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01/05/2021 06:00:00

Coronavirus. La Sicilia resta in arancione. “Vaccini agli under 60”

La Sicilia dovrà aspettare per la zona gialla. Il Ministro Speranza non ha dato il via libera per far uscire l’isola dalla zona arancione.

Ancora non ci sono le condizioni, in termini di diffusione del contagio, per le riaperture previste dalla zona gialla. Si dovrà aspettare un’altra settimana, per far scendere ancora di più la diffusione del virus. Il Covid è lentamente in discesa sull’isola, come in provincia di Trapani. Marsala è scesa sotto i 400 positivi, ad esempio.


Nel frattempo si attendono controlli oggi, Primo Maggio, nelle zone “calde”, dove insistono le case da villeggiatura che potrebbero ospitare grigliate clandestine.
Per il 25 Aprile ne è stata scoperta una a Marsala, e anche oggi forze dell’ordine in azione per scongiurare assembramenti e comportamenti che non sono linea con le norme anti-covid previste dalla zona arancione.
Musumeci intanto ha chiesto al commissario per l’emergenza Figliuolo di aprire le vaccinazioni anche agli under 60.

 

I dati trapanesi
Diminuiscono i contagiati dal Covid 19 in provincia di Trapani. Gli attuali positivi in provincia sono 1034 (giovedi erano 1083). Non ci sono nuove vittime. In terapia intensiva, a Marsala, ci sono 5 persone. Scendono i ricoverati, adesso sono 54 (tre in meno rispetto a giovedì).
Guida la classifica provinciale Marsala con 397 positivi, 51 in meno rispetto a giovedì.

Ecco i Comuni in ordine alfabetico: Alcamo 252 (ieri 261 ; Buseto Palizzolo 4; Calatafimi-Segesta 24; Campobello di Mazara 4; Castellammare del Golfo 48; Castelvetrano 52; Custonaci 7; Erice 38; Favignana 0; Gibellina 10; Marsala 397 (ieri 448; - 51); Mazara del Vallo 8; Paceco 30; Pantelleria 8; Partanna 1; Petrosino 23; Poggioreale 1; Salaparuta 0; Salemi 15; San Vito Lo Capo 22; Santa Ninfa 0; Trapani 76; Valderice 14; Vita 0.
Totale casi attuali positivi 1.034 (erano 1.083, -59)
Deceduti in totale 311 (+2)
Guariti in totale 11.682 (+101)
Ricoverati in Terapia intensiva attuali 5 (+1)
Ricoverati del territorio in Terapia non intensiva attuali 54 (-3)
Totale tamponi, dato parziale: 404
Tamponi per ricerca antigene: 200

 

La situazione in Sicilia
Sono 861 i nuovi casi registrati ieri in Sicilia su 28.145 tamponi (tra molecolari e test rapidi) con un tasso di positività al 3,1%. I morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 19 mentre ancora alto il numero di guariti: 1.190, il che fa calare ulteriormente il numero degli attuali positivi.
Diminuiscono i ricoverati: in regime ordinario sono 1.172, 29 in meno rispetto a giovedì; in terapia intensiva si trovano invece 165 pazienti (-3) con 8 ingressi nella giornata di ieri. Questa la suddivisione dei nuovi casi nelle nove province: Palermo 306, Catania 215, Messina 113, Agrigento 75, Siracusa 51, Trapani 50, Enna 26, Caltanissetta 24 e Ragusa 1. Da inizio pandemia sono stati 208.487 i siciliani colpiti dal virus, 5.410 le vittime e 178.181 i guariti. Gli attuali positivi nell'Isola sono 24.896 di cui 23.559 in isolamento domiciliare obbligatorio.

 

 


Musumeci scrive a Figliuolo: vaccinare anche al di sotto dei 60 anni
Far partire subito le vaccinazioni agli under 60, per dare maggiore impulso alla campagna vaccinale in Sicilia. È la richiesta avanzata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella lettera inviata al Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, generale Francesco Figliolo, sottoponendogli anche l'esigenza di estendere la somministrazione del Vaxzevria (AstraZeneca) alla fascia 50-59 anni.

