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15/05/2021 06:00:00

 I circoli Legambiente di Castelvetrano e Valle del Belìce insieme per Marinella di Selinunte

I soci volontari del Circolo Crimiso di Castelvetrano e del Circolo Valle del Belice si sono dati appuntamento in piazza Efebo a Marinella di Selinunte per domenica 16 maggio dalle ore 09,30 per ripulire la spiaggia. Per motivi connessi all'emergenza pandemica, ci dice Valentina Caradonna responsabile del circolo Valle del Belìce, non è stato possibile estendere l’invito anche ai non soci.

Sarà, ovviamente, obbligatorio l'uso della mascherina e un abbigliamento adeguato e l’uso di guanti. Sarà la ditta SAGER a ritirare nel più breve tempo possibile i rifiuti che verranno raccolti.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che l’ inquinamento è in continua espansione in grado di distruggere gli ecosistemi, minacciare la fauna marina e rischiare di soffocare per sempre il nostro Pianeta blu. Si è calcolato infatti che ogni anno finiscono nei mari e negli oceani del mondo dalle 8 alle 12 milioni di tonnellate di rifiuti, l’equivalente di 1 camion al minuto.

Il Mediterraneo non fa eccezione. Anzi, pur costituendo meno dell’1% della superficie di mare e oceani, è uno dei 25 luoghi più ricchi di biodiversità ma purtroppo è anche la sesta area di accumulo dei rifiuti al mondo. I volontari di Legambiente hanno censito 968 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. L’81% di questi è plastica, il materiale più pericoloso se disperso nell’ambiente.

Ben venga quindi ogni iniziativa che prevede la pulizia delle spiagge con la rimozione di ogni tipo di rifiuto non biodegradabile!
Ma ancora più importante la prevenzione. Occorre promuovere ampie e costanti campagne e di informazione tese a diffondere l’idea che occorre modificare i nostri stili di vita. Per evitare che tutti questi rifiuti arrivino in mare e sulle spiagge bisogna lavorare sull’economia circolare, e modificare i nostri stili di vita.

Facile a dirsi, ma difficile a realizzare. Ma necessario. Ne va la nostra sopravvivenza. Preoccupano i nuovi dati dell’indagine Beach litter: censita una media di 783 rifiuti ogni centro metri lineari di spiaggia. L’84% è di plastica. Trovati anche guanti usa e getta, mascherine e altri oggetti sanitari.

Nelle 47 spiagge monitorate dalle volontarie e dai volontari di Legambiente in 13 regioni, tra cui la Sicilia, sono stati censiti 36821 rifiuti in un’area totale di 176 100 mq. Una media di 783 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia che supera di gran lunga il valore soglia o il target di riferimento stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, ossia meno di 20 rifiuti spiaggiati ogni 100 metri lineari di costa.

I rifiuti censiti sono di ogni forma e tipo, per lo più usa e getta, legati principalmente agli imballaggi, al consumo di cibo e ai rifiuti da fumo: dalle bottiglie ai contenitori e tappi di plastica, dai mozziconi di sigaretta ai calcinacci e ai frammenti di vetro, per arrivare a dischetti, guanti e mascherine.

La plastica resta il materiale dominante dei rifiuti spiaggiati. Supera il 90% del totale dei rifiuti monitorati. L’inquinamento da plastica in mare e sulle spiagge resta, insieme all’emergenza climatica, l’altra grande questione ambientale e mondiale da affrontare. Il volontariato da solo non basta.

Sono necessarie politiche mirate. Che vadano alla radice del problema. Cominciando da un decreto legislativo che recepisca la direttiva europea che è stata pensata per bandire e ridurre la produzione e commercializzazione di alcuni prodotti di plastica monouso su tutto il territorio nazionale. Ce la farà questo governo a vararlo entro il prossimo 31 luglio? Staremo a vedere.

Franco Ciro Lo Re

 

 

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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