Teresa Principato, ex procuratore aggiunto a Palermo, ora alla Dna, verrà sentita al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, in corso davanti alla corte d’assise d’appello di Palermo.
Lo hanno deciso i giudici, accogliendo la richiesta dell’avvocato Basilio Milio, legale di uno degli imputati, il generale dei carabinieri Mario Mori. L’esame è stato sollecitato dopo l’acquisizione agli atti della sentenza di condanna di Giovanni Napoli. Si tratta di uno dei fedelissimi del boss Bernardo Provenzano finito al centro di un complesso giallo sul sequestro dei suoi cellulari e dei pc.
È emerso che sui dispositivi fu svolta una perizia da un consulente nominato dalla Procura ma della relazione non c’è traccia.
La Principato firmò la nota con cui venne disposta la restituzione dei cellulari. La corte d’assise d’appello inoltre ha ammesso agli atti del processo la sentenza sulla strage di Bologna che ha condannato l’ex Nar Gilberto Cavallini e in cui i giudici disposero la trasmissione degli atti in procura per valutare se Mori avesse deposto il falso. Il processo è stato rinviato al 3 maggio. La requisitoria dovrebbe cominciare il 17 maggio. (ANSA).