Gentile direttore di Tp24,
Anche a me non piace che i muri delle città vengano imbrattati da scritte e disegni che ne compromettono il decoro. Chi lo fa, a certe condizioni, commette addirittura reato (art.639 c.p.).
Ma c’è un però. Se Banksy lasciasse un suo murales nel prospetto di casa mia, sarei felice. Se qualcuno scrivesse nel prospetto di casa mia che “Salvini è un parassita e Meloni una sciacalla”, aggiungerei una cornice. E un’altra cornice aggiungerei se trovassi scritto “io sostengo il d.d.l. Zan”. Se, invece, in un qualunque muro della nostra città trovassi scritto “Marsala antifascista”, non solo incornicerei la frase, ma farei in modo di illuminarla in modo da renderla leggibile anche di notte.
Leggo, invece, la nota di Rosalba Mezzapelle, segretaria del partito ecumenico di Marsala, che esprime solidarietà ai politici (Salvini e Meloni !!!) vittime di quello che lei chiama attacco.
Ecco sono proprio queste le ragioni per cui molti (io certamente) non riescono a riconoscersi nel partito che Mezzapelle dirige.
Come sarebbe stato bello se la segretaria del PD avesse scritto sui muri della sede del partito le stesse cose. Anzi qualcosa di più forte e, magari senza esagerare (altrimenti le viene la febbre), qualcosa di sinistra.
Ecco: scrivere sui muri sarà anche un reato; ma a chi scrive che “Salvini è un parassita e Meloni una sciacalla”, concederei senz’altro l’attenuante di “avere agito per motivi di particolare valore morale o sociale (art.62 n.1 c.p.).
Paolo Paladino
P.S. Se gli autori delle scritte sgradite alla segretaria del PD non trovano un difensore migliore, possono chiamarmi. Sarò felice di difenderli. Gratis ovviamente.