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30/04/2021 04:00:00

La pista ciclabile alla Spagnola. Intervengono gli "Amici dello Stagnone"

Gli "Amici dello Stagnone", un'associazione di imprenditori, titolari di attività e residenti nella zona dello Stagnone di Marsala, intervengono sulla nuova pista ciclopedonale sul lungomare Spagnola. Lo fanno con una lettera inviata alle istituzioni con la quale chiedono un incontro con l'amministrazione comunale sul nuovo regolamento della pista, per proporre idee e soluzioni ai problemi che ci sono in quel tratto. Ecco la lettera. 


Il presente documento, sottoscritto da imprenditori e residenti nell’area della Laguna dello Stagnone è propedeutico ad un incontro che i sottoscritti richiedono al signor Sindaco della città di Marsala relativamente al regolamento della nuova pista ciclopedonale del lungomare Stagnone.


Nel comune interesse che nutriamo per la zona in questione dove da anni investiamo risorse economiche e umane per la crescita e lo sviluppo delle nostre realtà imprenditoriali che implicano una contestuale ricaduta economica per l’intera città di Marsala, desideriamo dare un contributo che reputiamo basilare grazie alle nostre esperienze dirette, affinché l’amministrazione possa accogliere alcuni punti da integrare nel regolamento della nuova pista ciclopedonale in modo da renderla totalmente compatibile non solo con il meraviglioso paesaggio in cui è stata realizzata ma anche e soprattutto con le nostre realtà che hanno permesso e che devono continuare a permettere uno sviluppo turistico importante e strategico per la Riserva della Stagnone.


Abbiamo svolto un approfondito studio sul progetto, supportati anche da tecnici e, dopo un accurato sopralluogo, desideriamo dare il nostro contributo affinché la nuova opera, come previsto dal progetto finanziato, possa avere un impatto positivo anche sulle attività e i servizi turistici preesistenti alla sua realizzazione.


I punti che elenchiamo sotto sono tecnicamente compatibili con le prerogative progettuali della pista ciclopedonale e reputiamo siano risolutivi su alcuni aspetti fondamentali per la funzionalità e la sostenibilità della nuova opera.


Sulla carenza di aree di sosta nella riserva


Si premette, come è noto a tutti, che nella Riserva dello Stagnone non esistono veri e propri parcheggi né pubblici né privati né mai ci potranno essere secondo i regolamenti vigenti. Le attività presenti nella Riserva, tuttavia, tollerano con buonsenso la sosta momentanea di auto a titolo del tutto gratuito mantenendo inoltre pulite tali aree per questioni di sicurezza e decoro.


La parte della carreggiata che, come da progetto, resta corsia veicolare, seppur non più utilizzata dai pedoni che hanno, adesso, la loro pista ciclopedonale, sarà percorsa da auto, autobus turistici e comunali, motocicli e anche biciclette che, facoltativamente o quando necessario (ad esempio se è occupata da pedoni) non utilizzeranno la pista ciclopedonale.


A tal proposito chiediamo che la parte della carreggiata che rimane, secondo il progetto approvato, adibita al traffico veicolare, e che oggi versa in condizioni di scarsa sicurezza, sia immediatamente ripristinata con particolare attenzione alla segnaletica orizzontale. Ciò farà emergere, in alcuni tratti della carreggiata, degli spazi idonei per la realizzazione di diversi spiazzi di sosta, individuati fra il bordo destro esterno della corsia veicolare e la fine della carreggiata stradale, nei quali chiediamo che venga consentita la sosta delle auto.


Sulla Vie di fuga dalla litoranea


L’individuazione, la sistemazione strutturale e l’istallazione di adeguata segnaletica di alcune vie di fuga già esistenti, oggi “trazzere”, darebbe la possibilità di snellire il traffico nei momenti di alta affluenza veicolare. Oltre alla via Giacalone, di cui parleremo in seguito, rileviamo la presenza di almeno un paio di altre vie che riconducono alla Strada Provinciale.


