Da oggi anche le scuole superiori delle regioni in fascia gialla e arancione potranno arrivare al 100% degli studenti in presenza.
Scattano le nuove regole anche per la scuola, che dopo mesi di incertezze può arrivare a concludere l’anno scolastico con (quasi) tutti gli studenti in classe. In Sicilia però è stato concesso qualche giorno in più ai presidi per adeguarsi. Una decisione presa dal governo regionale che si scontra con quanto deciso dall’esecutivo Draghi.
La novità più importante riguarda le scuole superiori delle regioni in fascia gialla e arancione, che potranno avere una percentuale di studenti in presenza dal 70 al 100%. Nelle regioni in zona rossa, invece non ci saranno più le scuole chiuse e la didattica completamente a distanza, ma si potrà tornare in presenza dal 50 al 75%. Secondo quanto stabilito dalla circolare ministeriale, in ogni caso, in tutto il territorio nazionale è inderogabile il limite minimo del 50% di studenti in presenza.
L’obiettivo, si legge nella circolare del Ministero, è assicurare nella zona gialla e arancione il progressivo raggiungimento del risultato dell’integrale didattica in presenza anche per gli studenti della secondaria di secondo grado.
Il Viminale suggerisce infine interventi organizzativi da parte delle scuole come, ad esempio, quelli attinenti alle fasce orarie differenziate dell’ingresso e dell’uscita dagli istituti scolastici.
Da oggi quindi asili nido, scuole materne, scuole elementari e scuole medie in presenza al 100 per cento fino alla fine dell’anno scolastico. Scuole superiori con attività in presenza dal 50 al 100 per cento in base al "colore" del territorio.
Le regioni hanno firmato le relative ordinanze per applicare anche a livello locale le regole.
In Sicilia è stata firmata dall’assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale, Roberto Lagalla, la circolare in materia di apertura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado nella regione Le disposizioni saranno in vigore fino alla conclusione dell'anno scolastico, salvo ulteriori provvedimenti.
Nella circolare viene specificato, infatti che per la Sicilia fino al 30 aprile, a prescindere dalle zone di rischio "arancione" o "giallo", gli istituti superiori possono adottare percentuali di presenza più basse rispetto alla percentuale compresa fra il 70 e il 100 per cento, ma senza scendere al di sotto del 50 per cento.
Dal 3 maggio le lezioni in presenza potranno raggiungere la percentuale di presenza 70-100 per cento come previsto a livello nazionale. Queste percentuali dovranno tenere conto anche degli alunni portatori di disabilità o bisogni educativi speciali (Bes).
Regole che però hanno fatto scattare la polemica politica. Secondo la deputata 5 Stelle Vittoria Casa sono “arbitrarie” le regole emanate dall’assessore Lagalla e che contrastano con il decreto nazionale.
Certo è che ci sono difficoltà per molte scuole nel tornare a gestire gli spazi al completo, e per i comuni riuscire a mantenere sicuri i trasporti pubblici.
Questi i dettagli dell’ordinanza Siciliana
-Servizi educativi e della scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado:
Indipendentemente dalla classificazione di rischio attribuita alla regione e al singolo territorio comunale, per tutti è previsto lo svolgimento in presenza al 100 per cento delle attività didattiche fino alla fine dell’anno scolastico.
-Scuola secondaria di secondo grado:
Per le scuole superiori, invece, l’attività in presenza varia in base alla classificazione del rischio sul territorio. Nelle zone "gialle" o "arancioni" è prevista l’attività in presenza per almeno il 70 per cento della popolazione scolastica, fino ad un massimo del 100 per cento.
Per la Sicilia fino al 30 aprile, a prescindere dalle zone di rischio "arancione" o "giallo", gli istituti superiori possono adottare percentuali di presenza più basse rispetto alla percentuale compresa fra il 70 e il 100 per cento, ma senza scendere al di sotto del 50 per cento.
Dal 3 maggio le lezioni in presenza potranno raggiungere la percentuale di presenza 70-100 per cento come previsto a livello nazionale. Queste percentuali dovranno tenere conto anche degli alunni portatori di disabilità o bisogni educativi speciali (Bes).
In caso di "zona rossa" la percentuale di studenti ammessi in presenza negli istituti superiori si attesterà in Sicilia ordinariamente al 50 per cento. La circolare assessoriale, rispetto alle lezioni in presenza, raccomanda agli istituti di tenere conto, in via prioritaria, delle esigenze degli studenti che affronteranno le prove d'esame o che necessitano di particolari bisogni formativi. I dirigenti scolastici dovranno adottare le scelte organizzative in base alle percentuali di alunni da ammettere in presenza e potranno, dietro autorizzazione, limitare la durata temporale delle singole lezioni.
-Potenziamento del monitoraggio:
Il Dipartimento per le Attività sanitario e Osservatorio epidemiologico darà disposizioni alle Asp per potenziare lo screening anti-Covid presso la popolazione scolastica.
-Sicurezza:
Con la circolare, infine, l’assessore Lagalla invita i dirigenti scolastici a far rispettare le consuete norme di sicurezza: distanziamento, utilizzo delle mascherine (meglio se ffp2), monitoraggio della qualità dell’aria e sanificazione degli ambienti.