invece 201 le vittime in un giorno, 140 ieri. I test effettuati sono stati 262.864, con un tasso di positività all’1,7%. I pazienti in terapia in terapia intensiva sono 1.689 (-65 rispetto a ieri) mentre quelli ricoverati con sintomi sono 11.539 (-485). Gli attualmente positivi in Italia sono 315.308 (-7.583), mentre i dimessi o guariti sono 3.727.220 (+11.831). Le vittime sono invece 124.497.

 

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Draghi e Figliuolo: priorità è vaccinare
"La strategia è la vaccinazione che ha considerevolmente migliorato la situazione e l'osservanza delle regole, dei protocolli di distanziamento, delle mascherine e tutto quello che abbiamo imparato a fare in questo anno e mezzo". Lo dice il premier Mario Draghi a margine del vertice sull'Africa a Parigi, rispondendo a una domanda sulle misure di contenimento del Covid. "I protocolli, il distanziamento, le mascherine" è "quello che abbiamo imparato a fare in questo anno e mezzo con lezioni severe e tremende, che speriamo di dimenticare".
Lo dichiara il premier Mario Draghi, a margine del vertice sull'Africa di Parigi.

"Dobbiamo continuare a vaccinare gli over 60 e i fragili. Chiedo a tutti presidenti di Regione di andare avanti con i richiami, è facile farsi prendere dalla propaganda, ma se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che hanno il 95% possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva, o peggio ancora di morire, non ne usciamo". Lo ha detto Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all'emergenza Coronavirus, da Firenze. "C'è stato un calo vertiginoso dei ricoveri e dei decessi dando priorità alle classi vulnerabili.