La modesta adesione alla proposta vaccinale con AstraZeneca da parte del target 60-69 anni rappresenta una fattispecie assimilabile a quella di esaurimento del target di riferimento che, secondo il piano vaccinale, legittima il passaggio alle classi di età inferiori. Le potenzialità logistiche e organizzative messe in campo dalla Regione consentono di fare un passo in avanti.

«La organizzazione degli hub vaccinali ben potrebbe, nel caso di apertura a soggetti under 60 – sottolinea il presidente Musumeci – destinare un corridoio riservato ai soggetti appartenenti ai target sin qui consentiti anche senza necessità di prenotazione e un diverso corridoio attraverso il quale effettuare le vaccinazioni in favore di soggetti in età compresa nelle classi oggi non aventi diritto».

Questo permetterebbe di dare attuazione anche alle varie intese raggiunte con organizzazioni di categoria per aumentare la capacità vaccinale. La lettera del presidente della Regione cita «primo fra tutti l'accordo per la vaccinazione in fabbrica, concluso dal Presidente del Consiglio con le associazioni datoriali, la maggioranza dei cui dipendenti ha meno di 60 anni», ma anche gli accordi a livello regionale con Confindustria e Confapi Sicilia, con l'associazione delle Case di cura convenzionate o quello in corso con le farmacie comunali.

 



Record di vaccinazioni
Record di vaccinazioni giovedì in Sicilia. La graduale ma decisiva crescita delle somministrazioni negli ultimi giorni ha permesso di raggiungere giovedì (29 aprile) il numero di 31.385 persone vaccinate, superando di oltre il 12% il target giornaliero, pari a 28 mila dosi, assegnato dalla struttura Commissariale per l'emergenza Covid nell’ambito del piano vaccinale nazionale.

«Anche grazie a questo grande risultato raggiunto dalla nostra Regione, l’obiettivo delle 500 mila somministrazioni in un giorno, fissato dal Commissario Figliuolo, è stato rispettato – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci - Il brillante risultato di ieri è frutto dell'impegno che, nelle ultime due settimane, ha generato un trend vaccinale estremamente positivo in tutte le province isolane. Tale trend non solo da alcuni giorni è nettamente al di sopra del target regionale, ma è addirittura superiore a quello nazionale, in termini percentuali, rispetto all’analogo obiettivo assegnato».

Sono in aumento le somministrazioni a tutte le categorie in via di immunizzazione, grazie alle due soluzioni adottate in Sicilia negli ultimi 15 giorni: l’avvio delle vaccinazioni all’utenza avente titolo senza vincoli di prenotazione e la riorganizzazione delle linee d’accesso differenziate per tipologia di utenza, con accesso libero agli ultraottantenni.

Proprio gli over 80 vaccinati, infatti, sono in forte aumento: il 68% ha ricevuto la prima dose e il 47% ha completato il ciclo.



«Nasce a Palermo un Centro infettivologico»
«Sarà il Complesso infettivologico più attrezzato e importante della Sicilia e avrà sede a Palermo, ma servirà anche le altre province dell’Isola. Dalla pandemia dobbiamo saper trarre ogni utile lezione». È il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a dare l’annuncio della nuova struttura che sarà realizzata nell’ex Centro traumatologico ortopedico, situato di fronte allo stadio “Renzo Barbera” in viale del Fante.

Il progetto di trasformazione - rientrante nel Piano per il potenziamento della Rete ospedaliera dell’Isola voluto dal governo regionale - è ormai nella fase finale. Il commissario tecnico per l’emergenza Covid Tuccio D’Urso, dopo un confronto con il governatore, ha appena emanato gli ultimi “Ordini di attivazione” per ottenere nel giro di trenta giorni la progettazione esecutiva di tutti gli interventi previsti. A regime saranno disponibili: 52 posti letto ordinari, 16 di terapia sub intensiva e 22 di rianimazione.
Tre Comuni in “zona rossa” e una proroga

Istituita la "zona rossa" in tre Comuni siciliani di province diverse. Si tratta di: Ravanusa (provincia di Agrigento), Santa Caterina Villarmosa (provincia di Caltanissetta) e Nizza di Sicilia (provincia di Messina), così come richiesto dai sindaci e a seguito delle relazioni delle Asp. A prevederle un'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, appena pubblicata. Le restrizioni scatteranno da domenica 2 e resteranno in vigore fino a mercoledì 12 maggio. Prorogata, infine, la "zona rossa" per il Comune di Longi (provincia di Messina) fino a domenica 7 maggio.


