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06/05/2021 12:50:00

L'Italia tutta gialla. Ma la Sicilia resta arancione... Ecco perché

 La Sicilia resta arancione...

La zona gialla in Italia, infatti, dovrebbe allargarsi da lunedì. In attesa della Cabina di regia di Istituto superiore di sanità e ministero alla Salute, in arancione resteranno solo Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta. Mentre ci saranno alcuni passaggi dall’arancione al giallo. La Puglia sarà la regione più grande a fare questo cambiamento. In giallo anche la Calabria e la Basilicata.

Perchè la Sicilia resta arancione? A una prima analisi, l'indice di contagio Rt per la settimana considerata (26 aprile-2 maggio) sarebbe sceso sotto la soglia critica di 1, ma per la normativa vigente è necessario che il valore si consolidi per due settimane consecutive. Nel report della settimana scorsa l'Rt siciliano era pari a 1.05, con intervallo inferiore (quello che conta per la valutazione) di 1.02. Ecco perché è attesa la conferma in zona arancione fino al 16 maggio.

E poi c'è il dato dei vaccini:  secondo gli ultimi dati aggiornati del governo, nella nostra regione è stato somministrato il 79,1% di vaccini, risultato che ci pone sempre all'ultimo posto in Italia.

Scende al 26% il livello di occupazione delle terapie intensive, ovvero 4 punti sotto la soglia critica del 30%. Tornano quindi al valore dello scorso 1 febbraio, ovvero prima dell’effetto della Terza Ondata. Solo 4 regioni, inoltre, superano tale soglia oltre la quale diventa difficile la presa in carico di malati non Covid: Lombardia, Marche, Toscana e Puglia. Lo mostrano i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas), relativi alla giornata del 5 maggio. Il 27 aprile, le terapie intensive erano al 30% e 7 le regioni oltre questo valore.

Cala anche, e si attesta al 28%, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri ordinari, restando quindi ben al di sotto della soglia di allerta individuata dal Ministero della Salute (che in questo caso è il 40%). Tale valore era pari 32% lo scorso 27 aprile.

Questo, nel dettaglio, il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari di area medica non critica nelle varie Regioni e Province autonome: Abruzzo (16% intensive, 24% reparti ordinari); Basilicata (9%, 36%); Calabria (25%, 44%); Campania (20%, 34%); Emilia Romagna (28%, 24%); Friuli Venezia Giulia (19%, 15%); Lazio (28%, 32%); Liguria (28%, 24%); Lombardia (37%, 30%); Marche (32%, 32%); Molise (23%, 13%); PA di Bolzano (7%, 10%); PA di Trento (21%, 13%); Piemonte (28%, 33%); Puglia (33%, 41%); Sardegna (21%, 21%); Sicilia (18%, 29%); Toscana (38%, 24%); Umbria (21%, 22%); Valle d’Aosta (30%, 16%); Veneto (14%, 15%).

 



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