C'è la foto, ma è del cantiere sbagliato. E così si fa dura la strada per il Padiglione Covid di Marsala.
Continua il mistero sulla struttura che dovrebbe nascere accanto l’ospedale Paolo Borsellino per curare i pazienti che hanno contratto il Coronavirus.
Dopo diversi mesi non c’è ancora traccia di un progetto esecutivo, di un programma dei lavori, dell’assegnazione della gara d’appalto. Tutti documenti che, a norma di legge, dovrebbero essere pubblicati con la massima trasparenza. E anche sul sito dedicato al potenziamento delle strutture sanitarie della Regione Siciliana, dove dovrebbero esserci i documenti, a mesi di distanza non c’è nulla sul padiglione Covid.
Il mistero nasce da quella inaugurazione dei lavori in pompa magna fatta il 3 dicembre, con tanto di passerella di politici. C’era il manager dell’Asp, il sindaco di Marsala, e c’era anche l’ex assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Quando Tp24 ha scoperto che non c’era nessun progetto esecutivo è stato un arrampicarsi sugli specchi continuo.
A febbraio il sindaco di Marsala Massimo Grillo aveva detto che entro un mese sarebbero cominciati i lavori. Ad oggi il cantiere è aperto, con ruspe in movimento, ma poco si sa di quello che si sta facendo, e del programma dei lavori. Tra l’altro, proprio Paolo Zappalà, direttore dell’Asp di Trapani, aveva detto che il primo piano del Padiglione sarebbe stato pronto a Maggio. Una previsione non proprio azzeccata.
Mesi di misteri e poche risposte
Dov'è il programma di lavori alla base di ogni progetto di ingegneria e di costruzione di un'opera pubblica? Su che basi si è assegnata la gara? Esiste un capitolato? Esiste un programma dei lavori (anche preliminare) dove si evince in quale fase è il progetto e quando cominciano e finiscono i lavori?
La sensazione è sempre quella di un progetto che si muove con poca trasparenza.
La redazione di Tp24 ha chiesto i documenti sull’opera agli enti coinvolti. Il Comune di Marsala non ha dato risposta infrangendo la legge. Dall'Asp di Trapani dicono che non sanno nulla, e che bisogna cercare altrove...
Così abbiamo chiesto circa un mese fa al direttore della struttura commissariale siciliana Tuccio D’Urso, che si occupa di questo genere di opere dell'emergenza Covid, ma ancora nessuna risposta. Le istituzioni locali poco sanno di quello che sta succedendo. Anche il presidente del consiglio comunale di Marsala, Enzo Sturiano, ha presentato una richiesta di accesso agli atti. Qualche settimana fa la deputata regionale Eleonora Lo Curto ha detto a Tp24 che i lavori erano cominciati e che “la struttura commissariale capeggiata da Tuccio D'Urso ha già ufficialmente formalizzato l'appalto per questo primo lotto, che sarebbe il primo piano, per sei milioni di euro”. Dei 12 milioni previsti per l’opera quindi al momento ce ne sarebbero sul piatto solo 6. E gli altri?
E sul sito della Regione…
La struttura commissariale, intanto, non risponde. Allora qualcosa, forse, si può trovare sul sito della Regione Siciliana dedicato al “potenziamento della rete ospedaliera”.
Qualche giorno fa sul sito viene pubblicato un comunicato stampa di aggiornamento delle opere in fase di realizzazione gestite dalla struttura commissariale.
“La struttura commissariale, alla data del presente comunicato, ha attivato 25 cantieri, entro il mese di aprile ne attiverà altri 5 mentre entro giugno tutti e 79 i cantieri del Piano dovrebbero essere attivi.
Su disposizione del Presidente della Regione on. Nello Musumeci la figura del Responsabile Unico del Procedimento coincide con quella del Soggetto attuatore ing. Salvatore D’Urso.
L’alto numero dei cantieri che compongono il piano, nonché la unicità delle funzioni di indirizzo e controllo sugli stessi, hanno indotto la Struttura commissariale ad attivare un monitoraggio continuo dei i cantieri aperti, affinché tutte le problematiche, sia tecniche che amministrative, possano essere conosciute, affrontate e risolte in tempo reale”.
Aggiunge poi che chiunque potrà “giornalmente verificare l’avanzamento dei lavori di ciascun cantiere cliccando sulla cartina della Sicilia il cantiere prescelto”.
Ma la mappa interattiva della Sicilia è ancora offline...
Nulla sul Padiglione Covid
Cerchiamo allora qualcosa su Marsala, sperando di trovare i documenti sul Padiglione Covid. Troviamo quasi nulla, poca roba. Alcune foto del cantiere, con i lavori per gli scavi che si stanno realizzando presumibilmente per gli allacci idrici e fognari. E poi le foto dei pannelli esplicativi del progetto ma che non si riferiscono a Marsala… Le foto sono infatti del “Paolo Giaccone” di Palermo. Una svista, si spera, online dal 9 marzo, data in cui sono state pubblicate le foto. Non è un dettaglio di poco conto, perchè se ci fossero le foto corrette del tabellone (se c'è un tabellone...) del cantiere del Padiglione allora molti dubbi sarebbero risolti.
Cerchiamo i documenti, e dobbiamo proprio intuire che le poche cose trovate si riferiscono al Padiglione Covid. Gli unici due documenti presenti sul sito sono relativi agli incarichi affidati a due professionisti. Due documenti praticamente identici, protocollati a novembre e pubblicati e vidimati a Marzo, in cui si fa riferimento ad una “struttura destinata a Covid19”. Niente di più.
Nel documento in basso c’è l’incarico per le “indagini geologiche per la progettazione definitiva interventi di adeguamento per la realizzazione di una struttura destinata a Covid 19”.
CSE_16.03.03 by La redazione Tp24
Qui invece l’incarico “per la progettazione definitiva interventi di adeguamento per la realizzazione di una struttura destinata a Covid 19”
Gli incarichi però non hanno alcun seguito nelle pagine dedicate alla struttura di Marsala.
I documenti parlano di "adeguamento per struttura COVID-19". Il regolamento prevedeva che vi fosse un progetto definitivo pubblicato sul quale poi la ditta avrebbe redatto il progetto esecutivo. Ma non c'è traccia di nulla.
Potrebbe illuminarci il report semestrale della struttura commissariale, in cui vengono elencate le attività al 15 marzo 2021. Ma su Marsala si parla soltanto della realizzazione di 10 posti in terapia intensiva e 6 in sub intensiva. Nessun cenno sul Padiglione Covid che dovrebbe ospitare 106 posti letto, ripartiti così: 6 al pronto soccorso, 40 in degenza, 16 in terapia intensiva e 44 in terapia sub intensiva.
Tutto qua. Non c’è nient’altro a parte quelle foto, anche sbagliate. E’ la conferma che oltre l’indagine geologica non c’è nulla del progetto. Quindi, semplicemente, o il progetto non esiste (e continua il bluff) o c’è un gravissimo non rispetto delle norme sulla trasparenza.
Certo è che dopo mesi il mistero sul Padiglione non è stato ancora risolto.