Era "fatto" e in tasca aveva mezzo grammo di cocaina. Per non farsi identificare prende a calci e pugni i carabinieri e tenta la fuga. E' stato però ripescato dai militari e arrestato. Si tratta di un pregiudicato classe 88, C.S., di Trapani.
I reati contestati sono danneggiamento, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.
In particolare, i carabinieri di Erice, nel corso di un’attività antidroga, hanno sottoposto ad un controllo il 33enne a causa dell’evidente stato di alterazione psicofisica in cui si trovava: lo stesso è stato trovato in possesso di mezzo grammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Vistosi ormai scoperto, nel tentare di far perdere le proprie tracce e quindi, sottrarsi all’identificazione, l’uomo si è scagliato contro i Carabinieri aggredendoli con calci e pugni e rivolgendo loro frasi minacciose. Nella circostanza, l’uomo ha danneggiato il tergicristallo di un’autovettura di servizio dell’Arma mentre un’altra, raggiunta da un violento calcio, ha riportato delle ammaccature sulla portiera. La reazione violenta dell’esagitato è proseguita anche all’interno dell’autovettura di servizio nonostante l’adozione della misura coercitiva delle manette, necessaria a causa della forte resistenza posta in essere dal soggetto.
Con grande professionalità e notevoli sforzi, il personale operante è riuscito a contenere l’esagitato ed a svolgere gli accertamenti del caso al termine della quali l’uomo è stato dichiarato in arresto. Nello stesso contesto operativo, l’arrestato è stato anche segnalato alla competente Autorità Amministrativa come assuntore non terapeutico di sostanze stupefacenti.
Al termine delle operazioni, alcuni militari dell’Arma hanno dovuto far ricorso alle cure del locale Pronto Soccorso per le lesioni subite.
Nella giornata di ieri, presso il Tribunale di Trapani, si è svolta l’udienza di convalida che ha disposto nei confronti dell’arrestato la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria oltre alla sospensione immediata del reddito di cittadinanza.