In Sicilia, complessivamente, sono 265.199 le persone che entro il 26 aprile scorso hanno presentato domanda di inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto per il personale ATA.
Tali graduatorie, secondo quanto previsto dal DM 50/2021, hanno validità per il triennio 2021/23 per i profili di Assistente Amministrativo, Collaboratore Scolastico, Assistente Tecnico, Addetto alle Aziende Agrarie, Cuoco, Infermiere e Guardarobiere.
Gli aspiranti, bisogna ricordare, hanno potuto inserire fino a un massimo di 30 scuole e a breve saranno inseriti, secondo il punteggio spettante, in graduatorie utili a coprire le supplenze temporanee a partire già dal prossimo anno scolastico.
Nello specifico, le province siciliane con più domande sono state: Catania (69247) e Palermo (68367). Staccata Messina (35195) e Siracusa (20.395). Seguono Ragusa (19996) e Trapani (19445), Agrigento (13.080), Caltanissetta (11889). Chiude Enna con 7585.
“Il record di domande presentate in Sicilia per l’inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto del personale Ata è indice di una crisi occupazionale drammatica”. Lo dice Adriano Rizza, segretario regionale della Flc Cgil Sicilia.
“La Sicilia – spiega – detiene il primato nazionale con 265.200 domande. Un dato allarmante se si considera che in regioni più popolose come Lombardia, Lazio e Campania ne sono state presentate rispettivamente 234.130, 245.625 e 230.668”.
A livello territoriale invece la provincia con più domande è Palermo 68.367, seguita da Catania 69.247, Messina 35.194, Siracusa 20.395, Ragusa 19.996, Trapani 19.445, Agrigento 13.080, Caltanissetta 11.889 ed Enna 7.585”.
“Ricordiamo che i profili professionali per i quali i candidati concorrono – aggiunge Rizza – attraverso la formulazione di una graduatoria per titoli, sono quelli di assistente amministrativo, collaboratore scolastico, assistente tecnico, addetto alle aziende agrarie, cuoco, infermiere e guardarobiere. Tali graduatorie hanno una validità per il triennio 2021/2023 e sono utili a coprire le supplenze temporanee, nelle 30 scuole indicate dagli aspiranti, già a partire dal prossimo anno scolastico”
“Consapevoli che i posti disponibili – conclude – non riusciranno minimamente a soddisfare questa grande domanda di lavoro, chiediamo al governo regionale e nazionale il massimo impegno per utilizzare le risorse del recovery fund per lo sviluppo e l’occupazione al Sud”.