Confcommercio e il caffè al banco
La circolare dello scorso 24 aprile, con cui il ministero dell’Interno ritiene che il Dl “Riaperture” vieti ai bar la possibilità di effettuare la somministrazione al banco, è giuridicamente incomprensibile e non ha alcun fondamento di sicurezza sanitaria. Si tratta di un’interpretazione che nessuno si aspettava considerando che il decreto non esclude espressamente il consumo al banco ma, al contrario, ha voluto specificare con quali modalità può avvenire il consumo al tavolo (esclusivamente all’esterno fino al 31 maggio). D’altra parte, dopo 14 mesi di blocco delle attività di ristorazione, almeno l’aspettativa di una regolamentazione puntuale non dovrebbe essere tradita: in zona gialla, a cui si spera la Sicilia possa approdare presto, i bar hanno sempre avuto la possibilità di effettuare la somministrazione al banco anche in virtù del fatto che si tratta di un consumo veloce, che non implica una lunga permanenza all’interno degli esercizi. In sostanza, stando alla circolare del ministero dell’Interno, la somministrazione al bancone non si potrà fare prima del 1° luglio mentre a partire dal 1° giugno sarà possibile consumare al chiuso ma al tavolo. Un paradosso giuridico e sanitario.
“E’ un attacco al modello di offerta del bar italiano – dichiara Dario Pistorio, presidente di Fipe Sicilia – che si differenzia da quelli degli altri Paesi proprio perché basato sul consumo al banco. Un provvedimento punitivo ingiustificato anche sotto il profilo scientifico sui rischi sanitari che si corrono. Anzi la scienza continua a sostenere che il rischio di contagio cresce con l’aumento del tempo di contatto”.
Ecco perché Fipe Confcommercio Sicilia si associa alla richiesta del presidente nazionale Lino Stoppani di un intervento urgente da parte del Mise, perché ormai il tema della salute pubblica non può essere separato da quello della tenuta di un intero settore produttivo.
Il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, aggiunge: “Non si è ancora compresa la gravità di quello che sta accadendo. I numeri diffusi dal nostro centro studi e che riguardano la nostra realtà regionale la dicono lunga sull’impatto che tali scelte rischiano di avere sulla nostra economia. In Sicilia stiamo parlando di 8.762 bar e altri esercizi simili senza cucina legalmente in attività nel 2020”. Questo, invece, il dettaglio provincia per provincia: Agrigento 852, Caltanissetta 531, Catania 1.762, Enna 306, Messina 1.188, Palermo 1.828, Ragusa 615, Siracusa 859, Trapani 821. “I numeri dicono tutto – conclude Pistorio – non possiamo più rimanere a guardare. E’ l’ora di decisioni efficaci e che consentano a queste imprese di potersi mantenere in vita. Altrimenti, sarà un disastro epocale”.

 


I dati italiani
Sono 13.446 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 14.320. Sono invece 263 le vittime in un giorno (ieri 288). In totale i casi dall'inizio dell'epidemia sono 4.022.653, i morti 120.807.
Gli attualmente positivi sono invece 436.270 (-2.439 rispetto a ieri), i guariti e dimessi 3.465.576 (+15.621).
Sono 338.771 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 330.075. Il tasso di positività è del 3,9%, in calo rispetto al 4,3% di ieri.
Sono 2.583 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, in calo di 57 unità rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 137 (ieri 129). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.940 persone, in calo di 411 rispetto a ieri.

 

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EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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