I residenti della strada litoranea dello Stagnone hanno certamente avuto un notevole stravolgimento delle loro abitudini logistiche con l’impatto della nuova pista ciclopedonale. Rimanendo saldo il principio dell’interesse pubblico dei molti rispetto all’interesse particolare di pochi, devono essere considerati anche dei vantaggi indiscutibili per i residenti, tralasciando volutamente il pregio economico acquisito dalla zona grazie anche alla nuova opera. Se è infatti vero che, secondo il progetto, la strada litoranea è adesso a senso unico con naturale ingresso da sud e senso di marcia verso nord e che quindi i residenti dovranno fare un percorso più lungo per raggiungere il centro della città, va detto che la pista ciclopedonale può per legge essere utilizzata dai mezzi di soccorso in caso di emergenza. Questa nuova possibilità introdotta con la realizzazione della pista ciclopedonale rende la zona molto più sicura in caso di emergenza anche rispetto allo stato precedente alla realizzazione dell’opera, quando cioè, la strada, seppur a doppio senso, era quasi sempre intasata e pericolosa avendo un'unica carreggiata condivisa “selvaggiamente” fra veicoli in doppio senso di marcia, pedoni, biciclette e auto parcheggiate spesso a bordo strada senza specifici siti preposti e compatibili con la viabilità.


Chiediamo che il divieto di accesso della via Giacalone sul lato dell’innesto alla Strada Provinciale venga esteso per tutti i giorni della settimana in quanto questa strada rappresenta l’uscita principale dalla litoranea. L’attuale distinzione fra giorni festivi e feriali non ha, come noto, più ragion d’essere nel periodo primaverile-estivo. La via Giacalone, che rappresenta la prima via di uscita importante per i veicoli che provengono da Villa Genna e percorrono la strada litoranea, avrà un imponente traffico in uscita che non può essere certamente compatibile con un doppio senso di marcia considerando anche la crescente presenza di traffico veicolare sulla Strada Provinciale dove la via Giacalone ha sbocco.


L’unica eccezione per l’ingresso alla via Giacalone dalla Strada Provinciale può essere fatta per i residenti nella stessa strada.


Sulla segnaletica stradale


La segnaletica stradale per la Riserva e per tutti i luoghi di interesse dell’area, strumento fondamentale per i tanti turisti che ogni anno in centinaia di migliaia raggiungono la Riserva dello Stagnone, va immediatamente adeguata ai nuovi sensi di marcia imposti dalla realizzazione della pista ciclopedonale.


Sui picchi di afflusso al lungomare


La presenza di Vigili Urbani, e/o di volontari, a supporto della regolarità del traffico, del controllo delle soste veicolari in punti vietati, e della vigilanza sulla corretta fruizione della pista, soprattutto nei giorni di maggiore affluenza, sarà molto importante e necessaria soprattutto in un primo periodo di adeguamento al regolamento da parte dei fruitori. La pista ciclopedonale e la strada litoranea dello Stagnone sono, infatti, un bene comune che deve restare sempre a disposizione dei cittadini e dei turisti.


Il regolamento dovrà essere illustrato dai Vigili Urbani, e dai volontari, ai cittadini-fruitori e dovrà essere esposto lungo la pista ciclopedonale e diffuso nei canali istituzionali. Ci impegniamo a renderlo visibile e a comunicarlo all’interno delle nostre stesse attività e dei nostri canali di comunicazione anche “social”.


Riteniamo, in conclusione, che questa missiva possa sensibilizzarvi affinché ognuno, per quanto di competenza, si attivi per rendere la laguna un luogo sempre più civile e incantevole grazie anche alla corretta regolamentazione della nuova opera che, se gestita in maniera funzionale alle esigenze di tutti secondo il progetto di realizzazione e finanziamento, rappresenterà un volano turistico molto importante per la nostra città.


Rimaniamo in attesa di poter essere ricevuti dal Signor Sindaco e dall’amministrazione comunale tutta per approfondire i punti da noi qui proposti e per mettere a disposizione della città il nostro contributo di esperienze affinché l’interesse pubblico dei cittadini possa sempre essere l’unica luce sicura per chi ha la grande responsabilità dell’amministrazione."



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