Le denunce dei pazienti e il silenzio dell'Asp di Trapani. Un nuovo caso all'ospedale Sant'Antonio Abate, sempre nel reparto di Medicina dove il personale in servizio è allo stremo.
La segnalazione è del figlio di un'anziana ricoverata per insufficienza renale e siccome l'ospedale di Marsala è “vietato” ai pazienti No Covid, la donna è stata dirottata a Trapani. Dopo il ricovero il familiare non ha potuto avere notizie della degente. Essendo vietate le visite, a causa dell'emergenza pandemica, l'unico modo per accertarsi sulle condizioni di salute dei degenti è quello di telefonare ai medici. Cosa che il figlio dell'anziana ha fatto, attenendosi alle norme anti-Covid. “Nei primi giorni devo dire- racconta - che puntualmente, dalle 13 alle 14, il primario Salvaggio rispondeva al telefono e rispondeva alle domande dei familiari. Ma da tre-quattro giorni è successo qualcosa di strano. Il primario – prosegue - non risponde più al suo numero (0923809300), la sala medici (0923809303) ha il telefono sempre staccato o occupato, e dalla sala infermieri (0923809305) quando rispondono si percepisce che sono sempre indaffarati e in confusione”. Ergo, niente notizie sulla madre ricoverata.
“Ho raccolto due testimonianze – riprende il figlio della paziente di Medicina - una quando sono riuscito miracolosamente a parlare con un medico che stava iniziando il turno, e una quando sono riuscito a parlare con un infermiere. Non conosco i loro nomi e non ho le prove per confermare quanto mi hanno detto, ma le loro parole sono state pressoché identiche : siamo nel caos più totale, il primario si è dimesso, siamo a corto di personale, stiamo impazzendo, non ce la facciamo più.Noi familiari dovremmo avere il sacrosanto diritto, ogni giorno, di avere notizie attendibili riguardo le condizioni di salute dei nostri cari, soprattutto se anziani e con grosse difficoltà a comunicare al telefono. Se non avrò notizie o rassicurazioni – conclude - personalmente mi recherò in reparto e ignorerò totalmente il divieto di ingresso e visita ai parenti. Che chiamino i carabinieri, ne approfitterò per sporgere denuncia”.
Sulla vicenda abbiamo chiesto chiarimenti all'Azienda sanitaria provinciale. Ancora una volta, però, dall'Asp di Trapani non è arrivata alcuna risposta. Silenzio assoluto.